Concetti Chiave
- Il mimetismo è una strategia antipredatoria comune, utilizzata da animali come camaleonti e gufi per confondersi con l'ambiente e sfuggire ai predatori.
- Gli animali specializzati nella fuga, come antilopi e zebre, usano velocità e movimento disordinato in gruppo per disorientare i predatori.
- Specie come il bue muschiato e il bufalo si difendono in gruppo, proteggendo i piccoli al centro per impedire la predazione.
- La strategia delle sentinelle, adottata da marmotte e manguste, prevede la vigilanza alternata per avvisare il gruppo della presenza di predatori.
- La selezione naturale ha favorito i comportamenti antipredatori più efficaci, sviluppando strategie difensive diversificate tra le specie animali.
Il comportamento antipredatorio negli animali
I comportamenti antipredatori degli animali sono quei comportamenti messi in atto per sfuggire ai predatori ed i più efficaci sono stati favoriti dalla selezione naturale.
Una delle strategie di difesa contro i predatori è il mimetismo, cioè quando un animale può assumere le sembianze di un altro ( ad esempio un animale innocuo può mimare i colori di un animale velenoso, cosicchè i predatori lo evitano) oppure può assumere forme e colori dell’ambiente circostante per confondersi con esso e non essere visto.
- Il camaleonte che assume la colorazione dell’ambiente circostanze e può quindi cambiare il suo colore.
- Il gufo che si camuffa perfettamente nell’albero in cui vive imitandone il colore.
- Le macchie sul dorso dei cerbiatti simulano le macchie di luce quando penetra nella boscaglia attraverso le foglie degli alberi.
- Il manto invernale delle volpi che diventa bianco e si confonde con la neve.
Un’altra strategia di difesa è la fuga. Ci sono animali che sono specializzati nella fuga rapida con scatti improvvisi ed accelerazioni, come ad esempio antilopi, gazzelle, zebre lepri. Gli animali specializzati nella fuga spesso vivono in gruppo perché è più difficile predare un animale singolo in mezzo a un branco che corre con fughe disordinate e chiassose che disorientano il predatore.
Gli ungulati più grossi come il bue muschiato e il bufalo utilizzano la tecnica della lotta di gruppo. Essi si ammassano in gruppo mettendo al centro i piccoli e i lupi non riescono a predarli.
Nei gruppi di animali prede accade poi che gli individui si turnino per vigilare sull’arrivo di eventuali predatori, dando l’allarme a tutto il branco quando ne avvistano uno. Gli altri intanto possono dedicarsi ad altre attività e non devono sempre stare tutti vigili. Le marmotte e le manguste sono degli esempi di animali che usano la strategia delle sentinelle, le quali vigilano dritte sulle zampe posteriori e quando avvertono un pericolo emettono dei fischi che inducono gli altri a rifugiarsi nelle tane.
Domande da interrogazione
- Qual è una delle strategie di difesa più comuni tra gli animali per sfuggire ai predatori?
- Come si comportano gli animali che utilizzano la fuga come strategia di difesa?
- Qual è il ruolo delle sentinelle nei gruppi di animali prede?
Una delle strategie di difesa più comuni è il mimetismo, dove un animale assume le sembianze di un altro o si confonde con l'ambiente circostante per non essere visto.
Gli animali che utilizzano la fuga come strategia di difesa sono specializzati in scatti improvvisi e accelerazioni, spesso vivono in gruppo per disorientare i predatori con fughe disordinate e chiassose.
Le sentinelle vigilano sull'arrivo di eventuali predatori e danno l'allarme al branco, permettendo agli altri di dedicarsi ad altre attività senza dover essere sempre vigili.