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invalsi terza media 2023Iniziano oggi 3 aprile le Prove INVALSI per gli studenti di terza media. Quest’anno, così come per i maturandi, le Prove INVALSI 2023 torneranno un requisito d’ammissione all’esame di Stato dopo l'eccezione dovuta agli anni della pandemia. Niente di nuovo invece per quanto riguarda il contenuto delle prove, queste vedranno protagoniste - come le passate edizioni - tre diverse materie: italiano, matematica e inglese, quest’ultima divisa in due per misurare le abilità di reading (lettura) e di listening (ascolto).

A partire da oggi ciascun istituto scolastico procederà alla somministrazione delle prove secondo un calendario stabilito in piena autonomia. Con un solo obiettivo: “Fornire alle singole scuole informazioni sui singoli studenti, da un lato per individuare le situazioni di maggior fragilità ,e dall’altro, sostenere gli alunni più capaci”. Parole di Roberto Ricci, Presidente dell’Istituto INVALSI, tratte da una recente intervista rilasciata a Skuola.net. Ma nonostante le Prove INVALSI siano ormai uno strumento affermato nel mondo scolastico, non sempre studenti e famiglie hanno ben chiaro di cosa si tratti. Per questo il portale Skuola.net ha preparato una road map per tutti gli studenti di terza media impegnati in questo importante step della loro carriera scolastica.

Le Prove INVALSI Terza Media tornano requisito d’ammissione all’esame di Stato

Partendo dalla principale novità dell’edizione 2023: per la prima volta dopo la pandemia le Prove INVALSI costituiranno requisito d’ammissione all’esame di Stato. Un ritorno alle origini visto che anche nel 2018 e nel 2019 - quindi nelle edizioni pre-pandemiche - le prove erano state tra i requisiti d’ammissione. Con le stesse modalità: lo svolgimento è quindi obbligatorio, ma l’esito non incide né sulla media scolastica né sul voto finale dell’esame. Lo scopo delle Prove INVALSI, infatti, non è quello di sostituirsi alle tradizionali verifiche scolastiche bensì di supportare le attività didattiche, regalando agli insegnanti un’istantanea puntuale sulla condizione delle loro classi.

Individuare situazioni di difficoltà, o, al contrario, particolarmente positive tramite i risultati degli studenti e, mediante questi dati, misurare lo stato di salute del sistema scolastico: è questo il fine delle prove INVALSI somministrate agli studenti. Proprio per questo non si tratta di test di memoria - e non c’è nemmeno un programma da studiare - ma di prove volte a saggiare il ragionamento e lo spirito critico degli studenti: occorre saper ragionare in relazione alle conoscenze apprese.

Come si svolgono le Prove INVALSI Terza Media 2023

Solitamente, come confermato anche durante la nostra intervista dal Presidente Ricci, le scuole non fanno svolgere più di due prove al giorno. Anzi, lui stesso dichiara che “la situazione più frequente vede lo svolgimento di una sola prova al giorno”. Sembra effettivamente il format migliore visto e considerato che sia la prova di italiano, che quella di matematica, hanno una durata di 90 minuti: circa un’ora e mezza. Discorso a parte per la prova di inglese, divisa in due compiti: 45 minuti la durata del reading e un’ora a disposizione per listening.

Guardando le prove più da vicino, anche la prova di italiano si articola in tre diverse sezioni per il grado 8 . La prima è incentrata sulla comprensione del testo e vede lo studente alle prese con un testo narrativo che ne misura i processi cognitivo-linguistici. La seconda parte punta tutto sul lessico, con domande che misurano la quantità di parole ed espressioni nel vocabolario dello studente. L’ultima parte invita lo studente ad una riflessione sulla lingua, con una serie di quesiti indipendenti l’uno dall’altro che riflettono gli ambiti grammaticali.

Delle tre prove, quella di matematica richiede effettivamente la padronanza di competenze disciplinari specifiche, ma le domande partono sempre da una situazione o problematica del mondo reale. Nello specifico, queste competenze si riferiscono a quattro ambiti matematici (spazio e figure, relazioni e funzioni, dati e previsioni, proporzionalità) e a tre diverse dimensioni cognitive: risolvere problemi, argomentare e conoscere. Infine, la prova di inglese saggia le competenze di lettura e ascolto degli studenti in base al Quadro Comune Europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). Il grado richiesto agli studenti di terza media è l’A2, sia per il listening che per il reading. Nel primo caso, lo studente deve saper riconoscere frasi relative a situazioni di vita quotidiana, mentre la prova reading metterà alla prova gli alunni con testi brevi e un lessico frequente.

Prove INVALSI 2023: sessione suppletiva e pubblicazione dei risultati

Le Prove danno il massimo rendimento quando vedono un’ampia partecipazione da parte degli studenti. Nel caso della terza media a maggior ragione; proprio perché le Prove INVALSI sono requisito d’ammissione, gli studenti saranno messi nelle condizioni di poterle svolgere a prescindere anche da eventuali contrattempi. E’ infatti prevista una sessione suppletiva che andrà in scena tra la fine di maggio e la fine delle lezioni, tra il 22 maggio e il 5 giugno. Dunque, in caso di assenza nelle finestre ufficiali delle prove, niente paura: le scuole garantiranno la massima flessibilità per recuperarle.

Una volta elaborati, i risultati vengono distribuiti nelle scuole nel mese di settembre con un rapporto dettagliato sugli esiti individuali ma anche collettivi, cioè di classe. Nel caso degli studenti di terza media impegnati nell’esame di Stato, questi riceveranno - al termine dell’esame - la certificazione delle competenze conseguite in italiano, matematica e inglese. Il documento è integrato da una sezione - predisposta e redatta a cura dell’Istituto INVALSI - che descrive i livelli conseguiti dall'alunna e dall'alunno nelle prove nazionali di italiano/matematica e attesta le abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale.

Data pubblicazione 3 Aprile 2023, Ore 11:35 Data aggiornamento 3 Aprile 2023, Ore 11:41
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