
Non dormite la notte pensando al primo esame orale all'Università? Non abbiate paura, non è poi così terribile: vi sveliamo dettagli e trucchi nella nostra guida
Università, come funziona l'esame orale
L'esame orale dell'Università è probabilmente il dettaglio che più terrorizza gli studenti che hanno affrontato la Maturità: memori delle interrogazioni e di quell'ultima prova davanti a un gruppo di insegnanti che non conoscevano, i più inclini all'ansia potrebbero preoccuparsi più del dovuto, sopratutto se hanno scelto di frequentare Facoltà in cui gli orali sono la norma invece che l'eccezione.C'è poi tutta una mitologia un po' intimorente intorno a questo esame, frutto di decine e decine di film che hanno un po' incupito e rappresentato in modo più sadico del dovuto quello che è un normale momento della vita della studente.
Vediamo allora come si svolge per davvero un esame universitario, chiarendo quanto dura e come funziona.

Come si fa un esame universitario
Innanzitutto partiamo da un presupposto molto semplice: non esiste un unico modello di esame, e ogni Facoltà, ma anche ogni professore, lo condurrà a modo suo secondo le modalità che ritiene più appropriate e adatte alle sue esigenze. Quindi potrebbe capitarvi di essere interrogati nell'aula in cui si svolgono le lezioni o nell'aula privata del docente, quasi da soli o con un gruppo di studenti alle spalle, nel caos o nel silenzio più assoluto, in una sola puntata o a più riprese.Esistono comunque dei punti fermi. Innanzitutto verrete chiamati per cognome in base a un ordine che spesso e volentieri sarà di iscrizione; per piccole classi però potrebbero esserci eccezioni, con chiamate in ordine alfabetico, oppure addirittura a uscita volontaria (ma non contateci troppo).
Di norma il professore sarà sempre presente, accompagnato da uno o più assistenti, in base al numero delle persone da esaminare e dalle parti in cui è diviso il programma. Esplicitiamo meglio questo punto: potreste essere interrogati sulla parte istituzionale da un assistente e su quella monografica – specialistica dal professore, che probabilmente è anche l'autore degli studi che avete letto quale materiale preparatorio. Ma in altri casi, per esempio quando ci saranno tantissimi esaminandi, potreste finire tra le grinfie esclusive di uno o più assistenti, che in base alla loro disposizione saranno feroci o proni a lasciarvi passare benevolmente. Ricordate poi che se avete frequentato le lezioni vi potrà essere chiesto tutto ciò che è stato detto durante quelle ore, se invece date l'esame da non frequentanti vi verranno assegnati dei testi extra oltre a quelli in programma per tutti.
Look esami universitari: qualche consiglio
È caldamente consigliato presentarsi all'esame vestiti in maniera consona: non c'è bisogno di essere eleganti (giacca e camicia sono in effetti un po' ridicoli in questo frangente), ma evitate vestiti sporchi, cappellini e in generale l'abbigliamento troppo sgargiante. Salutate con una certa energia chi vi esamina, esponente con calma e ascoltando bene le domande. Capire cosa viene chiesto davvero è infatti metà del lavoro da fare durante l'esame. Meglio essere estroversi che taciturni, ma le spacconate il più delle volte non saranno tollerate.Esami Universitari come funzionano e che domande vi possono fare
Già, ma cosa vi verrà chiesto? Di tutto e di più, ma possiamo se non altro provare a delineare tre tipi di domande. Il primo riguarda la richiesta dell'esposizione di un argomento ampio a grandi linee: dovete dimostrare sopratutto di padroneggiare la materia, e il più delle volte verrete interrotti a un certo punto. Il secondo è invece più specifico e riguarderà un dettaglio, che dovrete illustrare mostrando di aver compreso il nocciolo della questione. Il terzo è più libero, e in pratica vi potrebbe essere chiesto di fare un collegamento non esplicitato sui libri o a lezione, oppure di dare un'opinione (parzialmente) personale argomentata sulla base di studi e pareri noti nella disciplina che andate ad affrontare.Esame Universitario Orale: quanto dura
Infine, quanto dura un esame? Anche in questo caso non c'è una risposta univoca:potrebbe capitarvi il professore che considera 20 minuti un tempo sufficiente per dare un voto (espresso in trentesimo, con possibilità di lode e sufficienza fissata al 18), e quello che invece non si ritiene soddisfatto se non vi torchierà almeno per un'ora, magari facendovi passare dai due assistenti come antipasto. Se l'esame dovesse andare male, per il voto o il parere negativo del professore, non scoraggiatevi: potete sempre tornare alla prossima sessione di esami. Il trucco con cui vi lasciamo è infatti quello di ascoltare gli esami altrui, anche di una sessione precedente alla vostra, per farvi un'idea del metodo di interrogazione e l'atteggiamento del docente. Arrivare preparati vi darà qualche chance in più.Foto: Courtesy of Filmauro
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