Concetti Chiave
- I funghi non possiedono clorofilla e non possono produrre autonomamente il loro nutrimento come le piante autotrofe.
- I funghi sono organismi eterotrofi che si nutrono di sostanze organiche già elaborate.
- I funghi saprofiti assorbono nutrienti da materiale organico in decomposizione, come letame e legno.
- I funghi parassiti si nutrono a spese di piante e animali viventi, spesso danneggiandoli.
- I funghi simbionti, o micorrize, vivono in simbiosi con le radici delle piante, offrendo benefici senza causare danni.
Grazie alla presenza della clorofilla e della luce solare, le piante sono capaci di combinare l’acqua (assorbita dalle radici) con l’anidride carbonica (proveniente dall’aria) e produrre così gli zuccheri, l’amido, la cellulosa, ecc., sostanze organiche indispensabili alla nutrizione delle cellule vegetali. Le piante verdi, insomma, traggono il loro nutrimento dal regno minerale, dalla materia inorganica e sono organismi perciò autotrofi, cioè con nutrizione autonoma.
I funghi, invece, non hanno la clorofilla, come si può facilmente riscontrare esaminando qualche esemplare; anzi sono gli unici vegetali assolutamente privi di clorofilla. Tenendo presente questa loro caratteristica fondamentale, bisogna concludere che i funghi non sono in grado di elaborare le sostanze inorganiche fabbricandosi da soli gli alimenti. Devono necessariamente nutrirsi con sostanze organiche già elaborate: i funghi, pertanto, sono organismi eterotrofi.
Quelli che, come il prataiolo, si nutrono di sostanze organiche vegetali o animali in decomposizione (letame, legno, e foglie marcescenti) sono denominati funghi saprofiti.
Quelli che, come i funghi inferiori, si nutrono a spese di piante e di animali viventi, danneggiandoli o causandone la morte, sono denominati funghi parassiti.
Quelli che, come il tartufo, con le ife del loro micelio, avvolgono le radici delle piante superiori e sottraggono ai peli radicali una parte dei nutrimento senza però causare danno, anzi recando giovamento, sono denominati funghi simbionti o micorrize.
La maggioranza dei funghi boscherecci sono micorrize. Di essi, alcune specie possono vivere in simbiosi con piante diverse; altri, invece, crescono soltanto nelle vicinanze della pianta da loro preferita. È per questa ragione che, per esempio, vicino ai larici si trova frequentemente il boleto elegante.
Domande da interrogazione
- Come si nutrono i funghi rispetto alle piante verdi?
- Quali sono le diverse categorie di funghi basate sul loro metodo di nutrizione?
- Qual è il ruolo delle micorrize nei boschi?
I funghi non possiedono clorofilla e non possono produrre il proprio nutrimento da sostanze inorganiche come le piante verdi. Devono nutrirsi di sostanze organiche già elaborate, rendendoli organismi eterotrofi.
I funghi si dividono in saprofiti, che si nutrono di materia organica in decomposizione; parassiti, che si nutrono a spese di organismi viventi; e simbionti o micorrize, che vivono in simbiosi con le radici delle piante.
Le micorrize avvolgono le radici delle piante superiori, sottraendo nutrimento senza danneggiarle, e spesso recano giovamento. La maggior parte dei funghi boscherecci sono micorrize, e alcune specie vivono in simbiosi con piante specifiche.