Concetti Chiave
- Il bisogno di riconoscimento nasce nell'infanzia e si evolve in necessità di riconoscimento sociale attraverso carezze (strokes) verbali e simboliche.
- Le carezze possono essere positive o negative, condizionate e incondizionate, influenzando il benessere e l'autostima della persona.
- Carezze positive generano piacere e appagamento, mentre quelle negative possono causare ansia e frustrazione.
- Le carezze condizionate sono situazionali, possono stimolare l'autostima e incoraggiare azioni ripetitive quando positive.
- Carezze negative distruttive possono bloccare la comunicazione e non favoriscono cambiamenti, mentre quelle condizionate sono meno dannose.
Indice
Il bisogno di riconoscimento
Tutti noi vogliamo essere riconosciuti come persone uniche e particolari.
Questa necessità nasce nell’infanzia quando il neonato ha bisogno, per la sua stessa sopravvivenza, di contatto, carezze, tenerezza e amore; da adulti questo si trasforma in un bisogno di riconoscimento sociale che avviene a livello verbale e simbolico.
Le carezze verbali e simboliche
Nell’A.T. questo bisogno di riconoscimento sociale verbale e simbolico viene definito carezza (stroke) e può avvenire attraverso parole (complimenti, rimproveri, critiche, rimostranze) intonazioni della voce, gesti, cenni.
Le carezze possono essere positive o negative, condizionate e incondizionate.
Le carezze negative sono segnali che:
generano piacere e gradimento
valorizzano e appagano
danno soddisfazione
Esempi di carezze positive
Esempi:
“Questo abito ti sta benissimo”
“Sei davvero molto preparato”
“Il tuo tema è perfetto”
generano ansia
creano insoddisfazione e frustrazione
“Hai un pessimo carattere”
“La matematica non è per te”
“Questo è un lavoro pessimo”
Le carezze condizionate
Le carezze condizionate esprimono:
verità e giudizi definitivi sulla persona
non sono rinegoziabili
Non sono assolute e definitive
sono valide in modo circoscritto al momento o alla situazione
possono essere messe in discussione
creano benessere
stimolano la ripetizione dell’azione
aumentano l’autostima
incitano chi le riceve a proseguire
Esempi di carezze condizionate
Esempi:
“Sei una persona molto creativa”
“I tuoi consigli sono sempre preziosi”
Esempi:
“Il lavoro che hai svolto è stato molto efficace”
“La riunione di ieri è stata organizzata bene”
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Sono le più dannose e distruttive
Provocano la chiusura nella comunicazione
Non favoriscono cambiamenti né miglioramenti
Esempi di carezze incondizionate negative
Esempi:
“Sei un irresponsabile”
“Non sei proprio in grado”
Sono meno dannose delle incondizionate
Analizzano la situazione o il comportamento del momento e non la persona
Esempi:
“Oggi hai una brutta cera”
“Con quel cliente non sei stato convincente”
Domande da interrogazione
- Qual è il significato delle "carezze" nell'Analisi Transazionale?
- Quali sono gli effetti delle carezze negative incondizionate?
- Come si differenziano le carezze condizionate dalle incondizionate?
Nell'Analisi Transazionale, le "carezze" rappresentano il bisogno di riconoscimento sociale verbale e simbolico, che può manifestarsi attraverso parole, intonazioni della voce, gesti e cenni.
Le carezze incondizionate negative sono le più dannose e distruttive, poiché provocano la chiusura nella comunicazione e non favoriscono cambiamenti né miglioramenti.
Le carezze condizionate esprimono verità e giudizi definitivi sulla persona, ma sono valide solo in modo circoscritto al momento o alla situazione, mentre le incondizionate sono assolute e definitive.