
A tutti succede di essere in preda al panico prima di un compito o di un’interrogazione ed ognuno corre ai ripari come può: c’è chi ripete la lezione all’infinito, chi cerca di calmarsi concentrandosi sulla respirazione e chi si mette a pregare.
Purtroppo c’è anche chi, non riuscendo a gestire la sua ansia, assume, addirittura, psicofarmaci. Un caso esemplare è Torino dove uno studente delle medie su quattro assume farmaci antidepressivi consigliato da amici o, a volte, dai genitori stessi.
UNO PSICOFARMACO AL GIORNO LEVA L’ANSIA DI TORNO? - La ricerca, svolta dal Dipartimento di Salute pubblica dell’Università di Torino, parla chiaro: uno studente torinese su quattro non riesce a gestire la propria ansia in vista di un’interrogazione e, per farvi fronte, assume farmaci antidepressivi. Roberta Squillini, ordinario di Igiene dell’ateneo in questione, ha affermato che i risultati finali della ricerca si potranno avere solo in autunno, ma è già evidente che “una percentuale rilevante di ragazzi ha assunto almeno una volta nella vita uno psicofarmaco, spesso su proposta dei genitori o a volte come tentativo fra amici".
ANSIA NON TI TEMO - Ricordatevi che avere paura è normale e fa bene al nostro corpo: lubrifica i meccanismi della nostra mente e fornisce zuccheri al nostro cervello aiutandoci a pensare più velocemente. Ma, ovviamente, non dovete essere sue vittime. Esistono diversi metodi per combattere la paura e l’ansia da interrogazione, fortunatamente anche senza il bisogno di ricorrere a psicofarmaci.
CONCENTRAZIONE E AUTOSTIMA - Innanzitutto, prima di un’interrogazione è importante impegnarsi nello studio e restare concentrati. Non dimenticate di darvi fiducia: credere in voi stessi ed avere la convinzione di essere ben preparati, insomma di sapere tutto, vi aiuterà ad affrontare il compito o l’interrogazione con più sicurezza. Poi, per tutto il resto, ci siamo noi di Skuola.net e la nostra sezione dedicata al metodo di studio.
Serena Rosticci