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invalsi 2017

Presentati questa mattina presso il Miur i risultati delle Prove Invalsi 2017 che quest’anno hanno coinvolto circa 2.232.000 studenti tra scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado. Presenti il Direttore generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione Carmela Palumbo, la Presidente Invalsi Anna Maria Ajello , il Responsabile Area Prove Invalsi Roberto Ricci, il Direttore Invalsi Paolo Mazzoli e il Sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo.

Prove Invalsi 2017: gli spetti rilevanti

Il primo dato che emerge, assai positivo, riguarda la partecipazione alle Prove che è stata davvero alta, il miglior risultato mai raggiunto dall’introduzione dei test Invalsi. Per quanto riguarda i risultati, invece, continuano a permanere differenze all’interno del Paese: mentre il centro si attesta nella media nazionale, il Sud ne è al di sotto. Particolarmente virtuosi il Nord Est e il Nord Ovest. Questo nonostante gli allievi della scuola primaria partano da livelli di competenza molto simili in tutte le aree del Paese per poi subire delle differenziazioni nei successivi livelli scolastici. Diminuisce poi il fenomeno del cheating, soprattutto nell’esame di Stato della secondaria di primo grado, che però rimane rilevante in alcune regioni (Campania e Calabria).

L’alta variabilità tra scuole e tra classi

Grazie alle Prove Invalsi è possibile osservare non solo le differenze tra le diverse arre geografiche ma anche quelle all’interno delle regioni, tra le scuole e addirittura tra le classi. E’ proprio nel Mezzogiorno che vi è una maggiore variabilità dei risultati tra gli istituti, già nella scuola primaria. Sempre nella stessa area geografica però diminuisce la variabilità degli esiti tra le classi.

Le novità in arrivo

All’interno della presentazione sono state poi ricordate quelle che sono le novità riguardanti i Test Invalsi introdotte dal decreto legislativo 62/2017. Le prove infatti saranno informatizzate e non più cartacee, assieme a quelle di italiano e matematica arriveranno anche quelle di inglese.

Manlio Grossi

Data pubblicazione 6 Luglio 2017, Ore 17:51
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