C.Galgano
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facoltà giustaScegliere il percorso universitario da intraprendere è una delle decisioni più importanti nella vita di ogni ragazzo. La facoltà che sceglierai di frequentare determinerà e influenzerà la tua esistenza sia a livello personale che professionale.
Inoltre, decreterà con quale ambiente dovrai confrontarti per i prossimi tre o cinque anni. Perciò, è sicuramente una decisione che non va presa alla leggera.

Il primo approccio con il mondo accademico risulta spesso brusco e traumatizzante per molte matricole, che per la prima volta si trovano alle prese con un clima tutto nuovo, all’interno del quale devono riuscire a gestirsi autonomamente. Per via di questo impatto turbolento con l’università, spesso, gli studenti si fanno prendere dallo sconforto e si abbandonano all’idea di aver sbagliato la scelta della facoltà. Ma come facciamo a riconoscere di aver commesso un errore e di non essere semplicemente alle prese con le difficoltà iniziali che l’universo accademico porta con sé?

Il dubbio non è un male

Ti sarà capitato di riflettere in merito alla facoltà che hai deciso di frequentare e di pensare: “Se fosse stata quella giusta, non avrei avuto il minimo dubbio”, ma in realtà non è così. Ogni scelta che decidiamo di intraprendere, specialmente se di fondamentale importanza come quella legata alla facoltà universitaria a cui iscriversi, può essere continuamente analizzata, discussa e messa in dubbio ma, attenzione, questo non vuol dire necessariamente che sia la scelta sbagliata. Può capitare che di fronte al primo ostacolo che il percorso universitario ci pone davanti, non riuscendo a superarlo, si possa pensare di aver sbagliato strada. Molto spesso, però, si tratta solo di prendere dimestichezza con un nuovo modo di apprendere e studiare. In questo caso basterà impegnarsi un po’ di più e prendersi un po’ di tempo per ambientarsi e tutti i dubbi interiori (che, ricordiamo, sono legittimi) andranno a dissolversi.

Lacune? Niente panico

Nel momento in cui iniziano a sorgere i dubbi sulla scelta universitaria effettuata, può essere utile osservare chi ti circonda, chi come te si trova a vivere nella tua stessa situazione. Facciamo un esempio pratico: sei in aula, durante una delle tue prime ore di lezione e, man mano che il professore si addentra nella spiegazione di un concetto, ti rendi conto di non riuscire a comprendere a pieno gli argomenti che sta trattando. Ti ritrovi alle prese con concetti che non hai mai sentito nominare e hai la sensazione di non avere gli strumenti per riuscire a capire davvero la materia studiata. Prima di lasciare che la convinzione di aver sbagliato facoltà si impossessi di te, occorre fare una piccola verifica. Parla con i tuoi colleghi e cerca di capire se sono riusciti a stare al passo con la spiegazione. Probabilmente ti renderai conto che non sarai stato l’unico ad aver riscontrato qualche difficoltà e ciò ti porterà a ridimensionare i tuoi dubbi. Ovviamente, però, devi tenere presente che non tutti hanno fatto il tuo stesso percorso, quindi alcuni tuoi colleghi potrebbero avere conoscenze più approfondite e specifiche in merito alla materia trattata durante la lezione. Anche in questo caso non devi scoraggiarti: i professori universitari danno molte cose per scontate e fanno spesso riferimenti a concetti con cui non tutti hanno familiarità. Spetta a te, singolo studente, colmare le lacune in modo autonomo, eventualmente anche rivolgendoti ad insegnanti privati.

L’entusiasmo

In pochi hanno la fortuna di essere davvero entusiasti al pensiero di passare una giornata sui libri, ma ciò non vuol dire che tutti quelli che preferiscono uscire anziché studiare abbiano sbagliato facoltà! Eventualmente, il dubbio può sorgere nel momento in cui ci si dovesse accorgere di voler trascorrere il tempo dedicato allo studio ad approfondire una materia del tutto differente da quella trattata nel proprio corso di studi, ma se questo non è il tuo caso non occorre allarmarsi troppo. Piuttosto, cerca di analizzare il tuo umore e le tue sensazioni. Segui volentieri le lezioni o ti senti costretto? Hai un atteggiamento positivo sul tuo futuro o guardi ai prossimi anni in università con negatività e frustrazione?

Gli sbocchi futuri

Per capire se hai effettivamente scelto la facoltà adatta a te può essere utile avere un confronto diretto con chi ha già finito il tuo corso di studi o chi è in procinto di terminarlo. Non aver paura di fare domande a quante più persone conosci: colleghi più grandi, amici di amici, familiari, tutor. Informati sul lavoro che svolgono o sulla laurea magistrale che frequentano, così da farti un’idea su quelle che saranno le strade che il tuo corso di studi ti permetterà di percorrere in futuro. Se saranno in grado di incuriosirti e stimolarti, vorrà dire che ti trovi nel posto giusto.

Malessere generale o particolare

Sii onesto con te stesso e ragiona sui motivi che ti spingono a dubitare della tua scelta universitaria. Se ti rendi conto che il tuo malessere è associato ad un singolo professore o ad una singola materia, probabilmente questo non vuol dire che l’intero corso sia sbagliato per te. Infatti, capita molto di rado che ci si senta del tutto soddisfatti di qualcosa e l'università non fa eccezione. Purtroppo, sarà necessario accettare anche gli aspetti negativi della nuova esperienza e costringerti a studiare anche quella materia che proprio non è in grado di suscitare il tuo interesse. Se invece la lista di questi aspetti negativi si allunga a discapito di quella degli aspetti positivi e non è più limitata ad una singola materia, forse è il caso di prendere in considerazione l’idea di aver sbagliato percorso.

Chiara Galgano

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