Concetti Chiave
- I batteri patogeni sono una minoranza rispetto a quelli innocui o benefici per l'uomo.
- Questi organismi unicellulari, privi di clorofilla, sono diffusi ovunque in natura.
- I batteri svolgono un ruolo cruciale nella decomposizione e nel riciclo delle sostanze organiche.
- Alcuni batteri fissano l'azoto atmosferico, beneficiando le colture di leguminose.
- I batteri si moltiplicano rapidamente, potenzialmente creando miliardi di individui in 24 ore.
In realtà i batteri patogeni (parola greca che significa «generatori di malattie») sono un’esigua minoranza rispetto a quelli innocui o alleati dell’uomo. Per convincersi di ciò bisognerebbe esplorare il mondo dei batteri.
Non è facile osservare questi organismi perché, in generale, hanno dimensioni talmente piccole, che per vederli occorre un potente microscopio. È proprio a causa della loro estrema piccolezza che i batteri rimasero pressoché sconosciuti fino a un secolo fa.
Si tratta di vegetali unicellulari che sono diffusi ovunque in natura, nelle sostanze organiche, nell’acqua, nell’aria, nel terreno. I batteri, essendo privi di clorofilla, vivono da saprofiti o da parassiti sul corpo dei vegetali o degli animali.
Nel terreno, per esempio, vive un’enorme quantità di batteri che sfruttano, come nutri-mento, i materiali organici ivi presenti. Particolarmente alla loro azione è dovuta la trasformazione delle foglie morte, dei rami, delle cortecce, dei tronchi marcescenti e dei resti animali in quel terriccio soffice, di color nerastro, che si incontra nei boschi e che è detto humus o terra vegetale.
I processi fermentativi e putrefattivi operati dai batteri hanno grande importanza per l’economia della natura, perché i prodotti della decomposizione delle sostanze organiche vegetali e animali rappresentano l’elemento indispensabile alla vita delle piante.
Di notevole interesse per l’agricoltura, oltre ai batteri nidificanti, sono i batteri fissatori di azoto atmosferico che vivono sulle radici delle leguminose: pisello, fava, fagiolo, erba medica, trifoglio, ecc.
I batteri si moltiplicano in una maniera molto semplice: ognuno si divide in due parti, originando due organismi. L’intervallo di tempo tra una divisione e l’altra è di soli 20-30 minuti primi; cosicché da un batterio, nel giro di 24 ore, si potrebbe avere una massa di molti miliardi di esseri. E se non si esaurisse il mezzo (la sostanza organica) su cui vivono, in pochi giorni si avrebbe una massa che occuperebbe tutta la Terra.
I batteri che hanno la forma di sferette si chiamano cocchi; quelli a bastoncino sono i bacilli; quelli piegati a virgola sono i vibrioni; quelli avvolti a spirale sono gli spinili.
Se i cocchi sono isolati si dicono monococchi, se sono riuniti a due a due, prendono il nome di diplococchi, se sono disposti a catenella, vengono detti streptococchi-, se sono disposti a grappolo, si dicono stafilococchi.
Domande da interrogazione
- Qual è la percezione comune dei batteri e come si differenzia dalla realtà?
- Qual è il ruolo dei batteri nel terreno e nell'ecosistema?
- Come si riproducono i batteri e qual è il loro potenziale di crescita?
- Quali sono le diverse forme di batteri e come vengono classificati?
La percezione comune è che i batteri siano principalmente nocivi e causa di malattie, ma in realtà i batteri patogeni sono una minoranza rispetto a quelli innocui o benefici per l'uomo.
I batteri nel terreno decompongono materiali organici, trasformandoli in humus, essenziale per la vita delle piante, e contribuiscono ai processi fermentativi e putrefattivi.
I batteri si riproducono per divisione binaria ogni 20-30 minuti, potenzialmente generando miliardi di organismi in 24 ore se le condizioni sono favorevoli.
I batteri si classificano in base alla forma: cocchi (sferette), bacilli (bastoncini), vibrioni (virgola), e spinili (spirale). Cocchi isolati sono monococchi, a coppie sono diplococchi, a catena sono streptococchi, e a grappolo sono stafilococchi.