Concetti Chiave
- La pelle è lo strato più esterno del corpo e comprende diversi strati cellulari, non solo la superficie che tocchiamo.
- Le cellule più esterne della pelle mostrano segni di invecchiamento e altre caratteristiche come pieghe, nei e variazioni di colore.
- La pelle è elastica e protettiva, assorbendo urti ma rimanendo sensibile ai danni.
- Esistono differenze nella pelle tra specie animali, come la presenza di peli, nei e resistenza all'acqua.
- La pelle è esposta e vulnerabile, ma può essere protetta attraverso la pulizia per prevenire accumuli indesiderati.
Pelle – Concetti
Con il termine pelle nel linguaggio comune si indica il nostro strato più esterno del nostro corpo (e di quello degli esseri viventi animali) con cui “tocchiamo” l’ambiente. E’ la nostra parte più esterna in pratica. Tuttavia, nel linguaggio scientifico con il termine pelle si indicano più strati messi insieme uno sull’altro, di cui abbiamo uno solo più esterno che è quello che anche noi stessi tocchiamo, ma si deve ricordare che la pelle sono anche le cellule che non tocchiamo e vediamo. Le cellule più esterne sono quelle che presentano l’aspetto più “vissuto”, cioè che ci fanno vedere i segni dell’invecchiamento, nonché le pieghe dove il nostro corpo cambia di conformazione, i diversi colori dovuti a diverso accumulo di sostanze che abbronzano, i nei e puntini di vario colore e causa, gli accumuli di grasso estesi o a piccole zone, dove i peli spuntano eccetera. Tutte queste “imperfezioni” fanno parte della normale costituzione della pelle e molte di esse riguardano anche le cellule sottostanti. Sappiamo che la pelle può diventare di colore rosso o che da essa esce sangue se viene ferita, infatti sotto la pelle arrivano i tubi sanguigni di dimensioni minori (se arrivassero direttamente quelli grandi sarebbe inutile così tanto sangue a qualcosa che è molto sottile come la pelle).Come notiamo toccandola, la pelle non è rigida anche se tutte le cellule rimangono attaccate fra di loro, ma se provochiamo un urto su di essa esso cerca di proteggere l’interno del nostro corpo, ma porterà i segni della botta o della ferita perché è anche molto sensibile. Ha moltissimi sinonimi con cui indicarla ma non si devono confondere con il nome proprio dei singoli strati. Inoltre, ha caratteristiche in comune e anche caratteristiche diverse con lo stesso tessuto degli altri esseri viventi animali: ad esempio, ci sono specie con più o meno peli, con più o meno nei e puntini, con o senza ulteriori strutture di sopra (vedi i pesci che non hanno sicuramente la stessa pelle esterna dei mammiferi), con o senza resistenza prolungata all’acqua (vedi animali che vivono sempre sott’acqua), eccetera. La pelle data la sua esposizione ha molteplici ruoli e funzionalità. Ad essa arrivano i tubi sanguigni e i nervi, infatti sentiamo dolore. Dato che è qualcosa che si trova “fuori” e non è a sua volta protetta (anche se esistono creme e spray appositi), l’unica cosa che si può fare per proteggerla è lavarla per evitare l’accumulo di qualcosa di indesiderato e non facente parte della sua natura.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione comune e scientifica di pelle?
- Quali sono alcune delle caratteristiche visibili della pelle?
- Come reagisce la pelle a ferite o urti?
- Quali sono le differenze tra la pelle umana e quella di altri animali?
Nel linguaggio comune, la pelle è lo strato più esterno del corpo che tocca l'ambiente. Scientificamente, è composta da più strati sovrapposti, inclusi quelli che non vediamo o tocchiamo.
Le cellule più esterne mostrano segni di invecchiamento, pieghe, variazioni di colore, nei, accumuli di grasso e peli, che sono tutte normali imperfezioni della pelle.
La pelle non è rigida e cerca di proteggere l'interno del corpo, ma può mostrare segni di urti o ferite a causa della sua sensibilità.
La pelle varia tra le specie, con differenze nel numero di peli, nei, resistenza all'acqua e altre strutture, come nei pesci rispetto ai mammiferi.