
A Castelverde, periferia est di Roma, una dodicenne è stata picchiata da un gruppo di coetanei, nelle vicinanze della scuola. E mentre la famiglia della vittima valuta la denuncia, i genitori degli aggressori avrebbero chiesto di cancellare il post che ha denunciato pubblicamente l’episodio.
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Undici persone contro una
La violenza è scoppiata giovedì scorso, a pochi metri da un istituto comprensivo del quartiere dell'hinterland romano. Secondo la ricostruzione, la dodicenne è stata seguita e poi aggredita alle spalle da undici tra ragazzi e ragazze, poco prima dell’inizio delle lezioni.
"Le hanno buttato la cartella a terra, strappato il giacchetto. E invece di intervenire c’era chi filmava", raccontano alcuni testimoni, come riporta 'La Repubblica'. A fermare tutto sono stati i suoi compagni di classe, che l’hanno soccorsa e hanno allontanato il gruppo.
L'intervento della scuola
L’istituto è intervenuto prontamente, pur trattandosi di un episodio avvenuto fuori dall’orario scolastico. La vicepreside ha spiegato che i docenti si sono subito riuniti "per capire come agire nei confronti degli undici ragazzi, ma anche come rafforzare le iniziative legate a bullismo e cyberbullismo che la scuola quotidianamente già mette in campo".
Nei prossimi giorni saranno ascoltate le undici famiglie dei presunti aggressori, convocate dalla dirigenza per chiarire la dinamica dei fatti e valutare eventuali provvedimenti disciplinari.
La denuncia del quartiere
A rendere pubblica la vicenda è stato il Comitato di quartiere di Castelverde, che ha pubblicato una lettera aperta sui social. "Non è la prima volta che questa baby gang compie episodi di bullismo", spiega il presidente, come riportato sempre da 'La Repubblica', "ci siamo esposti perché non vogliamo ritrovarci di fronte a un nuovo caso Paolo".
Il riferimento è a Paolo Mendico, il quattordicenne che si tolse la vita lo scorso settembre in provincia di Latina, dopo mesi di vessazioni.
Le reazioni dei genitori
Dopo la pubblicazione del post, però, alcuni genitori dei ragazzi coinvolti hanno contattato il comitato chiedendo di rimuovere il contenuto.
"Ci siamo rifiutati: la soluzione non è nascondere, ma affrontare il problema. In molti casi, la rovina di certi ragazzi è proprio l’atteggiamento degli adulti che minimizzano", ha aggiunto il presidente del comitato.
Intanto, i Carabinieri stanno seguendo la vicenda. Mentre la famiglia della 12enne, ancora scossa, sta pensando di denunciare formalmente i responsabili.