laracasti1
Ominide
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il mimetismo è una strategia antipredatoria comune, utilizzata da animali come camaleonti e gufi per confondersi con l'ambiente e sfuggire ai predatori.
  • Gli animali specializzati nella fuga, come antilopi e zebre, usano velocità e movimento disordinato in gruppo per disorientare i predatori.
  • Specie come il bue muschiato e il bufalo si difendono in gruppo, proteggendo i piccoli al centro per impedire la predazione.
  • La strategia delle sentinelle, adottata da marmotte e manguste, prevede la vigilanza alternata per avvisare il gruppo della presenza di predatori.
  • La selezione naturale ha favorito i comportamenti antipredatori più efficaci, sviluppando strategie difensive diversificate tra le specie animali.

Il comportamento antipredatorio negli animali

I comportamenti antipredatori degli animali sono quei comportamenti messi in atto per sfuggire ai predatori ed i più efficaci sono stati favoriti dalla selezione naturale.
Una delle strategie di difesa contro i predatori è il mimetismo, cioè quando un animale può assumere le sembianze di un altro ( ad esempio un animale innocuo può mimare i colori di un animale velenoso, cosicchè i predatori lo evitano) oppure può assumere forme e colori dell’ambiente circostante per confondersi con esso e non essere visto.

Questa strategia è usata sia tra i vertebrati che tra gli invertebrati. Esempi:
- Il camaleonte che assume la colorazione dell’ambiente circostanze e può quindi cambiare il suo colore.
- Il gufo che si camuffa perfettamente nell’albero in cui vive imitandone il colore.
- Le macchie sul dorso dei cerbiatti simulano le macchie di luce quando penetra nella boscaglia attraverso le foglie degli alberi.
- Il manto invernale delle volpi che diventa bianco e si confonde con la neve.
Un’altra strategia di difesa è la fuga. Ci sono animali che sono specializzati nella fuga rapida con scatti improvvisi ed accelerazioni, come ad esempio antilopi, gazzelle, zebre lepri. Gli animali specializzati nella fuga spesso vivono in gruppo perché è più difficile predare un animale singolo in mezzo a un branco che corre con fughe disordinate e chiassose che disorientano il predatore.
Gli ungulati più grossi come il bue muschiato e il bufalo utilizzano la tecnica della lotta di gruppo. Essi si ammassano in gruppo mettendo al centro i piccoli e i lupi non riescono a predarli.
Nei gruppi di animali prede accade poi che gli individui si turnino per vigilare sull’arrivo di eventuali predatori, dando l’allarme a tutto il branco quando ne avvistano uno. Gli altri intanto possono dedicarsi ad altre attività e non devono sempre stare tutti vigili. Le marmotte e le manguste sono degli esempi di animali che usano la strategia delle sentinelle, le quali vigilano dritte sulle zampe posteriori e quando avvertono un pericolo emettono dei fischi che inducono gli altri a rifugiarsi nelle tane.

Domande da interrogazione

  1. Qual è una delle strategie di difesa più comuni tra gli animali per sfuggire ai predatori?
  2. Una delle strategie di difesa più comuni è il mimetismo, dove un animale assume le sembianze di un altro o si confonde con l'ambiente circostante per non essere visto.

  3. Come si comportano gli animali che utilizzano la fuga come strategia di difesa?
  4. Gli animali che utilizzano la fuga come strategia di difesa sono specializzati in scatti improvvisi e accelerazioni, spesso vivono in gruppo per disorientare i predatori con fughe disordinate e chiassose.

  5. Qual è il ruolo delle sentinelle nei gruppi di animali prede?
  6. Le sentinelle vigilano sull'arrivo di eventuali predatori e danno l'allarme al branco, permettendo agli altri di dedicarsi ad altre attività senza dover essere sempre vigili.

Domande e risposte