
Non hanno mai goduto di buona fama. Pensati per permettere il rientro a scuola nel rispetto delle distanze in periodo pandemico, i banchi a rotelle sono costati un occhio della testa all’epoca della loro introduzione.
Un investimento che si è rivelato un grosso flop, visto il loro breve utilizzo.E a distanza di un paio d’anni, come racconta ‘Il Giornale’, il valore di quegli stessi banchi avrebbe subito un tracollo a dir poco vertiginoso.
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Banchi a rotelle: uno sperpero di risorse
I banchi a rotelle tornano dunque a far discutere, ma in modo diverso rispetto al periodo del Covid. Fortemente voluti dall’allora Ministro dell’Istruzione Azzolina, erano stati suggeriti alle scuole per aiutare il ritorno a scuola nel post lockdown: si tratta infatti di banchi monoposto con tavolino integrato, costruiti con materiali facilmente lavabili e igienizzabili. E questo avrebbe consentito, almeno nelle intenzioni, di seguire le lezioni in aula mantenendo le distanze di sicurezza.
Purtroppo, però, le cose non sono andate esattamente come previsto, generando fin da subito dubbi e perplessità da tutte le parti. E i banchi alla fine hanno avuto vita breve: sono comparsi e scomparsi dalle aule nel giro di pochissimo tempo, tramutandosi di fatto in uno sperpero di risorse. Al loro posto sono tornati i soliti banchi alla vecchia maniera, doppia seduta e compagno sempre al fianco.
Banchi a rotelle: un euro a pezzo
Ma ora che l'emergenza sembra finita, dove sono andati a finire tutti quei banchi a rotelle introdotti in fretta e furia nelle scuole? Beh, nella maggior parte dei casi sono rimasti a prendere la polvere nei ripostigli degli istituti, dove sono stati “parcheggiati” in attesa di un nuovo utilizzo. Le eccezioni, però, esistono sempre: alcuni di questi banchi, come racconta ‘Il Giorno’, sarebbero andati incontro a un destino diverso da quello preventivato in partenza, al momento dell’acquisto. È questo quello che è avvenuto in questi giorni a Bagnoli di Sopra, provincia di Padova, dove il Comune ha deciso di avanzare una proposta: acquistare un centinaio di banchi a rotelle rimasti alla Provincia, su un totale di seicento disponibili.
A fare scalpore, però, è stato soprattutto un dettaglio, e cioè il prezzo: cento banchi al costo di cento euro. In altre parole, un euro a pezzo. Un prezzo piuttosto irrisorio, soprattutto se si considera che ai tempi uno di questi banchi costava dai 150 euro in su.
I banchi a rotelle acquistati verranno utilizzati per allestire una sala riunioni dell'ex base militare di San Siro. “Sono sedie nuove, mai usate, certificate, e certamente adatte al nostro scopo”, ha dichiarato il sindaco di Bagnoli di Sopra ai microfoni del ‘Mattino di Padova’. “Con questo acquisto arriviamo a 400 posti a sedere. Se fossero state comprate nuove sedute avremmo speso molto di più”.