
Ha trascorso 35 anni della sua vita nello stesso luogo, vedendo generazioni di ragazzi crescere, cambiare e spiccare il volo. È la storia di Anna, collaboratrice scolastica che per più di tre decenni è stata il cuore pulsante della scuola media “Quinto Santoli” di Pavana.
L'ultimo giorno di scuola, quest'anno, non è stato solo l'attesa delle vacanze estive, ma un momento speciale, pieno di emozione e gratitudine, perché ha segnato l'ultima campanella suonata da Anna.
Alunni e insegnanti l'hanno celebrata tutti insieme, in un vero e proprio conto alla rovescia carico di affetto e riconoscenza per una figura che è stata molto più di una semplice bidella.
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Un punto di riferimento per intere generazioni
Per anni, Anna Maria ha accolto ogni mattina gli studenti della "Quinto Santoli", diventando un vero e proprio punto di riferimento per ciascuno di loro. La scuola, situata in piazza, nel cuore dell'Appennino toscano, proprio di fronte alla chiesa, è stata la sua seconda casa.
Anna racconta con emozione al 'Corriere Fiorentino': "I ragazzi mi mancheranno e anche gli insegnanti, alcuni sono più giovani di mia figlia. Ci sono genitori di alcuni alunni che sono stati a loro volta studenti in queste aule, che sono stati contenti di tornare e ritrovarmi qui, mentre tra i docenti che si sono succeduti in molti hanno cominciato la propria gavetta da questo posto". Un legame profondo, che ha superato le generazioni.
Una scelta di vita tra i banchi di scuola
Nata a Pistoia, Anna Maria si è trasferita a Pavana dopo il matrimonio, a pochi minuti dalla scuola. Una scelta dettata anche dalla particolare posizione del luogo: "La fortuna fu che quassù sembrava non volerci venire nessuno", aggiunge.
All'inizio erano in due, poi gli alunni diminuirono e lei rimase l'unica collaboratrice scolastica. Nonostante ciò, Anna ha sempre dimostrato grande capacità organizzativa e dedizione: "Mi sono però sempre gestita bene, anche negli anni con oltre 60 bambini. E ho sempre trovato rispetto".
La sua è stata una quotidianità fatta di attenzione, empatia, osservazione e cura, un vero e proprio esempio di professionalità e umanità.
La scuola di paese e l'occhio attento di Anna
In una scuola piccola come quella di Pavana, Anna spiega come sia ancora più facile "riuscire a dare un'occhiata ai ragazzi" e imparare a riconoscerne i caratteri.
Una scuola dove la premura inizia fin dal buongiorno, che gli alunni imparano presto a ricambiare e che, come notano spesso i nuovi insegnanti, li rende particolarmente educati.
Anna osserva i cambiamenti: "Forse non c'è più la solidarietà tra compagni di un tempo, la società cambia. Appaiono attaccati al cellulare, come prima si diceva della tv".
Nonostante i tempi che cambiano e il calo demografico che interessa anche borghi come Pavana, celebrato persino dal cantautore Francesco Guccini, che qui trascorse l'infanzia, la "Santoli" continua ad accogliere iscritti anche dalle frazioni vicine e i bambini delle comunità degli Elfi.
Un ruolo che va oltre la mansione
Che il suo ruolo si sia chiamato custode, bidella, ausiliaria o collaboratrice scolastica, Anna Maria ha comunque sempre saputo che la chiave di tutto è una sola: la collaborazione.
"In un posto come questo bisogna collaborare, anche senza segreteria spesso capitava che i genitori venissero qui per non dover arrivare a Pistoia ad esempio, insomma si è un punto di riferimento. Ci sono tanti aspetti che, se si dice 'non sta a me', poi non vanno. Rispondere al telefono, le fotocopie, a un bimbo magari sanguina il naso...A me viene spontaneo, sono cose normali su cui con i docenti si collabora".
Un atteggiamento proattivo e di grande disponibilità che l'ha resa indispensabile. A fine mese, una festa con i colleghi di ogni giorno saluterà il suo pensionamento, per dedicarsi finalmente alla famiglia e al nipote. "Stare con i ragazzi ti mantiene giovane", afferma Anna.