
Il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, ha annunciato che il meccanismo dell'alternanza scuola lavoro potrebbe subire delle modifiche rispetto a come è stato organizzato fino ad oggi. Cambiamenti in vista, quindi, forse già dal prossimo anno scolastico, cruciale proprio per l'alternanza scuola lavoro e il suo ruolo nell'esame di Stato.
Alternanza scuola lavoro, cambierà il numero di ore da svolgere?
Il ministro, in un'intervista rilasciata al Tgr Lombardia, è netto sull'argomento: "Il numero di ore di alternanza scuola-lavoro è eccessivo (attualmente 400 nei tecnici e professionali; 200 nei licei), ci sono scuole in difficoltà soprattutto in alcune aree del Paese. Stiamo studiando alcuni cambiamenti".
Così come è organizzata, secondo Bussetti, l'alternanza non funziona. Addirittura il ministro vorrebbe cambiare il nome all'Alternanza per segnare una discontinuità con il passato: l'idea è quella di fissare una soglia minima invece di quella obbligatoria e di rendere le attività scelte dalla scuola "vincolate ad aderire all’orientamento degli studi dei ragazzi".
Alternanza scuola lavoro, le criticità secondo il ministro
Già Bussetti in passato si era espresso contro l'attuale sistema. Per il ministro dell'Istruzione, l’obbligo dell’alternanza ha generato spesso "confusione e disparità di gestione tra le scuole e le diverse realtà in cui i diversi progetti di alternanza si sono sviluppati. Con il risultato di subire il percorso di alternanza anziché coglierne le potenzialità orientative".
Alternanza scuola lavoro e maturità 2019
Come specificato nell'articolo 13 comma 2 del Decreto legislativo n.62/2017, dall’anno scolastico 2018/2019 l’ammissione all’esame di Stato verrà decisa, in sede di scrutinio finale, dal consiglio di classe presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato anche dopo il riscontro dell’effettivo svolgimento dell’attività di alternanza prevista. L'articolo 17, comma 9, del sopracitato decreto legislativo prevede, inoltre, che "nell'ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l'esperienza di alternanza scuola lavoro svolta nel percorso di studi". Restiamo in attesa dei prossimi passi del Miur per scoprire se questo aspetto sarà mantenuto o ci saranno cambiamenti. Secondo le ultime dichiarazioni del ministro, infatti, anche la riforma dell'esame di Stato 2019 presenterà delle modifiche: nulla esclude che tra queste possano rientrare anche degli aggiustamenti sui requisiti di ammissione.
Le perplessità del Consiglio Superiore dell'Istruzione
Le parole del ministro Marco Bussetti, giungono dopo il parere negativo del Consiglio Superiore dell'Istruzione.
Tra le cause delle criticità segnalate dall'ente vengono annoverate l’obbligatorietà introdotta repentinamente; la predisposizione di risorse non adeguate in termini economici e di personale, l’assenza di una adeguata formazione del personale scolastico che avrebbe dovuto attuare le novità e soprattutto
il mancato supporto organizzativo alle scuole che hanno dovuto farsi carico di programmare le attività con i soggetti ospitanti del territorio (Aziende, Imprese, Enti pubblici, ecc).
Per l'organo consultivo va ripensato il monte ore obbligatorio, lasciando più autonomia alle singole scuole.
Pertanto l'Alternanza va intesa come una modalità formativa, come strumento didattico messo a disposizione di docenti e alunni per arricchire l’obiettivo primario della scuola, ossia la formazione di cittadini critici e consapevoli.