Concetti Chiave
- La vite è una pianta rampicante con fusto legnoso e corteccia rugosa, che necessita di un supporto per crescere.
- I grappoli d'uva pendono dai tralci della vite e sono composti da racimoli, con acini attaccati tramite piccioli.
- L'acino dell'uva contiene buccia, polpa e vinaccioli; la polpa è dolce e nutriente, mentre i vinaccioli possono essere usati per produrre olio.
- Dopo la raccolta, i grappoli vengono pigiati per ottenere il mosto, che fermenta nei tini e si trasforma in vino.
- Le vinacce residue dalla vinificazione possono essere distillate per produrre alcol o utilizzate come foraggio, concime e combustibile.
Vite
La vite è una pianta molto antica. Essa non è un albero perché non ha il tronco, ma è una pianta con il fusto legnoso, contorto e con la corteccia rugosa. Il fusto per reggersi, ha bisogno di un sostegno, perciò la vite fa parte delle piante rampicanti. Un insieme di viti in fila si chiama filare. Un insieme di viti a basso fusto si chiama vigneto. I rami della vite si chiamano tralci. La foglia della vite si chiama pampano o pampino. La sua forma è palmata, perché ci ricorda il palmo della mano.
Il suo margine è seghettato. Il viticcio ha la forma di un ricciolino, si avvolge attorno ai ramoscelli o ai fili metallici per sorreggere i deboli tralci.Dai tralci pendono i grappoli d'uva. La dolce uva è il frutto della vite. L'uva può essere nera, gialla o verde. Il grappolo è formato da tanti grappolini che si chiamano racimoli.
Ogni racimolo è composto da chicchi che si chiamano acini. Gli acini sono attaccati al grappolo per mezzo di un gambino detto picciolo.
L'acino è composto dalla buccia, dalla polpa, dai vinaccioli. La buccia è la parte esterna che ricopre la polpa e i vinaccioli. Essa è liscia, lucida, impermeabile, resistente, trasparente. La polpa è la parte della acino da cui si ricava il vino. Essa è dolce, nutriente, sostanziosa perché contiene zuccheri, vitamine, ferro e calcio. I vinaccioli sono i semi dell'uva. Contengono una sostanza oleosa che ben trattata da un ottimo olio da cucina.
Il raspo è il grappolo senza gli acini. I bei grappoli, staccati dai tralci per mezzo delle forbici e cesoie e dei ronchetti, vengono messi nelle ceste e versati nei navacci. Si procede quindi alla pigiatura. Una volta si pigiava con i piedi, Oggi ci sono le pigiatrici, che risparmiano tanta fatica all'uomo. L'uva pigiata diventa mosto e viene versata nei tini di legno o di cemento.
Nei tini il mosto fermenta, bolle, aumenta di volume e il suo livello si alza. Trascorso un certo periodo, si spilla il vino. Restano le vinacce che, pressate nel torchio, danno altro vino.
Il vino si conserva nelle botti di legno o di cemento, si travasa nelle damigiane, poi nelle bottiglie, nei fiaschi, infine si rovescia nei bicchieri e si beve.
Dell'uva niente va perduto. Dopo la torchiatura delle vinacce servono ancora. Se sottoposto alla distillazione danno alcol, se seccate danno foraggio, concime e pani da bruciare.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura della pianta della vite?
- Come si chiama l'insieme di viti e quali sono le sue parti principali?
- Quali sono le caratteristiche dell'acino d'uva?
- Come avviene la trasformazione dell'uva in vino?
La vite è una pianta rampicante con un fusto legnoso e contorto, priva di tronco, che necessita di un sostegno per reggersi.
Un insieme di viti in fila si chiama filare, mentre un insieme di viti a basso fusto si chiama vigneto. Le parti principali includono i tralci, i pampani, i viticci, i grappoli d'uva, i racimoli e gli acini.
L'acino è composto dalla buccia, dalla polpa e dai vinaccioli. La buccia è liscia e resistente, la polpa è dolce e nutriente, mentre i vinaccioli contengono una sostanza oleosa utile per produrre olio da cucina.
Dopo la raccolta, i grappoli vengono pigiati per ottenere il mosto, che fermenta nei tini. Successivamente, il vino viene spillato e conservato in botti, travasato in damigiane e infine imbottigliato. Le vinacce residue possono essere utilizzate per produrre alcol o altri prodotti.