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Concetti Chiave

  • Nel VI e VII secolo, l'istruzione era riservata a una minoranza di giovani delle grandi famiglie e futuri commercianti.
  • I monasteri benedettini del VII secolo istituirono scuole con insegnamento gratuito per allievi interni e a pagamento per esterni.
  • Le scuole monastiche si distinguevano per la rigida disciplina e l'accento sulle virtù come umiltà e obbedienza.
  • Nei monasteri, gli amanuensi lavoravano negli scriptorium per trascrivere manoscritti di filosofia, storia e retorica.
  • Tra VIII e IX secolo, le scuole laiche chiusero e la cultura divenne monopolio della Chiesa, con l'istruzione media nelle scuole vescovili.

Indice

  1. Istruzione nel VI e VII secolo
  2. Monachesimo benedettino e scuole monastiche
  3. Scriptorium e amanuensi nei monasteri

Istruzione nel VI e VII secolo

Nei secoli VI e VII la maggioranza del popolo era costituita da analfabeti e l’istruzione era rivolta ad una minoranza. Ma quella minoranza era costituita da giovani e ragazzi delle grandi famiglie destinati alla carriera dei pubblici uffici e i giovani che avrebbero lavorato per i grossi commercianti.

Per questi giovani erano però necessarie delle scuole in cui si potesse imparare il diritto e varie nozioni utili, servendosi di quel latino imbastardito che costituiva la lingua comune.

Monachesimo benedettino e scuole monastiche

Durante il VII secolo aveva cominciato a diffondersi e ad affermarsi in Europa il monachesimo benedettino. Nei monasteri vennero attivate delle scuole: per gli allievi interni l’insegnamento era gratuito mentre per gli allievi esterni era necessario pagare una parcella.

Nelle scuole monastiche la disciplina era molto rigida, mirava alla realizzazione di un tipo di uomo caratterizzato dalle virtù dell’umiltà e dell’’ubbidienza, che si acquisivano attraverso un complesso di buone abitudini. Per garantire l’osservanza delle disposizioni vi erano turni di sorveglianza continui di tre o quattro pedagoghi per circa 10 alunni.

Scriptorium e amanuensi nei monasteri

Tutti i monasteri erano dotati dello scriptorium, un locale dove lavoravano gli amanuensi diretti da un caposala. Questi monaci avevano il compito di trascrivere su codici di pergamena i manoscritti di filosofia, storia, retorica.
Nell’VIII secolo erano sorte molte scuole vescovili, nelle quali era impartita un’istruzione di grado medio, con la prevalenza delle arti del trivio, cioè le materie letterarie.

Nei secoli VIII e IX l’aristocrazia militare e la gerarchia ecclesiastica non manifestavano quei bisogni formativi ai quali le scuole laiche avevano fatto fronte. Così un po per volta le scuole laiche vennero chiuse; la cultura sempre di più diventò monopolio esclusivo della Chiesa.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il ruolo delle scuole monastiche nel VII secolo?
  2. Le scuole monastiche, diffuse grazie al monachesimo benedettino, offrivano un'istruzione gratuita agli allievi interni e a pagamento per quelli esterni, con una disciplina rigida mirata a inculcare virtù come l'umiltà e l'ubbidienza.

  3. Qual era la funzione dello scriptorium nei monasteri?
  4. Lo scriptorium era un locale nei monasteri dove gli amanuensi trascrivevano manoscritti di filosofia, storia e retorica su codici di pergamena, sotto la direzione di un caposala.

  5. Perché le scuole laiche declinarono nei secoli VIII e IX?
  6. Le scuole laiche declinarono perché l'aristocrazia militare e la gerarchia ecclesiastica non avevano più bisogno della formazione che esse offrivano, portando la cultura a diventare un monopolio della Chiesa.

Domande e risposte