deborahborri98
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Concetti Chiave

  • Il bisogno di riconoscimento nasce nell'infanzia e si evolve in necessità di riconoscimento sociale attraverso carezze (strokes) verbali e simboliche.
  • Le carezze possono essere positive o negative, condizionate e incondizionate, influenzando il benessere e l'autostima della persona.
  • Carezze positive generano piacere e appagamento, mentre quelle negative possono causare ansia e frustrazione.
  • Le carezze condizionate sono situazionali, possono stimolare l'autostima e incoraggiare azioni ripetitive quando positive.
  • Carezze negative distruttive possono bloccare la comunicazione e non favoriscono cambiamenti, mentre quelle condizionate sono meno dannose.

Indice

  1. Il bisogno di riconoscimento
  2. Le carezze verbali e simboliche
  3. Esempi di carezze positive
  4. Le carezze condizionate
  5. Esempi di carezze condizionate
  6. Esempi di carezze incondizionate negative

Il bisogno di riconoscimento

Tutti noi vogliamo essere riconosciuti come persone uniche e particolari.

Questa necessità nasce nell’infanzia quando il neonato ha bisogno, per la sua stessa sopravvivenza, di contatto, carezze, tenerezza e amore; da adulti questo si trasforma in un bisogno di riconoscimento sociale che avviene a livello verbale e simbolico.

Le carezze verbali e simboliche

Nell’A.T. questo bisogno di riconoscimento sociale verbale e simbolico viene definito carezza (stroke) e può avvenire attraverso parole (complimenti, rimproveri, critiche, rimostranze) intonazioni della voce, gesti, cenni.

Le carezze possono essere positive o negative, condizionate e incondizionate.

Le carezze negative sono segnali che:

    generano piacere e gradimento

    valorizzano e appagano

    danno soddisfazione

Esempi di carezze positive

Esempi:

“Questo abito ti sta benissimo”

“Sei davvero molto preparato”

“Il tuo tema è perfetto”

    generano ansia

    creano insoddisfazione e frustrazione

Esempi:

“Hai un pessimo carattere”

“La matematica non è per te”

“Questo è un lavoro pessimo”

Le carezze condizionate

Le carezze condizionate esprimono:

    verità e giudizi definitivi sulla persona

    non sono rinegoziabili

    Non sono assolute e definitive

    sono valide in modo circoscritto al momento o alla situazione

    possono essere messe in discussione

    creano benessere

    stimolano la ripetizione dell’azione

    aumentano l’autostima

    incitano chi le riceve a proseguire

Esempi di carezze condizionate

Esempi:

“Sei una persona molto creativa”

“I tuoi consigli sono sempre preziosi”

Esempi:

“Il lavoro che hai svolto è stato molto efficace”

“La riunione di ieri è stata organizzata bene”

    Sono le più dannose e distruttive

    Provocano la chiusura nella comunicazione

    Non favoriscono cambiamenti né miglioramenti

Esempi di carezze incondizionate negative

Esempi:

“Sei un irresponsabile”

“Non sei proprio in grado”

Sono meno dannose delle incondizionate

Analizzano la situazione o il comportamento del momento e non la persona

Esempi:

“Oggi hai una brutta cera”

“Con quel cliente non sei stato convincente”

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato delle "carezze" nell'Analisi Transazionale?
  2. Nell'Analisi Transazionale, le "carezze" rappresentano il bisogno di riconoscimento sociale verbale e simbolico, che può manifestarsi attraverso parole, intonazioni della voce, gesti e cenni.

  3. Quali sono gli effetti delle carezze negative incondizionate?
  4. Le carezze incondizionate negative sono le più dannose e distruttive, poiché provocano la chiusura nella comunicazione e non favoriscono cambiamenti né miglioramenti.

  5. Come si differenziano le carezze condizionate dalle incondizionate?
  6. Le carezze condizionate esprimono verità e giudizi definitivi sulla persona, ma sono valide solo in modo circoscritto al momento o alla situazione, mentre le incondizionate sono assolute e definitive.

Domande e risposte