
. La protesta che interesserà tutto il personale scolastico, tra cui i docenti e dirigenti, è stata proclamata in queste ore dalle principali sigle sindacali.
L'obiettivo è quello di riportare al centro dell'agenda politica il problema dei contratti lavorativi, fermi da tre anni, e dare, quindi, una sicurezza economica in più ai dipendenti scolastici interessati dal continuo rinvio.
-
Leggi anche:
- Scuola, flop degli scioperi: a febbraio ha partecipato l'1% di docenti e ATA
- Concorso ordinario scuola 2022, le prove: tutte le info utili
- Riapertura GAE 2022: come entrare in graduatoria se vuoi fare il docente
Il 25 marzo sarà sciopero nazionale della scuola
Tutto il personale dirigente, docente, educativo ed Ata scenderà in piazza il prossimo venerdì 25 marzo per lo sciopero generale indetto dalle principali sigle sindacali scolastiche. A proclamare la manifestazione sono stati SISA – Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente, ANIEF e FLC CGIL.
Le motivazioni alla base della protesta
Sindacati e lavoratori chiedono che vengano ridiscussi i termini dei contratti scolastici, fermi a tre anni fa, quando ancora non era sopraggiunta la pandemia e la guerra in Ucraina che sta, inevitabilmente, innalzando il costo della vita. Per Anief, quindi, è fondamentale spingere il governo a riaprire le trattative per il rinnovo del contratto.