Concetti Chiave
- Il Neoclassicismo, nato tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, si ispira alla classicità greco-romana, enfatizzando l'ordine e la perfezione artistica, stimolato da scoperte archeologiche come quelle di Pompei ed Ercolano.
- Il Preromanticismo emerge parallelamente al Neoclassicismo, esaltando il sentimento e la solitudine, caratterizzato da atmosfere lugubri e una visione pessimistica in contrasto con l'ottimismo illuminista.
- Ugo Foscolo, legato alla classicità e alla sua terra, ha vissuto un periodo di fervore politico, partecipando attivamente a diverse fasi storiche e politiche, tra cui la Rivoluzione Francese e l'età napoleonica.
- Foscolo, influenzato da Rousseau e Machiavelli, esplora temi di bellezza, letteratura e il pessimismo materialistico, cercando di superare la visione di un'esistenza priva di valori superiori.
- Le opere di Foscolo, tra cui "Ultime lettere di Jacopo Ortis" e "Dei sepolcri", trattano temi di morte, memoria e bellezza, utilizzando poesia e prosa per esprimere la complessità delle esperienze umane e storiche.
Indice
Il Neoclassicismo e le sue origini
Tra la fine del 700 e gli inizi dell'800 nasce un movimento,il neoclassicismo,in concomitanza con altri eventi storici quali la rivoluzione francese e l'età napoleonica ed è caratterizzato da un ideale “ritorno” al mondo della classicità greco-romana.Questo movimento individua nell’imitazione delle opere classiche una misura di ordine e perfezione;questa ricerca del bello ideale,l'esigenza di canoni e di regole spinte da scavi e scoperte archeologiche si rifanno all'esempio di chi aveva sublimato l'imitazione della natura,ovvero i Greci e i Romani.Importanti per la diffusione del Neoclassicismo sono infatti le scoperte archeologiche di quegli anni,come quella di Pompei ed Ercolano che diffondono il gusto per raffigurazioni di forte rilievo visivo.Il gusto neoclassico è caratterizzato da una nostalgica ammirazione per l'antico,concepito come una sorta di paradiso perduto.
Preromanticismo e la tristezza preromantica
Contemporaneamente al neoclassicismo compaiono manifestazioni culturali preromantiche e rimandano alla corrente del Preromanticismo;queste esprimono in modo diverso le stesse cose ossia il primitivo e il barbarico prediligendo atmosfere lugubri e sepolcrali e mediazioni sulla morte che caratterizzano la"tristezza preromantica".Il preromanticismo è caratterizzato dall'esaltazione dell'individualità singola,della solitudine e del sentimento,pervaso da un senso drammatico del vivere e da una concezione pessimistica della realtà,in contrasto con certi aspetti troppo ottimistici dell'Illuminismo.
La vita di Ugo Foscolo
Niccolò Foscolo(Ugo in seguito)nacque a Zante nel 1778 da padre medico e madre greca,motivo per il quale si sentiva molto attaccato alla civiltà classica ma anche alla sua terra che cantava spesso nella sua poesia.La sua famiglia si trasferì inizialmente in Dalmazia dove egli frequentò i primi studi presso il locale seminario,e successivamente alla morte del padre nel 1789 la madre si trasferì a Venezia dove all'età di 15 anni lui la raggiunse.Già da quell'età si cimentò negli studi,iniziò a scrivere versi e nonostante la sua povertà,di cui andava fiero,acquistò fama nella società veneziana.Politicamente assunse posizioni libertarie durante la Rivoluzione Francese e per sfuggire ai sospetti del governo si rifugiò nei Colli Euganei;da lì passò a Bologna dove lavorò come aiutante cancelliere al Tribunale Militare e lì si arruolò nelle truppe della repubblica cispadana;durante questo periodo scrisse anche un'ode che esaltava il generale francese.Formatosi a Venezia un governo democratico vi tornò impegnandosi nella vita politica ma dopo che Napoleone cedette la città all'Austria con il trattato di Campoformio lasciò di nuovo Venezia e si recò a Milano poichè il tradimento di Napoleone aveva cancellato in lui le speranze politiche;continuò tuttavia a operare nel sistema napoleonico poichè era consapevole del fatto che era un via di passaggio per la creazione di un'Italia moderna.Nel 1808 ottenne la cattedra di eloquenza all'Università di Pavia,ma questa fu presto soppressa dal governo.In seguito alla scrittura della sua tragedia"aiace"nel quale allude Napoleone,fu privato degli incarichi di cui godeva.Si traferì allora a Firenze dove si dedicò alla scrittura delle Grazie.Dopo la sconfitta di Napoleone tornò a Milano e riprese il suo posto nell'esercito;gli venne offerta la direzione di una rivista"la biblioteca italiana"ma lui rifiutò per coerenza con le sue idee.Fuggì da Milano e andò in esilio prima in Svizzera e poi a Londra dove lo ammiravano come modello politico.A causa dei suoi problemi economici collaborò con riviste inglesi pubblicando saggi sulla letteratura italiana.Negli ultimi tempi si ammalò e visse nei sobborghi più poveri di Londra dove continuò a scrivere alcune opere e vi morì nel 1871;i suoi resti furono portati a Santa Croce vicino alle tombe dei grandi uomini da lui citati nei Sepolcri.
Foscolo e le influenze filosofiche
Foscolo guardava con ammirazione Parini che conobbe a Milano,Petrarca,Dante e Alfieri;subisce inoltre le suggestioni del sentimentalismo di Russeau il quale lo spinse ad abbracciare posizioni giacobine e da lui derivò li culto della Natura come di tutto ciò che è autentico e positivo;la visione di Russeau della società si fondava sulla bontà dell'uomo che era stata corrotta dallo sviluppo della civiltà.Più tardi Foscolo si staccò da questi principi per legarsi a quelli di Machiavelli e Hobbes che lo inducevano a credere alla malvagità dell'uomo sempre in conflitto con gli altri;la società gli apparve allora come una guerra tutti contro tutti dove trionfa la legge del più forte.A questo pessimismo contribuisce anche un'altra corrente filosofica:il materialismo,ossia la posizione di chi ritiene che tutta la realtà sia materia ed esclude quindi lo spirito se non come prodotto della materia stessa;ne deriva la negazione della sopravvivenza dell'anima dopo la morte.Tutto il reale non è che un aggregazione di elementi meteriali che si disgregano per dare forma ad altri corpi;quindi il mondo non è retto da una superiore intelligenza ma da una forza meccanica e la morte segna l'annullamento totale dell'individuo.A Foscolo è presente che queste posizioni negano ogni valore superiore e ideale;infatti presto prova insoddisfazione per queste e cerca alternative per recuperare la dimensione dell'esistenza anche se non arriverà mai a superare le concezioni materialistiche.Un fondamentale valore che Foscolo propone è la bellezza che posseggono la letteratura e le arti.Questa depura l'animo dell'uomo dalle passioni che nascono dai conflitti rendendolo più umano e cancellando la condizione feroce che continua a permanere in lui e che lo spinge alla violenza;lo consola inoltre dalle sofferenze e dalle angosce.Alla bellezza contribuisce inoltre il compito di tramandare la memorie in cui consise l'anima di un popolo.
Le opere di Foscolo
La prima opera importante di Foscolo fu un romanzo"Ultime Lettere di Jacopo Ortis"e risale al 1798,ma restò interrotta per le vicende belliche che lo indussero a combattere contro gli Austro-Russi e per venderla,l'opera venne conclusa da Sassoli che tenne però presenti materiali di Foscolo.Nel 1802 venne da Foscolo pubblicato con profondi mutamenti e ne fece in seguito ancora diverse versioni a Zurigo e a Londra.Foscolo sentiva quest'opera centro della sua esperienza.Si tratta di un romanzo epistolare scritto in prosa aulica ,la sintassi è complessa e la linea del pensiero è caratterizzata da antitesi e simmetrie;il racconto si costruisce attraverso una serie di lettere che il protagonista scrive all'amico Lorenzo Alderani e usa come modello"i dolori del giovane Werter".A esso sono infatti ispirati l'intreccio:un giovane,Jacopo,che si suicida per amore di una donna,Teresa,già destinata come sposa ad un altro,Odoardo,il quale è il suo contrario ossia freddo e razionale;il tema:la figura di un giovane intellettuale in conflitto con un contesto sociale in cui non può inserirsi,anche Goethe aveva notato la situazione di conflitto tra l'intellettuale,la cui sensibilità viene respinta dal mondo borghese,e la società e lo aveva rappresentato attraverso una vicenda psicologica sul terreno dei rapporti amorosi,nell'impossibilità del protagonista di sposare la donna amata;dopo la notizia del matrimonio di Teresa lui la rivede,si reca a visitare la madre e poi si uccide.Il giovane Werter viene scritto però prima della Rivoluzione,l'Ortis dopo;dietro il giovane Werter c'e la Germania dell'assolutismo principesco con la disperazione che nasce dal bisogno di un mondo diverso senza vedere però una trasformazione,mentre dietro l'ortis vi è l'Italia dell'età Napoleonica con la disperazione per la delusione rivoluzionaria che vede tradite tutte le speranze patriottiche;qui l'unica alternativa per uscire da una situazione negativa è la morte.All'interno di quest'opera si trovano anche però valori positivi come la famiglia,gli affetti e la poesia.Parallela all'Ortis era anche l'opera"il sesto tomo dell'io",doveva essere scritta anche questa come racconto autobiografico ma a differenza che nell'Ortis Foscolo assume un atteggiamento umoristico e vi si può cogliere la suggestione della lettura di Sterne.
Le odi Foscoliane sono due:"A Luigi Pallavicini caduta da cavallo"e"All'amica risanata"e hanno al centro della composizione il vagheggiamento della bellezza femminile,trasfigurata attraverso la sovrapposizione delle immagini di divinità greche dalle linee armoniose in cui Foscolo sembra voler ritrarre l'arte neoclassica;in esse viene esaltata appunto la bellezza che ha funzione purificatrice e rasserenante.I sonetti più importanti sono invece tre:"Alla sera","A Zacinto"e"In morte del fratello Giovanni".Nei sonetti la struttura è metrica e il verso è melodico.I sonetti sono più vicini alla passionalità dell'Ortis e vi sono ripresi i suoi temi centrali:la proiezione del poeta in una figura eroica,l'esilio e l'impossibilità di trovare un terreno stabile su cui poggiare;riprende anche i suoi valori positivi come la famiglia e gli affetti.
I Sepolcri e il loro significato
I sepolcri sono un poemetto in endecasillabi sciolti sotto forma di epistola indirizzata all'amico Eppolito Pindemonte.L'occasione fu una discussione avvenuta a Venezia,originata dall'editto napoleonico,con cui si imponevano le sepolture fuori dai confini delle città e ci si regolamentavano le iscrizioni sulle lapidi.Pindemonte sosteneva il valore della sepoltura individuale,mentre Foscolo aveva negato l'importanza delle tombe perchè la morte produce la dissoluzione dell'essere;aveva infatti ribadito le tesi materialistiche sulla morte superandole con altre considerazioni che rivalutavano il significato delle tombe.Anche il carme ha come tema centrale la morte ma è superata l'idea che essa sia semplicemente un"nulla eterno";Foscolo le contrappone l'illusione di una sopravvivenza dopo la morte che è garantita dalla tomba,la quale conserva il ricordo dei defunti presso i vivi.La tomba assume quindi per Foscolo un valore fondamentale nella civiltà umana;è il centro degli affetti familiari e conserva le tradizioni di un popolo.Mentre nell'Ortis la morte era data dall'impossibilità di uscire da una situazione senza via d'uscita,qui attraverso l'illusione lui introduce la possibilità di un riscatto dell'Italia dalla miseria grazie alla funzione delle memorie.Il sepolcro è dunque l'emblema della memoria,garantita dalla poesia.Queste permettono ai popoli di conservare le proprie tradizioni e tramandare l'esempio dei grandi uomini del passato.La materia,nei sepolcri,non è esposta in forma argomentativa ma lirica,attraverso miti e immagini con un linguaggio elevato.La prima parte dei sepolcri parla del valore affettivo delle tombe;la seconda della funzione civile delle tombe,la terza del valore storico delle tombe e la quarta della funzione della poesia all'interno del componimento.
Il progetto poetico delle Grazie
Al progetto poetico delle Grazie Foscolo lavorò senza però mai concluderlo,sin dal 1803 aveva inserito alcuni frammenti del poema di Callimaco e Catullo.Le grazie prendono la forma di tre inni dedicati a Venere,Vesta e Pallade;l'opera si ricollega ai presupposti neoclassici delle Odi sia nel disegno incentrato sull'idea di bellezza di cui le Grazie sono simbolo,sia nello stile armonioso.Anche in quest'opera non mancano i rimandi alla realtà attuale in quanto alla bellezza viene riconosciuta l'importante funzione di promuovere l'incivilimento dell'umanità e il miglioramento della vita sociale.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini del Neoclassicismo e come si caratterizza?
- Quali sono le caratteristiche principali del Preromanticismo?
- Come si sviluppa la vita di Ugo Foscolo e quali sono le sue influenze politiche?
- Quali influenze filosofiche hanno segnato il pensiero di Foscolo?
- Qual è il significato dei "Sepolcri" di Foscolo?
Il Neoclassicismo nasce tra la fine del '700 e gli inizi dell'800, in concomitanza con eventi storici come la rivoluzione francese e l'età napoleonica. È caratterizzato da un ideale ritorno alla classicità greco-romana, con un'ammirazione nostalgica per l'antico, concepito come un paradiso perduto.
Il Preromanticismo si manifesta contemporaneamente al Neoclassicismo e si caratterizza per l'esaltazione dell'individualità, della solitudine e del sentimento, con un senso drammatico del vivere e una concezione pessimistica della realtà, in contrasto con l'ottimismo dell'Illuminismo.
Ugo Foscolo nasce a Zante nel 1778 e si trasferisce a Venezia dopo la morte del padre. Assume posizioni libertarie durante la Rivoluzione Francese e, deluso dal tradimento di Napoleone, si sposta a Milano. Continua a operare nel sistema napoleonico, consapevole che fosse un passaggio verso un'Italia moderna.
Foscolo è influenzato dal sentimentalismo di Rousseau, che lo porta ad abbracciare posizioni giacobine, e successivamente dalle idee di Machiavelli e Hobbes, che lo inducono a un pessimismo sulla natura umana. Il materialismo contribuisce alla sua visione della realtà come materia, negando la sopravvivenza dell'anima dopo la morte.
"I Sepolcri" sono un poemetto che rivaluta il significato delle tombe, superando l'idea materialistica della morte come "nulla eterno". Foscolo attribuisce alle tombe un valore fondamentale nella civiltà umana, come centri degli affetti familiari e conservatrici delle tradizioni di un popolo, garantendo la memoria dei defunti presso i vivi.