Concetti Chiave
- I carboidrati sono composti chimici contenenti carbonio, idrogeno e ossigeno, e sono sinonimi di zuccheri nel linguaggio scientifico.
- La struttura chimica dei carboidrati segue un ordine specifico negli elementi: carbonio, idrogeno e ossigeno, con una formula chimica ben definita.
- I carboidrati sono rappresentati graficamente con figure piane e rigide, evidenziando i legami tra gli elementi, sebbene la molecola reale sia tridimensionale.
- Si trovano in alimenti come pasta, pane, frutta e zucchero da cucina, con ogni cibo contenente tipi specifici di carboidrati.
- I carboidrati possono unirsi in catene, formando composti specifici presenti in alimenti come foglie e riso.
Carboidrati – concetti principali
Con il termine carboidrati ci si riferisce a tutte quelle sostanze che noi possiamo mangiare che contengono, come indica il nome stesso, almeno una molecola con l’elemento C, il carbonio, legato solitamente a idrogeno a altri elementi. Se magari non sentiamo molto spesso usare il termine carboidrato, sentiamo usare più spesso il termine zucchero. Carboidrato è sinonimo di zucchero, usato in linguaggio scientifico. Un altro elemento importante che ci deve essere in un composto di carboidrati per essere tale è l’ossigeno. Ora, dal punto di vista chimico, i tre elementi che abbiamo nominato non sono in ordine o in numero sparso, né tutto è legato a tutto come se fosse un’unica massa (come nel caso del sale da cucina NaCl), ma sono legati in modo preciso proprio come indica la formula chimica del tipo di carboidrato considerato. Solitamente, la formula prevede in ordine prima il carbonio, poi l’idrogeno, poi l’ossigeno (e questo indica l’ordine), mentre i numeri in basso a destra di ogni simbolo chimico indicano quanti di quell’elemento ci sono nella molecola finale. Ricordiamo che più molecole si uniscono per formare il cibo finale che andrò a mangiare, il quale si dice che conterrà carboidrati.Il carboidrato da solo è la molecola. Inoltre, i carboidrati hanno la caratteristica di possedere non solo una formula chimica a simboli e un nome “a voce”, bensì anche una precisa rappresentazione grafica, così da capire meglio quale elemento è legato a quale elemento. Si tratta di figure piane e rigide, non ondulate, perché i lati rappresentano i legami. Negli angoli ci sono gli elementi. Ovviamente, la vera molecola non è piatta, perché altrimenti non si formerebbe il cibo tridimensionale. In quali cibi sono presenti le molecole di carboidrati? Li troviamo nella pasta/pane, nella frutta (che infatti si dice che contiene zucchero perciò è “dolce”) e in quello che noi chiamiamo effettivamente zucchero da cucina. Diciamo che in termini scientifici e in termini comuni, le parole hanno sfumature di significato. Ovviamente ogni cibo ha alcuni tipi di carboidrati in comune, e alcuni non in comune ma trovabili solo lì. Ora, vedendo tutte le formule chimiche dei vari tipi, notiamo che c’è una costanza tra quanti ossigeno e quanti idrogeno ci sono, non è possibile, ad esempio, trovare 5 ossigeno e 6 idrogeno, ma devono essere due numeri che si semplificano ottenendo 2. Ci sono altri nomi per chiamare i carboidrati, come sinonimi. Inoltre, i carboidrati si possono unire insieme in fila e queste file costituiscono composti con nomi precisi, ritrovabili nelle foglie, nel riso, ecc.
Domande da interrogazione
- Cosa sono i carboidrati e quali elementi li compongono?
- In quali alimenti si trovano comunemente i carboidrati?
- Come sono rappresentati graficamente i carboidrati?
- Qual è la relazione tra ossigeno e idrogeno nelle molecole di carboidrati?
I carboidrati sono sostanze che contengono almeno una molecola di carbonio legata a idrogeno e ossigeno. Sono sinonimi di zuccheri e hanno una formula chimica specifica.
I carboidrati si trovano comunemente nella pasta, nel pane, nella frutta e nello zucchero da cucina.
I carboidrati hanno una rappresentazione grafica piana e rigida, con i lati che rappresentano i legami e gli angoli che indicano gli elementi.
Nelle molecole di carboidrati, il numero di atomi di ossigeno e idrogeno è tale che si semplifica ottenendo un rapporto di 2.