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Concetti Chiave

  • Le disabilità sensoriali includono condizioni visive e uditive, che limitano l'accesso a stimoli visivi e sonori, causando insicurezza e ansia.
  • La disabilità visiva comprende cecità totale e ipovisione; la cecità può essere congenita o acquisita, influenzando l'adattamento sensoriale.
  • I bambini con disabilità visiva affrontano sfide nello sviluppo motorio e nel linguaggio, utilizzando sistemi come il Braille per la comunicazione.
  • La disabilità uditiva si manifesta come sordità o ipoacusia, con cause genetiche o ambientali; la diagnosi precoce è cruciale per il trattamento.
  • I bambini con disabilità uditiva possono avere difficoltà nello sviluppo affettivo, sociale e linguistico, ma protesi e la lingua dei segni possono aiutare.

Indice

  1. Sfide delle disabilità sensoriali
  2. Tipi di disabilità visiva
  3. Impatto della disabilità visiva nei bambini
  4. Difficoltà linguistiche e Braille
  5. Problematiche evolutive nei bambini sordi

Sfide delle disabilità sensoriali

Le persone affette da disabilità sensoriale si trovano ad affrontare una realtà spesso minacciosa, fonte di insicurezza e ansia. Le disabilità sensoriali possono essere visive e uditive. Le prima è una condizione di deprivazione sensoriale a causa della quale il soggetto è impossibilitato o limitato nell’acuità visiva, mentre la seconda è una deprivazione sensoriale che non permette al soggetto di accedere al mondo dei suoni o gli concede di accedervi parzialmente.

Tipi di disabilità visiva

La disabilità visiva si distingue in due situazioni differenti: la cecità totale e l’ipovisioneoneone.

La cecità totale impedisce alla persona di percepire qualsiasi stimolo visivo pur avvertendo il movimento e la presenza di ombre o luci. Nell’ipovisione invece la capacità di percepire lo stimolo visivo è estremamente ridotta e limitata. La cecità si può distinguere ulteriormente in altri due modi: la cecità congenita e quella acquisita. Nel primo caso l’individuo riesce a sopperire alla mancanza della vista con l’utilizzo degli altri organi di senso che diventano più fini e sensibili, mentre nel secondo caso dal momento che si ha già sviluppato una modalità di conoscenza del mondo stabilizzata sull’uso della vita, la capacità di adattamento degli altri organi sarà inferiore, e quindi è più probabile nell’adulto provare sentimenti di rabbia e disperazione che sfoceranno in depressioni e comportamenti autolesionisti.

Impatto della disabilità visiva nei bambini

Nel corso dell’età evolutiva il bambino cieco o ipovedente può riscontrare problematiche in diversi ambiti. La motricità per i bambini è estremamente importante perché permette loro di esplorare l’ambiente e di conoscerlo, ma in un bambino con disabilità visivaiva lo sviluppo motorio e la conoscenza del mondo circostante si realizzano con più difficoltà e maggior lentezza. Le capacità più influenzate da questa disabilità sono la deambulazione e la prensione di un oggetto, che portano ad uno scarso interesse a esplorare l’ambiente. L’insicurezza nel comportamento esplorativo dipende anche dall’impossibilità di ricevere sicurezza emotiva da parte della madre attraverso il contatto visivo, che porterebbe il genitore a scoraggiarsi per la mancanza dello sguardo reciproco e ricorre più spesso al linguaggio e al contatto fisico.

Difficoltà linguistiche e Braille

Sono state riscontrate anche difficoltà nell’acquisizione del linguaggio da parte dei bambini ciechi o ipovedenti. Essi per leggere e scrivere utilizzano un particolare sistema detto Braille, che si basa su una scrittura costituita da puntini in rilievo.
La disabilità uditiva può manifestarsi con una condizione di sordità o di ipoacusia. Con la prima ci si riferisce ad una perdita totale dell’udito, con la seconda una perdita parziale. La disabilità uditiva può essere causata da fattori ereditari, parenterali, perinatali e postnatali. Un elemento essenziale per il trattamento della disabilità uditiva è la diagnosi precoce: spesso alcuni sintomi importanti vengono ignorati, come il fatto che il bambino non si giri al richiamo dei genitori, non reagisca ai rumori o che stenti a parlare.

Problematiche evolutive nei bambini sordi

Le maggiori problematiche che si possono manifestare in età evolutiva si riscontrano nello sviluppo affettivo e sociale e in quello linguistico. Nel primo caso bisogna ricordare che il neonato mette in atto le prime interazioni fondamentale già nei primi giorni di vita che sono alla base del legame di attaccamento con la madre. Nei bambini sordi è assente la possibilità di reagire agli stimoli sonori prodotti dai genitori, perciò essi provano un forte senso di rifiuto. Nel secondo caso, lo sviluppo del linguaggio risulta difficoltoso e lento, ma non impossibile. Esistono infatti protesi che permettono al bambino ipoacustico di imparare il linguaggio verbale, mentre per i bambini sordi esiste la LIS, la lingua italiana dei segni.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali tipologie di disabilità sensoriale descritte nel testo?
  2. Le principali tipologie di disabilità sensoriale descritte sono la disabilità visiva e la disabilità uditiva.

  3. Come si distinguono le diverse forme di disabilità visiva?
  4. La disabilità visiva si distingue in cecità totale e ipovisione, e ulteriormente in cecità congenita e acquisita.

  5. Quali sono le sfide che i bambini con disabilità visiva affrontano nello sviluppo motorio?
  6. I bambini con disabilità visiva affrontano difficoltà nello sviluppo motorio e nella conoscenza dell'ambiente, con problemi nella deambulazione e nella prensione di oggetti.

  7. Quali sono le cause della disabilità uditiva e l'importanza della diagnosi precoce?
  8. La disabilità uditiva può essere causata da fattori ereditari, parenterali, perinatali e postnatali, e la diagnosi precoce è essenziale per il trattamento.

  9. Quali strumenti e metodi sono disponibili per aiutare i bambini con disabilità uditiva nello sviluppo del linguaggio?
  10. Per i bambini ipoacustici esistono protesi per imparare il linguaggio verbale, mentre per i bambini sordi è disponibile la LIS, la lingua italiana dei segni.

Domande e risposte