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Sintesi

Preromanticismo



- Inghilterra: poesia cimiteriale, poetica del notturno, e poesia sepolcrale di Thomas Gray (che ispirò Foscolo) e ossianesimo con i “canti di Ossian” di Macpherson che furono conosciuti in Italia grazie a Melchiorre Cesarotti.
- Germania: “sturm und drang” gruppo di intellettuali contrari al razionalismo francese, trova la sua espressione concreta ne “I dolori del giovane Werther” di Goethe, i cui temi erano cuore, patriottismo, forza istintiva, titanismo.
In Europa dalla fine del 700, in Italia e Francia dal 1816.
Il termine “Romanticismo” viene da romantic utilizzato da Schlegel per la poesia dei moderni che è drammatica e inquieta, diversa da quella armoniosa e composta degli antichi.
Romanticismo storico: ha origine in Germania tra il 1795 e il 1815 e si sviluppa fino alla metà dell’ ‘800
Romanticismo psicologico: già esistente in passato, caratterizzato dal sehnsucht che indica una specie di inquietudine, malinconia, inappagatezza, mancanza.
Romanticismo anche nelle arti figurative, nella musica e nella filosofia.

Romanticismo in Europa e Stati Uniti



Trionfo di tematiche negative (dolore, malinconia, noia..)
Periodo storico pieno di rivoluzioni come quella francese che ha portato al crollo delle monarchie assolute, quella economica che ha portato nella società molto dinamismo; si trasforma molto anche il rapporto tra città e campagna e sorgono nuove città industriali.
Tutti i mutamenti portano ad una paura e una tensione nella coscienza collettiva; i prezzi delle merci in continuo cambiamento e ciò genera insicurezza e senso di impotenza nel popolo; iniziano a verificarsi movimenti di rivolta come il luddismo e successivamente scioperi; anche la natura risulta sconvolta dal nuovo assetto economico e sociale. (per le industrie e le sostanze che fuoriescono da queste ultime)
Natura vivente come forza magica e spirituale difficilmente quantificabile, l’anima dell’uomo è contrapposta alla realtà esterna.
La rottura con il mondo esterno porta al titanismo e al ribellismo, perciò l’artista sente la scissione tra l’io e il mondo esterno, scissione che darà luogo a due strade:
- l’autore che tenta di immettere l’ideale nel reale e cerca di capire le ragioni sociali del malessere della realtà, da qui nasce il Romanzo. (Manzoni)
- l’autore riflette sulle cause del dolore su una sfera intima e soggettiva, dando origine alla poesia lirica (Leopardi), o evade verso il fantastico e l’esotico, dando origine al romanzo “nero”.
Intellettuale: prima faceva parte delle classi agiate, ora inizia ad avere un ruolo diverso; deve trovare un’occupazione per vivere, è spesso posto ai margini del corpo sociale, ma, nonostante sia estraniato riesce ad avere un atteggiamento più critico nei confronti della società stessa. Intellettuale come artista, che si interessa del valore della bellezza disinteressata e che è visto come individuo improduttivo e inutile poiché vive in una società in cui i valori che dominano sono l’utile, il calcolo razionale. Ciò lo induce ad avere atteggiamenti di rivolta e anticonformisti.
La mercificazione delle opere d’arte è percepito dall’artista come sacrilegio nei confronti della sua genialità creativa
Alcuni artisti si adattano alla società, ma ciò non esclude che provino rancore nei confronti di questa, infatti molti affrontano ciò con l'evasione nel sogno o nell’esotico.
L'irrazionalità porta al soggettivismo, ovvero ad una concentrazione sull’interiorità. Durante questo periodo c’è, inoltre, un ritorno alla spiritualità ed alla religiosità, ma anche la nascita del filone “nero” caratterizzato da immagini negative, da sangue, crudeltà, lussuria, morte.
Sehnsucht è lo stato d’animo che i tedeschi hanno definito come romantico, il suo significato può essere “desiderio struggente” anche se è un vocabolo intraducibile.
Mito dell’infanzia, vista come età caratterizzata da innocenza e gioia; mito del primitivo che, come diceva Rousseau, era spontaneo e autentico, a differenza dell’uomo moderno; da questi nasce l’interesse a raccogliere leggende e fiabe, a volte anche macabre.
Patriottismo, concetto di nazione, importanza della storia che è dovuto ad un rancore nei confronti della storia del presente, di conseguenza nascono due principali posizioni: quella reazionaria e regressiva e quella liberale e democratica.
Libera ispirazione individuale, assoluta soggettività: rifiuto delle regole imposte nel classicismo.
Poesia come “follia divina”: forza interiore potente di cui la voce del poeta è il veicolo.
Esaltazione del genio, culto dell’originalità (il poeta deve dire ciò che non è mai stato detto), della spontaneità e dell’autenticità (il sentimento del poeta deve trovare espressione senza filtri artificiosi): rifiuto del principio di imitazione dei classicisti.
Eccesso, disarmonia, dissonanza opposti alla compostezza armonica del classicismo, sono l’espressione di un’intima lacerazione che è propria dell’età romantica ed è stata creata, come dice Schlegel, dal cristianesimo che ha creato nell’uomo, tramite il peccato originale, una continua nostalgia di infinito.
Alla spontaneità si lega, quindi, la predilezione per la poesia dei popoli primitivi oppure la stessa poesia popolare
Molteplicità dei gusti a seconda delle condizioni storiche e la mutevolezza dell’arte nel tempo che negano il concetto classicista di canoni eterni ed immutabili del bello.
Allargamento dei confini del poetico, anche ciò che secondo i classicisti era considerato “brutto”; crolla così il principio della separazione degli stili, tragico e comico, sublime e volgare devono stare fianco a fianco.
1857:
- Pubblicazione del romanzo Madame Bovary di Flaubert che apre la strada al romanzo realistico, che getterà le basi del Realismo francese e del Verismo italiano
- Pubblicazione de I fiori del male di Baudelaire che dà inizio al Simbolismo che a sua volta dà inizio al Decadentismo

Romanticismo in Italia



Editoria: l’editore diviene un operatore culturale, e l’editoria assume la fisionomia dell’impresa capitalistica grazie all’istruzione che ha creato nuovi lettori e grazie all’evoluzione tecnologica delle stampanti. Ci sono, però, gravi ostacoli come l’inesistenza del diritto di autore che priva gli autori di ricavare profitto dai propri scritti e ritardando, così la figura dello scrittore moderno che vive della sua professione.

Giornalismo



- Il Conciliatore: a Milano, è una rivista tecnico scientifica che ha il proposito di conciliare la ricerca scientifica e tecnica con la letteratura e il pensiero cristiano con quello laico.
- Il politecnico: a Milano.
- L’antologia: a Firenze.
- Giornali quotidiani: gazzette con notizie di politica con appendici in cui ci sono argomenti culturali. Aiutano la formazione dell’opinione pubblica.
- Romanzi a puntate: nei quotidiani, basati sui feuilleton francesi.
Gli intellettuali acquistano una fisionomia borghese come Manzoni che addirittura rifiuta il titolo di “conte”. La maggioranza degli scrittori è laica e borghese, ma sono pochi quelli che riescono a vivere solamente del loro lavoro intellettuale; tuttavia il lavoro intellettuale comincia ad essere professione quando gli scrittori iniziano a collaborare con editori o giornali. Il letterato ottocentesco si libera, quindi, del condizionamento ideologico che aveva il letterato cortigiano, ma inizia ad essere condizionato dai gusti del pubblico.
Assenza di conflitto tra intellettuale e società, infatti, diversamente dall'europa, l’intellettuale spesso è attivo politicamente ed ha un ruolo che consiste nell’essere guida culturale, politica e morale della nazione che si sta formando
In Italia l’intellettuale (poeta vate), differentemente dall’europa, è propugnatore di valori borghesi, ciò è ravvisabile nella differenza dei temi e delle forme espressive tra il Romanticismo italiano che aderisce al vero e alla ragione differentemente da quello europeo che si incentra sull’irrazionalità.
Si può parlare di continuità tra Romanticismo italiano e Illuminismo e ciò lo si può trovare sicuramente con la rivista “Il Conciliatore” che riprende “Il Caffè” e spesso lo cita. La nuova rivista possiede però aspetti nuovi, gli scrittori infatti hanno un nuovo senso della storia ed hanno una visione precisa di nazione, inoltre, il pubblico del “Conciliatore” non è più quello aristocratico, bensì, un pubblico “popolare”.
Nel Romanticismo italiano sarà proprio questo pubblico a determinare il successo o l’insuccesso di un libro e gli scrittori decideranno, di conseguenza, se seguire il gusto del pubblico o scrivere per pochi privilegiati.
Il pubblico, ovviamente, condiziona la produzione letteraria per vari aspetti:
- Generi: sparisce il poema, resiste la tragedia, ma senza rispettare le unità aristoteliche, nasce il romanzo, la memorialistica e il melodramma.
- Argomenti: vengono divulgati miti ricavati dalla letteratura romantica di alto livello e romanzi storici e novelle che accontentano spesso un gusto esotico per il passato.
- Soluzioni formali: vengono narrate vicende complicate e ricche di sospensione tali da poter incatenare l’attenzione e ci sono scene d’effetto.
- Linguaggio: vicino alla lingua d’uso, in assenza di una lingua italiana si cercano di elaborare soluzioni ibride
Ai primi dell’ottocento mancava ancora una lingua comune in Italia che si parlasse in tutte le regioni, da tutti gli strati sociali, e in tutte le occasioni di vita associata. La lingua “italiana” era quella letteraria che si originava nel trecento, ma quella in uso era il dialetto locale. Il ritardo dell’unità linguistica era dovuto, sicuramente, alla divisione politica della penisola e alla scarsa diffusione dell'istruzione e l’alto livello di analfabetismo. La questione della lingua era sempre stata posta per la letteratura, ma mai per l’uso comune; i primi ad affrontare il problema furono i romantici lombardi tra cui c’era Manzoni che suggerì una soluzione a ciò. Egli propose, tramite i suoi scritti teorici e il suo romanzo, di utilizzare il fiorentino attuale poiché era una lingua effettivamente parlata ed era strettamente affine alla lingua letteraria tradizionale. La proposta manzoniana fu accolta dalla classe dirigente e si iniziò a diffondere tramite l’istruzione. L’unificazione linguistica fu un processo lunghissimo che si concluse solamente negli anni sessanta del 900 grazie alla televisione e grazie alle migrazioni interne.
Nel 1816 Madame de Stael pubblica l’articolo “Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni” in cui deprecava la decadenza della cultura italiana contemporanea ed invitava ad uscire dal culto del passato. Questo suscita violente reazioni da parte dei classicisti (Giordani, Londonio, Botta) che ribadiscono il carattere immutabile ed eterno dei principi artistici e la qualità di modelli perfetti propria degli antichi. I classicisti sono mossi anche da intenti patriottici e si ergono a difesa delle tradizioni culturali italiane.
Alcuni intellettuali romantici più aperti alle innovazioni intervengono in difesa della De Stael con numerosi saggi ed opuscoli che diventeranno veri e propri manifesti del romanticismo italiano tra cui troviamo la Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo di Giovanni Berchet:
- La poesia deve scaturire dalla fantasia e dal cuore, non è solo esercizio di un’abilità tecnica e retorica, solo così può interessare e commuovere i lettori.
- La poesia deve esprimere lo spirito nazionale → critica cosmopolitismo illuminista e classicismo che guardava solo al passato e non alla modernità.
- Nuovo pubblico: il popolo non intende né la plebe (“Ottentoti”) spesso non alfabetizzata né l’aristocrazia (“Parigini”) ormai inaridita, ma le classi medie, le sole ad avere fantasia e cuore essenziali per intendere poesia e spirito nazionale
I Romantici italiani sono molto moderati poiché distaccati sia dal classicismo che dal Romanticismo europeo che è considerato troppo irrazionale. Il loro obiettivo è, infatti, una letteratura che si ispiri al vero e che proponga fini di utilità civile e morale.
Estratto del documento

● La mercificazione delle opere d’arte​ è percepito dall’artista come sacrilegio nei confronti

della sua genialità creativa

● Alcuni artisti si adattano alla società​ , ma ciò non esclude che provino rancore nei confronti

di questa, infatti molti affrontano ciò con l'evasione nel sogno o nell’esotico

● L'irrazionalità porta al soggettivismo, ovvero ad una concentrazione sull’interiorità. Durante

questo periodo c’è, inoltre, un ritorno alla spiritualità ed alla religiosità​ , ma anche la

nascita del filone “nero” caratterizzato da immagini negative, da sangue, crudeltà, lussuria,

morte ​ ​

● Sehnsucht è lo stato d’animo​ che i tedeschi hanno definito come romantico, il suo

significato può essere “desiderio struggente” anche se è un vocabolo intraducibile

● Mito dell’infanzia​ , vista come età caratterizzata da innocenza e gioia; mito del primitivo

che, come diceva Rousseau, era spontaneo e autentico, a differenza dell’uomo moderno;

da questi nasce l’interesse a raccogliere leggende e fiabe, a volte anche macabre

● Patriottismo​ , concetto di nazione, importanza della storia che è dovuto ad un rancore nei

confronti della storia del presente, di conseguenza nascono due principali posizioni: quella

reazionaria e regressiva e quella liberale e democratica

● Libera ispirazione individuale​ , a

ssoluta soggettività​ : rifiuto delle regole imposte nel

classicismo

● Poesia come “follia divina”​ : forza interiore potente di cui la voce del poeta è il veicolo

● Esaltazione del genio​ , culto dell’​ originalità​ (il poeta deve dire ciò che non è mai stato

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detto), della spontaneità e dell’​ autenticità​ (il sentimento del poeta deve trovare

espressione senza filtri artificiosi): rifiuto del principio di imitazione dei classicisti

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● Eccesso​ , disarmonia​ , dissonanza opposti alla compostezza armonica del classicismo,

sono l’espressione di un’intima lacerazione che è propria dell’età romantica ed è stata

creata, come dice Schlegel, dal cristianesimo che ha creato nell’uomo, tramite il peccato

originale, una continua nostalgia di infinito ​ ​

● Alla spontaneità si lega, quindi, la predilezione per la poesia dei popoli primitivi oppure la

stessa poesia popolare

● Molteplicità dei gusti a seconda delle condizioni storiche e la mutevolezza dell’arte nel

tempo che negano il concetto classicista di canoni eterni ed immutabili del bello

● Allargamento dei confini del poetico​ , anche ciò che secondo i classicisti era considerato

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“brutto”; crolla​ così il principio della separazione degli stili​ , tragico e comico, sublime e

volgare devono stare fianco a fianco

● 1857​ : ​ ​ ​ ​

- Pubblicazione del romanzo​ Madame Bovary di Flaubert che apre la strada al romanzo

realistico​ , che getterà le basi del Realismo francese e del Verismo italiano

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- Pubblicazione de I fiori del male di B

audelaire che dà inizio al Simbolismo che a sua

volta dà inizio al Decadentismo

Romanticismo in Italia

● Editoria​ : l’editore diviene un operatore culturale, e l’editoria assume la fisionomia

dell’impresa capitalistica grazie all’istruzione che ha creato nuovi lettori e grazie

all’evoluzione tecnologica delle stampanti. Ci sono, però, gravi ostacoli come l’​ inesistenza

del diritto di autore​ che priva gli autori di ricavare profitto dai propri scritti e ritardando, così

la figura dello scrittore moderno che vive della sua professione

● Giornalismo​ : ​

- Il Conciliatore

: a Milano, è una rivista tecnico scientifica che ha il proposito di conciliare

la ricerca scientifica e tecnica con la letteratura e il pensiero cristiano con quello laico

- Il politecnico

: a Milano

- L’antologia

: a Firenze

- Giornali quotidiani​ : gazzette con notizie di politica con appendici in cui ci sono argomenti

culturali. Aiutano la formazione dell’opinione pubblica ​

​ ​

- Romanzi a puntate​ : nei quotidiani, basati sui feuilleton f

rancesi

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● Gli intellettuali acquistano una fisionomia borghese​ come Manzoni che addirittura rifiuta

il titolo di “conte”. La maggioranza degli scrittori è laica e borghese, ma sono pochi quelli

che riescono a vivere solamente del loro lavoro intellettuale​ ; tuttavia il lavoro intellettuale

comincia ad essere professione quando gli scrittori iniziano a collaborare con editori o

giornali.​ Il letterato ottocentesco si libera​ , quindi, del condizionamento ideologico che aveva

il letterato cortigiano​ , ma inizia ad essere condizionato dai gusti del pubblico

● Assenza di conflitto tra intellettuale e società​ , infatti, diversamente dall'europa, l’intellettuale

spesso è attivo politicamente ed ha un ruolo che consiste nell’essere guida culturale,

politica e morale della nazione che si sta formando

​ ​

● In Italia l’intellettuale (poeta vate)​ , differentemente dall’europa, è propugnatore di valori

borghesi​ , ciò è ravvisabile nella differenza dei temi​ e delle forme espressive tra il

Romanticismo italiano che aderisce al vero e alla ragione differentemente da quello

europeo che si incentra sull’irrazionalità

● Si può parlare di continuità tra Romanticismo italiano e Illuminismo​ e ciò lo si può

trovare sicuramente con la rivista “Il Conciliatore” che riprende “Il Caffè” e spesso lo cita. La

nuova rivista possiede però aspetti nuovi, gli scrittori infatti hanno un nuovo senso della

storia​ ed hanno una visione precisa di nazione, inoltre, il pubblico del “Conciliatore” non è

più quello aristocratico, bensì, un pubblico “popolare”​ .

Nel Romanticismo italiano sarà proprio questo pubblico a determinare il successo o

l’insuccesso di un libro e gli scrittori decideranno, di conseguenza, se seguire il gusto del

pubblico o scrivere per pochi privilegiati.

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● Il pubblico​ , ovviamente, condiziona la produzione letteraria per vari aspetti​ :

- Generi​ : sparisce il poema, resiste la tragedia, ma senza rispettare le unità aristoteliche,

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nasce il romanzo​ , la memorialistica e il melodramma

​ ​

- Argomenti​ : vengono divulgati miti ricavati dalla letteratura romantica di alto livello​ e

romanzi storici e novelle che accontentano spesso un gusto esotico per il passato

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- Soluzioni formali​ : vengono narrate vicende complicate​ e ricche di sospensione tali da

poter incatenare l’attenzione e ci sono scene d’effetto

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- Linguaggio​ : vicino alla lingua d’uso​ , in assenza di una lingua italiana si cercano di

elaborare soluzioni ibride

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● Ai primi dell’ottocento mancava ancora una lingua comune in Italia che si parlasse in tutte

le regioni, da tutti gli strati sociali, e in tutte le occasioni di vita associata.​ La lingua “italiana”

era quella letteraria che si originava nel trecento, ma quella in uso era il dialetto locale. Il

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ritardo dell’unità linguistica​ era dovuto, sicuramente, alla divisione politica della

penisola e alla scarsa diffusione dell'istruzione​ e l’alto livello di analfabetismo. La

questione della lingua era sempre stata posta per la letteratura,​ ma mai per l’uso comune; i

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primi ad affrontare il problema furono i romantici lombardi tra cui c’era Manzoni che suggerì

una soluzione a ciò. Egli propose, tramite i suoi scritti teorici e il suo romanzo, di utilizzare il

fiorentino attuale poiché era una lingua effettivamente parlata ed era strettamente affine

alla lingua letteraria tradizionale​ . La proposta manzoniana fu accolta dalla classe dirigente

e si iniziò a diffondere tramite l’istruzione. L’unificazione linguistica fu un processo

lunghissimo che si concluse solamente negli anni sessanta del 900 grazie alla televisione e

grazie alle migrazioni interne

​ ​

● Nel 1816 Madame de Stael​ pubblica l’articolo “Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni”

in cui deprecava la decadenza della cultura italiana contemporanea ed invitava ad uscire

​ ​ ​

dal culto del passato​ . Questo suscita violente reazioni da parte dei classicisti (

Giordani​

,

Londonio, Botta) che ribadiscono il carattere immutabile ed eterno dei principi artistici​ e

​ ​ ​ ​

la qualità di modelli perfetti propria degli antichi​ . I classicisti sono mossi anche da intenti

patriottici e si ergono a​ difesa delle tradizioni culturali italiane​ .

Alcuni intellettuali romantici più aperti alle innovazioni intervengono​ in difesa della De Stael

con numerosi saggi ed opuscoli che diventeranno veri e propri manifesti del romanticismo

italiano tra cui troviamo la Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo di Giovanni

Berchet​ : ​ ​

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- La poesia deve scaturire dalla fantasia e dal cuore

, non è solo esercizio di un’abilità

tecnica e retorica​ , solo così può interessare e commuovere i lettori

​ ​

- La poesia deve esprimere lo spirito nazionale → critica cosmopolitismo illuminista e

classicismo​ che guardava solo al passato e non alla modernità

​ ​ ​

- Nuovo pubblico​ : il popolo non intende né la plebe (“Ottentoti”)​ spesso non alfabetizzata

né l’aristocrazia (“Parigini”)​ ormai inaridita, ma le c

lassi medie​ , le sole ad avere fantasia e

cuore essenziali per intendere poesia e spirito nazionale

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● I Romantici italiani​ sono molto moderati poiché distaccati sia dal classicismo che dal

Romanticismo europeo che è considerato troppo irrazionale. Il loro obiettivo è, infatti, una

letteratura che si ispiri al vero e che proponga​ fini di utilità civile e morale

Classicisti Romantici

Eternità del bello Carattere storico del bello

Imitazione degli antichi Originalità degli autori moderni

Temi mitologici Temi civili, patriottici e cristiani

Pubblico elitario Pubblico medio (borghesia)

Lingua aulica Lingua moderna

Fine: diletto Fine pedagogico

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