Stefaniaac94
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Concetti Chiave

  • I prioni sono molecole proteiche che causano danni, non esseri viventi, caratterizzati da resistenza e piccole dimensioni.
  • Le proteine prioniche hanno una struttura interna alterata, portando a disfunzioni nel corpo umano e animale.
  • I prioni danneggiano soprattutto il cervello e la comunicazione cellulare, causando malattie neurologiche infettive.
  • La propagazione dei prioni avviene tramite imitazione strutturale da parte di altre molecole proteiche.
  • Le malattie causate dai prioni sono irreversibili, con sintomi che possono solo essere attenuati, non eliminati.

Prioni

Con il termine prione si definisce in biologia e in medicina un “qualcosa” che reca un danno o problema che poi passa anche ad altri. Detta questa definizione, analizziamo questa affermazione. Il “qualcosa” non è un essere vivente né un qualcosa cosa simile a esso, bensì è una molecola appartenente alla categoria delle proteine. Inizialmente, si credeva fosse un essere vivente per le piccolissime dimensioni e la fortissima resistenza. L’unica cosa che la uccide sono le sole procedure di laboratorio scientifico per spezzare nelle sue componenti una proteina (molti prodotti chimici intensi e moltissimo calore). Esempi di questo qualcosa si ritrovano in parti del corpo con cellule malate, perciò si è capito che molto è riconducibile a essa. Ma se le proteine sono qualcosa di importante, che addirittura assumiamo con il cibo e gli integratori, come fanno a portare a qualcosa di negativo? Perché si tratta sì di proteine, ma con una modifica nella loro struttura interna e se una molecola è “fatta male” svolge “male” il suo ruolo, perché l’unico modo per farlo è appunto grazie al suo corpo o alle capacità delle sue parti. Si trovano sia nell’uomo che in animali suoi simili o no. Però è stato notato anche un coinvolgimento di questa in processi in fin dei conti positivi per noi.

Qual è il danno recato? Soprattutto nell’organo protetto nella scatola cranica e nella comunicazione fra le sue cellule, così da portano quindi a malattie sulla non regolarità e normalità di molte azioni nostre. L’uomo distingue i danni basandosi sul perché e come sono comparsi nell’uomo e sul tipo di danno che avviene nello specifico. In particolare, il danno consiste nell’essere copiata nella propria forma anomala dalle altre molecole appartenenti alla stessa categoria, così da essere come una moda da seguire. Se la proteina non funziona, il corpo non funziona. Indipendentemente dalla malattia causata nello specifico, si tratta di una che è infettiva, cioè che se ce l’ha il nostro vicino, questi la passa quasi inevitabilmente a noi. Per quanto riguarda le conseguenze, ciò che le rende più pericolose è che queste si possono solo “attutire” ma mai eliminarsi del tutto, quindi sono irreversibili. Le malattie sono indicate con termini scientifici o comuni. La persona che inizialmente si è malata, è stato di solito perché c’è stato un avvenimento che ha causato l’immissione nel suo corpo del prione, ma ci sono ancora studi in atto sul perché iniziale, sul posto da cui “nascono” questi prioni.

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è un prione e come si differenzia da un essere vivente?
  2. Un prione è una molecola proteica che causa danni, ma non è un essere vivente. È resistente e può essere distrutta solo con procedure di laboratorio.

  3. Come possono le proteine, che sono essenziali per il corpo, causare danni?
  4. Le proteine possono causare danni se hanno una struttura interna modificata, che le porta a funzionare in modo anomalo.

  5. Quali sono i principali danni causati dai prioni nel corpo umano?
  6. I prioni danneggiano principalmente il cervello e la comunicazione tra le sue cellule, portando a malattie che alterano le normali funzioni corporee.

  7. Perché le malattie causate dai prioni sono considerate pericolose e irreversibili?
  8. Le malattie da prioni sono infettive e le loro conseguenze possono essere solo attenuate, ma non eliminate, rendendole irreversibili.

Domande e risposte