
Strade sporche, pochi mezzi pubblici e costi altissimi per riparare la propria automobile. È lo scenario che potrebbe presentarsi davanti i nostri occhi fra otto anni, quando non ci sarà più nessuno disposto a svolgere queste mansioni.
Infatti, i mestieri manuali stanno scomparendo e nonostante ci sia grande richiesta di occupazione, i ragazzi non sono disposti a svolgerli rinunciando a ben 385.000 posti di lavoro vacanti verso i quali, al contrario, sarebbe bene orientarsi.I DATI - Questi sono i dati rilevati dalla CGIA di Mestre (Associazione Artigiani Piccole Imprese) a cui vanno aggiunti ben altri 45.000 posti rimasti vacanti nel 2011. Infatti, nonostante stiamo attraversando un periodo di profonda crisi in cui quasi 4 italiani su 10, tra i 15 e i 24 anni, siano senza un lavoro, non ci sono più ragazzi che vogliano svolgere delle professioni manuali.
IN QUALI LAVORI SPECIALIZZARSI? - Ecco quali sono le professioni che, più delle altre, tra qualche anno potrebbero causare un buco da migliaia di posti di lavoro e per le quali, i ragazzi, farebbero bene a specializzarsi:
1. Collaboratori domestici, addetti alla pulizia, raccoglitori di rifiuti: 96. 783 posti vacanti;
2. Autisti di bus, tram e camion: 51.503 posti vacanti;
3. Agricoltori e operai agricoli: 49.909 posti vacanti;
4. Muratori e carpentieri: 38.57 posti vacanti;
5. Sarti, tappezzieri e ricamatori: 15.472 posti vacanti.
SI INVESTE SOLO SUL PENSIERO - Ma perché gli studenti non sono più orientati verso le professioni manuali? Secondo Franco Donzelli, direttore del dipartimento di Economia, management e metodi quantitativi dell’università Statale di Milano, la risposta è semplice: “Nel nostro paese le professioni manuali sono sempre poco considerate, direi quasi che sono state svalutate. Così negli anni abbiamo preferito investire sul pensiero ed ora eccoci qui con posti che restano vacanti negli stessi mesi in cui i nostri figli cercano un lavoro”.
POCA FORMAZIONE E STIPENDI BASSI - Un'altra motivazione per la quale i ragazzi sono scoraggiati nell'intraprendere queste professioni è che nel nostro Paese esistono poche scuole di formazione superiore rispetto al resto dell’Europa. Ma non solo. Nella scelta della professione da intraprendere, è inevitabile che influisca anche il guadagno che questa porta e i dati relativi agli stipendi delle professioni manuali in Italia non sono di aiuto. Infatti, un operaio specializzato italiano guadagna circa 1400€, mentre uno tedesco circa 2500€.
PIÙ ORIENTAMENTO - Una soluzione a questo problema sarebbe, senza dubbio, quella di rafforzare l’orientamento verso tutte quelle professioni che rappresentano una grande ricchezza per la nostra economia, ma che stanno scomparendo. Infatti, Alberto Cavalli, direttore generale della fondazione Cologni dei mestieri d’arte di Milano, ha affermato sulle pagine del Corriere della Sera che ci dovrebbe essere “meno burocrazia, più comunicazione tra scuola e imprese e, soprattutto, più attenzione all’orientamento”.
Serena Rosticci