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B. Riga 12
C. Riga 60
D. Riga 65
A17. Perché il narratore trovava “estremamente faticosa” (riga 68) la sua amicizia con il
compagno dell’estate?
A. Non si vedevano mai d’inverno
B. Spesso non andavano d’accordo
C. Da un anno all’altro c’erano nell’amico profondi mutamenti
D. Lui avrebbe voluto avere anche altri amici, non solo quello
A18. Nella parola “diventarlo”, alla riga 69, il pronome “lo” quali parole del
testo sostituisce? Trascrivile sulla riga qui sotto.
……………………………………………………………………………...
A19. L’autore scrive principalmente per
A. comprendere meglio un’esperienza ricordandola
B. sconsigliare a qualcuno di ripetere la sua stessa esperienza
C. spiegare che ogni rapporto ha qualche lato positivo
D. comunicare i propri sentimenti all’amico di un tempo
A20. Quale altro titolo potrebbe sintetizzare il significato complessivo del testo?
A. La lunga pausa estiva
B. Solo per gioco
C. Noi due: amici e sconosciuti
D. La dolorosa fine dell’infanzia
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Foreste e desertificazione
La fragilità delle foreste tropicali
La foresta è un ecosistema complesso in naturale equilibrio, quando non
intervengono a mutarne l’assetto fattori esterni; gli ecosistemi complessi sono
infatti sensibili a ogni perturbazione, reggendosi su delicati rapporti fra gli
5 organismi componenti, adattatisi a ruoli molto particolari.
Nelle foreste tropicali sempreverdi la relativa costanza del clima ha permesso
l’evolversi di un gran numero di specie vegetali adatte ad utilizzare al meglio i
differenti microambienti, ma nel contempo non ne ha stimolato la capacità
d’adattamento a brusche variazioni dell’habitat, come avvenuto nei climi a
10 marcata stagionalità in cui i vegetali hanno dovuto sviluppare capacità di
superare improvvisi e bruschi cambiamenti. Da questo deriva la grande fragilità
degli ecosistemi forestali tropicali, attualmente i più importanti nel mondo per la
produzione di ossigeno e la ricchezza naturalistica che racchiudono.
Il suolo delle foreste tropicali
15 Se si disbosca nelle zone temperate, si possono creare danni come la perdita di
verde o la caduta di frane in zone montuose. Ma non c’è il rischio che si
formino deserti, perché le condizioni del clima e dei terreni sono diverse.
Il suolo su cui crescono le foreste tropicali è povero di elementi nutritivi. In
Amazzonia, ad esempio, quasi non esiste strato di humus. Se la vegetazione è
20 rigogliosa è grazie a una fitta rete di radici collocate nei primi 30 centimetri di
terreno, che con l’aiuto di particolari microrganismi riesce ad assorbire ogni
materiale organico in decomposizione (foglie, escrementi, carogne di animali,
ecc.) prima che sprofondi nello strato sottostante. Ogni elemento nutritivo che
non viene assorbito subito è come perduto, perché il substrato della foresta tropicale
25 ha una scarsa capacità di trattenere materiale organico.
Da foresta a deserto
Quando il terreno della foresta tropicale è messo a nudo, esso soccombe sotto
l’effetto devastante del clima ai tropici.
Il primo colpo lo dà la pioggia che batte violentemente e porta via lo strato
30 superficiale di humus. La diminuzione di humus abbassa la capacità del suolo di
trattenere acqua.
Un ulteriore colpo lo dà il sole. I suoi raggi potenti distruggono altro humus,
trasformano l’azoto e il carbonio in gas volatili, induriscono il terreno. Sulla
superficie indurita si forma uno strato di polvere contenente sostanza organica
35 che sarà portata via dal vento o dalla pioggia. Mentre le particelle più fini sono
trascinate via dal vento o dall’acqua, le formazioni più grosse, corrispondenti a
granelli di sabbia, rimangono sul terreno. A ogni nuova ondata erosiva, il
terreno diventa sempre più sabbioso e quindi meno adatto alla vita vegetale.
Purtroppo questi processi di degrado non si arrestano neanche se le zone
40 deforestate sono seminate a pascolo o ad altre colture stagionali.
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L’effetto sui corsi d’acqua
Dove si eliminano le foreste si assiste anche a un altro fenomeno devastante:
l’alternanza siccità – inondazione.
Ai tropici c’è una parte dell’anno in cui piove moltissimo, in maniera anche
45 violenta. Nella zona ben coperta a foresta, il 95% dell’acqua piovana viene
assorbita dalla fitta rete di radici che funziona da spugna. L’acqua
immagazzinata durante la stagione umida è rilasciata nel resto dell’anno e le
falde acquifere si mantengono sempre ad un buon livello facendo scorrere acqua
nei fiumi anche durante la stagione secca.
50 Quando la foresta è distrutta, viene a mancare la “spugna” e l’acqua che cade
durante la stagione delle piogge si dirige immediatamente ai torrenti e ai fiumi,
provocando straripamenti e allagamenti di città e campagne. Al contrario,
durante la stagione secca i fiumi si prosciugano e tutto diventa arido.
Popoli in movimento. Percorsi didattici
(Tratto e adattato da: Mara Clementi, Nicola Scognamiglio,
interdisciplinari per educare alla mondialità, EMI, Bologna, 1993)
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B1. La foresta tropicale è un sistema che mantiene
A. il suo equilibrio adattandosi a ogni situazione
B. in equilibrio i rapporti complessi fra le specie vegetali
C. il suo equilibrio se non subentrano fattori esterni
D. in equilibrio i ruoli nei quali si sono specializzati i vegetali
B2. Un “ecosistema” è un sistema in cui
A. le relazioni tra organismi e ambiente sono controllate dall’uomo
B. si sviluppano precise relazioni tra organismi e ambiente
C. tutti gli organismi restano integri allo stato naturale
D. si proteggono con leggi apposite la natura e tutti i suoi organismi
B3. Nella frase «adattatisi a ruoli molto particolari» (riga 5), puoi sostituire “adattatisi” con
A. poiché si sono adattati
B. prima che si siano adattati
C. che si sono adattati
D. nello stesso tempo si sono adattati
B4. In base a quanto si dice nel secondo capoverso (righe 6-13), indica quali tra le
seguenti sono una conseguenza della relativa costanza del clima equali no (metti una
crocetta per ogni riga). È una Non è una
conseguenza conseguenza
a. La foresta tropicale produce molto ossigeno
b. Nella foresta tropicale si sono sviluppate molte varietà
di specie vegetali
c. La foresta tropicale risente di ogni cambiamento
dell’habitat
B5. Nelle foreste tropicali le piante sono “sempreverdi” (riga 6), cioè non perdono mai le
foglie, perché
A. non hanno bisogno di adattarsi alle variazioni stagionali
B. ricevono in ogni stagione l’acqua di cui hanno bisogno
C. crescono in continuazione per la particolare fertilità del suolo
D. appartengono tutte ad una specie con particolari caratteristiche
B6. Nella frase «nel contempo non ne ha stimolato» (riga 8), “ne” si riferisce a
A. foreste tropicali
B. differenti microambienti
C. specie vegetali
D. fattori esterni 8
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B7. I climi a “marcata stagionalità” (riga 10) sono quelli in cui le variazioni stagionali sono
n A. forti ma graduali
B. moderate ma improvvise
C. forti e improvvise
D. moderate e graduali
B8. Il disboscamento ha effetti diversi nelle zone temperate e nelle zone tropicali a causa
A. del clima e del tipo di vegetazione
B. del clima e del tipo di suolo
C. della presenza di zone montuose e di frane
D. della piovosità e della perdita di verde
B9. Quale delle seguenti frasi ha lo stesso valore di «Se la vegetazione è rigogliosa» nel
periodo da riga 19 a riga 23?
A. Nel caso in cui la vegetazione sia rigogliosa
B. Finché la vegetazione è rigogliosa
C. Poiché la vegetazione è rigogliosa
D. Il fatto che la vegetazione sia rigogliosa
B10. In base a quanto si dice nel quarto capoverso (righe 18-25), in Amazzonia la
vegetazione è molto ricca perché
A. si alimenta attraverso le radici che assorbono rapidamente il
nutrimento dai resti organici nel primo strato del terreno
B. la superficie del terreno è ricoperta di materiale vegetale in
decomposizione, che fa da nutrimento alle piante
C. i resti organici che affondano profondamente nel terreno nutrono le
piante
D. le piante hanno una fitta rete di radici che assorbe l’acqua in
profondità
B11. Nella frase «che con l’aiuto di particolari microrganismi riesce ad
assorbire» (riga 21), “che” si riferisce a
A. vegetazione
B. strato di humus
C. terreno
D. rete di radici
B12. Nell’espressione «questi processi di degrado» (riga 39), “degrado” significa
A. deterioramento
B. diminuzione
C. disboscamento
D. decrescita 9
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B13. Il clima ai tropici è caratterizzato da
A. una stagione umida in cui si concentrano le precipitazioni
B. una distribuzione uniforme delle precipitazioni durante l’anno
C. una variazione equilibrata delle temperature dal caldo al freddo
D. una scarsità di piogge che rischia di rendere il terreno arido
B14. Osserva l’illustrazione. L’evaporazione dovuta alla forte insolazione ha l’effetto di
A. distruggere le sostanze nutrienti
B. far salire i sali in superficie
C. favorire la formazione di nubi
D. prosciugare il suolo permettendone la coltivazione
B15. Osservando l’illustrazione e riferendoti al testo, indica se le seguenti affermazioni,
relative al processo di desertificazione ai tropici, sono vere o false (metti una crocetta per
ogni riga). Vero Falso
a. La pioggia porta via lo strato superficiale di humus
b. Il suolo viene eroso dalle piogge
c. Il suolo si inzuppa di acqua
d. Il sole fa morire le giovani piante
e. Il vento solleva il suolo polverizzato
f. Il terreno adibito a pascolo diventa più fertile
g. Si alternano siccità e inondazioni
h. Il vento deposita nuove sostanze organiche
B16. L’argomento principale del testo è
A. la differenza tra le foreste tropicali e gli ambienti desertici
B. la siccità e le inondazioni nella foresta tropica