
Uno degli aspetti più noiosi e antipatici della vita dello studente è senza dubbio quello dei compiti a casa. Dopo interminabili mattinate passate dietro i banchi di scuola ad ascoltare le spiegazioni, prendere appunti, ad affrontare interrogazioni e verifiche scritte, il tempo del meritato riposo sembra non arrivare mai. Ma voi sapevate che esiste una circolare ministeriale che impone agli insegnanti di evitare salassate di compiti e di fare in modo che le pagine di ogni lunedì del diario restino immacolate? Ma non festeggiate troppo. Infatti questo documento, che oggi viene riportato alla luce dal sito Orizzontescuola.it, non sarebbe più valido. Superato, dicono dal Ministero, "dalla legge del 1999 sull'autonomia scolastica e dal testo unico del 1994".
LA CIRCOLARE MINISTERIALE PRO STUDENTI
- Parliamo precisamente della Circolare Ministeriale n. 177 datata 14 maggio 1969 . Già, un po' vecchiotta guardando l'anno, ma comunque mai abrogata ufficialmente. Tuttavia, ci hanno spiegato gli esperti di Viale Trastevere, le leggi successive l'hanno di fatto resa non efficace. Non di meno è interessante ripercorrerne il contenuto: “ […] questo Ministero è venuto nella determinazione di disporre che agli alunni delle scuole elementari e secondarie di ogni grado e tipo non vengano assegnati compiti scolastici da svolgere o preparare a casa per il giorno successivo a quello festivo, di guisa che nel predetto giorno non abbiano luogo, in linea di massima, interrogazioni degli alunni, almeno che non si tratti, ovviamente, di materia, il cui orario cada soltanto in detto giorno. Si potrà del pari far luogo ad interrogazioni quando ciò sia richiesto dallo stesso interesse degli alunni, in vista di scrutini o di esami imminenti, ad esempio per poter riparare in caso di precedenti valutazioni sfavorevoli”.
IMPARARE FUORI DALLA SCUOLA
- Le menti che elaborarono 45 anni fa quella che sarebbe diventata di fatto una regola trascurata dalle scuole italiane, in premessa ad un tale provvedimento avevano considerato alcuni importanti fattori. In primis quello che la formazione di un ragazzo dipende sia dall’attività scolastica,che dalle esperienze svolte al di fuori della scuola e da quest’ultima incentivate e motivate. Facevano riferimento allo sport, alla partecipazione a manifestazioni artistiche come spettacoli teatrali, concerti, mostre, alle visite ai musei e ai siti archeologici. E proprio in vista del perfezionamento del giovane, si era giunti alla considerazione che i prof dovessero evitare i carichi di compiti: “Nell'impegno di garantire agli alunni ogni possibilità e ogni componente di sviluppo della loro personalità, la scuola non può non preoccuparsi di rendere praticamente possibile questa più ampia e varia forma extrascolastica di arricchimento culturale e formativo”.
IL WEEK END CON MAMMA E PAPA’
- Insomma, i compiti per il week end sarebbero stati aboliti dalla Circolare Ministeriale in questione, perché il fine settimana è fatto per stare in famiglia. Proprio così: alla luce del fatto che il sabato pomeriggio e la domenica rappresentavano, e forse rappresentano tutt’ora, uno dei rari momenti in cui genitori e figli si ritrovano e si ricompone così il nucleo familiare, il week end diventa un’occasione per dedicarsi alla propria famiglia e organizzare attività anche al di fuori delle mura domestiche. Niente tempo per i compiti. Per la circolare, il lunedì rappresenterebbe una giornata leggera, in cui non possono cadere verifiche o interrogazioni, a meno che non si tratti di una circostanza particolare (verifiche di recupero, chiusura scrutini) o che una materia ricorra unicamente in quel giorno. E allora gli studenti potrebbero rinfrescare la memoria ai propri prof, e al tempo stesso valutare se esistono ancora quelle condizioni di cui parlavano i firmatari della famosa Circolare Ministeriale.
Margherita Paolini