
L’anno scolastico 2020/2021 è ormai iniziato da qualche mese: infatti studenti e studentesse, anche se molti di loro stanno affrontando le lezioni con la didattica a distanza, hanno iniziato a incontrare le prime verifiche e interrogazioni.
E con l’anno scolastico che entra nel vivo iniziano ad affacciarsi anche le Prove INVALSI che alcuni studenti dovranno affrontare da qui a breve. Ma come prepararsi al meglio per affrontarle? E poi, esistono errori da evitare assolutamente durante lo studio? Scopriamolo insieme.
Quali classi devono prepararsi per affrontare le Prove INVALSI?
Iniziamo dal principio: in tanti, ma non tutti, dovranno affrontare le Prove INVALSI. Gli studenti che le sosterranno saranno gli alunni di classi ben specifiche, 5 in tutto:
- le classi II e V della scuola primaria (gradi 2 e 5)
- le classi III della scuola secondaria di primo grado (grado 8)
- le classi II e V della secondaria di secondo grado (gradi 10 e 13)
Quindi, se anche tu frequenti una di queste classi, tra marzo e maggio 2021 dovrai fare le Prove INVALSI. Anche il calendario dipende dalla classe: le due classi delle scuole primarie affronteranno le Prove INVALSI in modalità cartacea nei giorni 6 e 12 maggio 2021, nei quali svolgeranno rispettivamente la prova di italiano e la prova di matematica. Solamente le classi quinte invece svolgeranno anche la prova di inglese il 5 maggio 2021. Le altri classi, che svolgeranno le Prove al computer, potranno scegliere, all’interno di un periodo prestabilito, il giorno in cui svolgere le Prove INVALSI:
- Quinta superiore: dall’1 al 31 marzo 2021
- Terza media: dal 7 al 30 aprile 2021
- Seconda superiore: dal 10 al 28 maggio 2021
Le classi campione, invece, seguono una procedura diversa con una finestra di somministrazione definita a livello nazionale, che va dal 2 al 5 marzo 2021 per il grado 13, nei giorni 8, 9, 12 e 13 aprile per il grado 8, e nei giorni 11, 13 e 14 maggio 2021 per il grado 10.
Come prepararsi alle prove INVALSI
Che più studenti possibile raggiungano un buon livello nelle Prove INVALSI è interesse non solo dei ragazzi stessi, ma anche degli insegnanti, del dirigente scolastico e persino del Ministero dell’Istruzione. Il fine ultimo delle Prove INVALSI è infatti misurare il livello di competenze degli alunni in relazione al grado, in modo da valutare luci e ombre dell’intero sistema scolastico italiano. Dunque, tutti vogliono che queste prove vadano per il verso giusto: ma come potersi preparare al meglio per affrontarle? Questa domanda non ha una risposta univoca e semplice, poiché per ottenere buoni risultati alle prove non è necessaria una preparazione specifica in una particolare disciplina o in un caratteristico ambito. Non ci sono nozioni da imparare e ripetere per poter superare con successo le prove INVALSI. Come mai? Perché nessuna di queste prove è un test di memoria per il quale è necessaria la ripetizione di nozioni storiche o formule matematiche complesse. Ma al contrario le prove sono concepite per valutare qualcosa in più: i quesiti cercano di misurare la capacità degli allievi di ragionare con la propria testa, di produrre e non solo riprodurre: perché è questo che nella vita come nel lavoro dovranno saper fare gli studenti di oggi.