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di francesca_fortini
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 Arriva il Linkedin dei prof: tutti schedati con il Registro Nazionale

Tra i 12 punti della nuova riforma della scuola presentata pochi giorni fa dal premier Matteo Renzi è prevista anche una rivoluzione completa del ruolo del docente. In primis, l’idea di premiare il merito e abbandonare il vecchio sistema degli scatti di anzianità.

Per valutare le effettive capacità e professionalità arriva, dunque, il registro nazionale: tutti i prof schedati e valutati con una vera e propria pagella, resa disponibile ai presidi online. Una specie di Linkedin per docenti?

REGISTRO E VOTI – Il curriculum vitae del prof verrà pubblicato online e rappresenterà un addio agli aumenti di stipendio basati sugli anni di servizio, dando invece il benvenuto ai premi all’effettivo merito. Come potranno, infatti, i docenti, dimostrare le proprie competenze e capacità? Col nuovo sistema dei crediti, suddivisi in didattici, formativi e professionali.

CREDITI DIDATTICI - si riferiscono alla qualità dell’insegnamento in classe e alla capacità di migliorare il livello di apprendimento degli studenti. Contribuiranno a far emergere le migliori prassi di insegnamento, assicurando innovazione didattica e, allo stesso tempo, attenzione per le specificità disciplinari.
CREDITI FORMATIVI - fanno riferimento alla formazione in servizio a cui tutti sono tenuti, alla attività di ricerca e alla produzione scientifica che alcuni intendono promuovere, e si potranno acquisire attraverso percorsi accreditati, documentati, valutati e certificati.
CREDITI PROFESSIONALI - sono quelli assunti all’interno della scuola per promuovere e sostenerne l’organizzazione e il miglioramento, sia nella sua attività ordinaria (coordinatori di classe) sia nella sua attività progettuale.

GLI SCATTI STIPENDIALI – I crediti accumulati permetteranno ai docenti di migliorare le proprie condizioni stipendiali. Lo stipendio base, infatti, sarà integrato mediante due sistemi: gli scatti di competenza, previsti per il 66% degli insegnanti di ogni scuola ogni tre anni e legati al maggior numero di crediti acquisiti, e la retribuzione legata a ore lavorative e attività aggiuntive svolte del docente nel corso dell’anno scolastico.

ADDIO SCUOLE DA INCUBO? – Il registro nazionale si trasforma in un Linkedin per professori, che i presidi potranno spulciare per individuare i curricula più adatti alle esigenze della propria scuola. Ma anche i prof stessi, stimolati dal desiderio di rientrare nel novero del 66% dei meritevoli di aumento stipendiale, secondo i piani del Governo dovrebbero innescare un meccanismo positivo di mobilità geografica, andando a migliorare la qualità dell’insegnamento nelle scuole più problematiche e con docenti meno preparati.

Francesca Fortini