1. Dicembre, il Natale si aspetta in autogestione

    Circa il 35% degli studenti racconta di essere in protesta, di questi il 67% predilige l’organizzazione di lezioni autogestite. Chi occupa lo fa con consapevolezza, tanto che l’84% sa bene che costituisce reato. Studenti manifestanti perfetti. Dati Skuola
    Serena Rosticci

    di Serena Rosticci

  2. Il prof diventa donna? Per voi nessun problema

    A circa il 75% dei ragazzi non cambierebbe niente, anche se a qualcuno piacerebbe essere informato prima di vedere il suo insegnante entrare in classe con gonna e tacchi. Ragazze più aperte dei maschietti. Dati Skuola.net.
    Serena Rosticci

    di Serena Rosticci

  3. Autogestione: quello che la scuola non vi insegna

    Per esempio a fare freestyle con un bel sottofondo rap, oppure a diventare giornalisti. O anche solo capire di più quello che ci succede intorno, a partire dai fatti di Parigi. Skuola.net è stata ospitata al Newton di Roma in autogestione.
    Carmine Zaccaro

    di Carmine Zaccaro

  4. Tecnologie a scuola: si migliora, ma non troppo

    L'anno scolastico 2014/2015 ha visto un generalizzato incremento della tecnologia a scuola: ma ancora rimangono delle sacche di resistenza. Ben nel 30% dei casi il registro elettronico non c'è.
    Alessio Nannini

    di Alessio Nannini

  5. Il Natale resta a scuola: il 56% dice sì ai simboli

    E un ulteriore 1 su 4 non prende una posizione netta, anche se i simboli religiosi a scuola non lo offendono. Per i ragazzi il presepe, il crocifisso e le Feste religiose non vanno cancellate in nessun modo. Dati di una web survey del portale.
    Serena Rosticci

    di Serena Rosticci

  6. Smartphone in classe: i prof possono sequestrarli?

    Due ragazzi usano lo smartphone durante le lezioni e allora i prof lo sequestrano a tutti, anche a quelli che non lo usano mai. Possono farlo? A rispondere è Angela Bardi, prof.ssa alla Direzione Generale dello Studente al Miur ora in pensione.
    Daniel Strippoli

    di Daniel Strippoli

  7. Caro Poletti, basta sparare a zero sui giovani

    Dopo 'choosy' e 'bamboccioni' ci mancava il ministro Poletti a dire la sua ai giovani. Skuola.net si schiera dalla vostra parte: ecco perchè.
    Serena Rosticci

    di Serena Rosticci