Concetti Chiave
- Il secondo principio della termodinamica afferma che è impossibile trasformare completamente il calore in altre forme di energia.
- Sadi Nicolas Carnot fu il primo a formulare che qualsiasi forma di energia può diventare calore, ma non viceversa.
- Durante la Rivoluzione Industriale, si scoprì che il calore prodotto non può essere interamente convertito in energia meccanica.
- Nei motori, una parte dell'energia chimica si trasforma in calore, richiedendo sistemi di raffreddamento per evitare danni.
- I radiatori sono essenziali nei motori per dissipare il calore elevato generato durante la combustione della benzina.
Il secondo principio della termodinamica
Il primo principio della termodinamica ci avverte che una forma di energia puòessere convertita in un’altra e che durante le trasformazioni una parte dell’energia
si trasforma inevitabilmente in calore. Ma il calore ha delle proprietà che lo differenziano nettamente dalle altre forme di energia.
Gli scienziati e i tecnici che durante la Rivoluzione Industriale progettarono e costruirono le macchine a vapore si scontrarono per primi con un “limite” del calore che, anche secondo gli scienziati moderni, non può essere superato. Infatti per quanti accorgimenti si cerchi di utilizzare, non è possibile trasformare completamente in energia meccanica il calore ottenuto, per esempio, dalla combustione del carbone: una parte di questo calore si disperderà inevitabilmente nell’ambiente. La trasformazione opposta invece, cioè la trasformazione del lavoro in calore, è possibile al 100%. Il primo scienziato che arrivò a queste conclusioni fu il francese Sadi Nicolas Carnot (1794-1832) che nel 1824 affermò:
è possibile trasformare completamente qualsiasi forma di energia in calore, ma è impossibile trasformare completamente il calore nelle altre forme di energia.
Questo enunciato è oggi conosciuto come secondo principio della termodinamica
Nei motori durante la combustione della benzina una parte dell’energia chimica si trasforma in calore. Il calore prodotto nei motori delle moto è talmente elevato che, se non viene disperso tempestivamente, si rischia di danneggiare il motore stesso che lo produce. Per questa ragione le moto devono essere dotate di radiatori molto efficienti.