Concetti Chiave
- Le formiche vivono in colonie organizzate con ruoli distinti tra femmine, maschi, operaie e soldati, abitando nidi nel suolo o alberi.
- Le operaie e i soldati sono sterili e senza ali, responsabili della costruzione del nido, difesa e alimentazione della colonia.
- La riproduzione avviene attraverso le femmine alate che, dopo il volo nuziale, perdono le ali e iniziano a deporre uova.
- Alcune formiche vivono in simbiosi con afidi, scambiando protezione per il nettare zuccherino prodotto dagli afidi.
- Le formiche possiedono l'acido formico come arma difensiva, utile anche per il controllo di parassiti forestali come la processionaria del pino.
Formica
Le formiche sono imenotteri diffusi in tutto il mondo. Vivono in società costituite talvolta da numerosissimi individui, riuniti entro nidi scavati nel suolo, nelle fessure dei muri, nel tronco cavo di vecchi alberi, nel legno in decomposizione.
Nella colonia di formiche, o formicaio, non tutti gli abitanti sono uguali: vi è un certo numero di femmine e di maschi e moltissimi operaie e soldati, che sono neutri, cioè sterili (come le api operaie).
Il formicaio consta di numerose gallerie e camere. In esso regna l’ordine, la pulizia, la perfetta organizzazione. Le femmine depongono piccole uova quasi trasparenti che le operaie subito raccolgono e ammassano con cura nelle camere riservate all’incubazione. Dopo circa 15 giorni, schiudono minuscole larve che vengono alimentate, difese e pulite dalle operaie. Trascorso lo stadio di crisalide entro un bozzolo, compaiono gli insetti adulti. Delle formiche neonate, le femmine hanno il compito della conservazione della specie; infatti, dopo il volo nuziale, si strappano volontariamente le ali e iniziano a deporre le uova. Così il ciclo prosegue e la colonia aumenta di numero.
È curioso il fatto che alcune formiche vivono in simbiosi con gli afidi o gorgoglioni, comunemente chiamati pidocchi delle piante. Questi succhiano la linfa dai teneri rami e dalle foglie, trasformandola in un umore zuccherino che trasuda dal loro addome. Le formiche (che sono ghiotte di zucchero) succhiano l’umore trasudato dagli afidi e, in cambio, difendono gli inermi pidocchi dai loro nemici.
Come arma di difesa e di offesa, oltre al pungiglione, le formiche posseggono l’acido formico, veleno così chiamato perché fu estratto la prima volta dal corpo delle formiche rosse. Tale veleno può essere spruzzato dall’insetto contro gli avversari fino alla distanza di mezzo metro.
In generale, le formiche si devono considerare dannose ai vegetali. Alcune specie, però, sono utili. Tra quest’ultime è da annoverare la formica rossa, che vive nei boschi e che distrugge i bruchi della processionaria del pino, flagello per la selvicoltura.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura sociale di un formicaio?
- Come avviene la riproduzione e lo sviluppo delle formiche?
- Qual è il rapporto tra le formiche e gli afidi?
Un formicaio è composto da femmine, maschi, operaie e soldati. Le femmine e i maschi si occupano della riproduzione, mentre le operaie e i soldati, che sono sterili, svolgono compiti come la costruzione del nido e la difesa.
Le femmine depongono uova che vengono curate dalle operaie. Dopo circa 15 giorni, le uova si schiudono in larve, che vengono nutrite e protette fino a diventare adulti. Le femmine adulte, dopo il volo nuziale, depongono nuove uova, continuando il ciclo.
Le formiche vivono in simbiosi con gli afidi, succhiando l'umore zuccherino che questi producono. In cambio, le formiche proteggono gli afidi dai predatori, creando un rapporto di mutuo beneficio.