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Concetti Chiave

  • Il Positivismo, diffuso in Europa nel 1800, promuoveva un metodo di conoscenza basato sull'osservazione dei fenomeni reali, influenzando l'arte e la letteratura verso un maggiore realismo.
  • Il Naturalismo francese e il Verismo italiano sono movimenti letterari emersi parallelamente al Positivismo, con una forte attenzione alla rappresentazione oggettiva della realtà sociale e delle classi meno agiate.
  • Emile Zola, con il suo "romanzo sperimentale", fu un esponente chiave del Naturalismo, promuovendo l'osservazione oggettiva e la denuncia delle ingiustizie sociali.
  • In Italia, il Verismo si sviluppò grazie all'influenza di Zola, con figure come Verga e Capuana che sottolineavano l'importanza di narrare eventi reali e mantenere l'impersonalità narrativa.
  • Il Verismo si differenzia dal Naturalismo per la sua rappresentazione meno rigorosa della realtà e un focus sui lavoratori del sud Italia, mentre il Naturalismo si concentrava sul proletariato urbano.

Indice

  1. Diffusione del Positivismo in Europa
  2. Contributi di Comte, Tain e Durkhein
  3. Darwinismo e Spencer: Evoluzione e Progresso
  4. Critiche al Progresso: Leopardi e altri
  5. Naturalismo e Verismo: Influenze e Differenze
  6. Zola e il Romanzo Sperimentale
  7. Verismo Italiano: Capuana, Verga e de Roberto

Diffusione del Positivismo in Europa

Nella seconda metà del 800’ iniziò a diffondersi in Europa un nuovo movimento, il Positivismo, il cui termine indica un metodo di conoscenza basato sull’osservazione dei fenomeni reali.

Il positivismo considera l’arte come un’esigenza di realismo, la figura dell’intellettuale da voce alle problematiche sociali e politiche.

Contributi di Comte, Tain e Durkhein

Il sociologo Comte definì con il termine “positivo” una fase della storia dell’umanità, quest’ultima per egli aveva superato lo stadio teologico e metafisico approdando a quello scientifico. Dopo Comte tra gli studiosi positivisti ricordiamo Tain e Durkhein. Tain affermava che i comportamenti e le scelte individuali sono frutto del fattore ereditario, dell'ambiente e del momento storico. Durkhein invece, studiò le relazioni tra individuo e società, attraverso il concetto di coscienza collettiva, ovvero che tramite la collettività si determinano le azioni dei singoli. In Italia il più importante esponente del pensiero fu Roberto Ardigò.

Darwinismo e Spencer: Evoluzione e Progresso

Un ruolo fondamentale fu dato alla “teoria dell’evoluzione” di Darwin. Egli affermò che le specie tendono a modificarsi per variazioni casuali che si producono negli individui, favorendo così la selezione naturale. Alcuni pensatori teorizzarono il cosiddetto Darwinismo sociale, una sorta di differenza fra le classi sociali e fra i popoli. In contrapposizione a questo il filosofo Spencer affermò che le specie mutano e si evolvono e tale cambiamento può essere un progresso solo se si lascia libera concorrenza tra gli individui.

Critiche al Progresso: Leopardi e altri

Tra gli oppositori del progresso ricordiamo Leopardi, egli criticò le ideologie ottimistiche che esaltano il progresso dichiarando che l'infelicità e la sofferenza negano ogni possibilità di evoluzione poiché l'umanità è soggetta alla natura.

Naturalismo e Verismo: Influenze e Differenze

Parallelamente al positivismo, si sviluppò il Naturalismo in Francia e il Verismo in Italia e in seguito il Realismo. I capiscuola della narrativa realista furono Dickens, Stendhal, Balzac, essi caratterizzano le loro opere o da una tecnica descrittiva che consente di ritrarre ambienti e caratteri, un'attenzione alla classe borghese, una prosa piana e accessibile ed un narratore esterno. L'innovatore del realismo Fleubert che attraverso il suo capolavoro Madame Bovary introdusse importanti novità come: la focalizzazione interna ai personaggi e l'impersonalità segnando così l’abbandono al narratore onnisciente. Nella metà del’800 grazie al Positivismo che ebbe una grande influenza sulla cultura e sulla letteratura si contribuì alla nascita del Naturalismo. Proprio come il Realismo, anche il Naturalismo condivise l’attenzione per la realtà sociale, ma sul piano ideologico fu un movimento che si oppose alla classe borghese, ponendo protagoniste delle opere narrative le classi meno agiate. Compito dello scrittore naturalista è la rappresentazione della realtà umana e sociale, colta negli aspetti di malessere e di sfruttamento, in cui i personaggi venivano descritti con oggettività e impersonalità.

Zola e il Romanzo Sperimentale

In Francia i maggiori esponenti furono Zola, i fratelli Goncourt e Guy de Maupassant. Zola divenne famoso grazie al “romanzo sperimentale”, in cui espose il programma letterario dello scrittore ovvero: osservare i caratteri e i comportamenti degli individui in precisi contesti sociali, essere oggettivo e impersonale senza opinioni, denunciare le ingiustizie e le sofferenze dei più deboli.

Verismo Italiano: Capuana, Verga e de Roberto

In Italia gli scrittori italiani apprezzarono i romanzi di Zola, e proprio grazie all’impressione che diede, sorse il movimento del Verismo. Il principale centro di diffusione fu Milano, ma i maggiori esponenti furono meridionali, tra cui Luigi Capuana, Giovanni Verga e Federico de Roberto. Tra i tre, l’esponente più rappresentativo fu Verga; egli sosteneva che gli avvenimenti narrati devono attenersi a fatti realmente accaduti, il carattere dei personaggi deve uscir fuori attraverso i loro gesti e comportamenti e l’autore non deve essere presente nella narrazione.

Inoltre possiamo dire che il Verismo italiano oltre ad accogliere l’insegnamento di Zola soprattutto per quanto riguarda i principi e l’ambientazione, era contrario ad alcune caratteristiche del romanzo naturalista. Il romanzo verista rappresenta la realtà così com’è, il romanzo naturalista pensa di contribuire al miglioramento della società e ad esso si contrappone la visione pessimistica della vita. Il romanzo verista non respinge il naturalismo, ma lo interpreta in modo meno rigoroso; il romanzo naturalista si concentra sulle condizioni di vita del proletariato urbano, quello verista intende rappresentare gli umili lavoratori del sud.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del termine "Positivismo" e come si è diffuso in Europa?
  2. Il Positivismo è un metodo di conoscenza basato sull'osservazione dei fenomeni reali, che si è diffuso in Europa nella seconda metà del 1800, influenzando l'arte e la figura dell'intellettuale.

  3. Quali sono stati i contributi principali di Comte, Tain e Durkhein al Positivismo?
  4. Comte ha definito il termine "positivo" come una fase scientifica della storia umana, Tain ha sottolineato l'influenza di fattori ereditari e storici sui comportamenti, mentre Durkhein ha studiato le relazioni tra individuo e società attraverso la coscienza collettiva.

  5. Come si differenziano le teorie di Darwin e Spencer riguardo all'evoluzione e al progresso?
  6. Darwin ha proposto la teoria dell'evoluzione basata sulla selezione naturale, mentre Spencer ha sostenuto che l'evoluzione rappresenta un progresso solo con la libera concorrenza tra individui.

  7. Quali sono le principali differenze tra Naturalismo e Verismo?
  8. Il Naturalismo, sviluppatosi in Francia, si opponeva alla classe borghese e si concentrava sulle classi meno agiate, mentre il Verismo italiano, pur ispirandosi al Naturalismo, rappresentava la realtà in modo più oggettivo e si focalizzava sugli umili lavoratori del sud.

  9. Chi sono stati i principali esponenti del Verismo italiano e quali erano le loro idee principali?
  10. I principali esponenti del Verismo italiano sono stati Luigi Capuana, Giovanni Verga e Federico de Roberto. Verga, in particolare, sosteneva che i racconti dovessero basarsi su fatti reali e che i personaggi dovessero emergere attraverso i loro gesti e comportamenti, senza la presenza dell'autore nella narrazione.

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