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di Cristina Montini
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facoltà universitarie preferite dagli studenti

Secondo un sondaggio proposto da Skuola.net A quale facoltà ti iscriverai il prossimo anno? Medicina è la facoltà preferita dagli studenti italiani assieme alle altre facoltà dell’area sanitaria e, a seguire, quelle ad indirizzo tecnico-scientifico.

Più che la vocazione, la necessità di trovare un lavoro retribuito e allo stesso tempo coerente con il percorso di studi sono le ragioni alla base di questa scelta.

UNA LAUREA PER TUTTI, OGGI E’ POSSIBILE - La percentuale di neodiplomati che non proseguiranno gli studi è pari al 15,2%. Gli studenti che non hanno intenzione di iscriversi all'Università, quindi, sono la netta minoranza, e secondo Daniele Grassucci, uno degli amministratori di Skuola.net, questo dimostra che “l'Università sta diventando sempre più una tappa obbligata, almeno nell'immaginario collettivo, per entrare nel mondo del lavoro”. Daniele continua sostenendo che la massiccia scelta del percorso universitario e' dovuta anche ad una certa “moltiplicazione dei corsi di laurea e delle sedi universitarie. Infatti, oggi e' possibile quasi per tutti riuscire a trovare un corso su misura delle proprie abilità, interessi e capacità economiche”.

SCUOLE SUPERIORI NON PREPARANO AL LAVORO - Tuttavia – sottolinea Daniele - questo dato “può essere anche indice che le scuole superiori preposte a una formazione più orientatala allo sviluppo di una specifica professionalità non sono in linea con le richieste del mercato del lavoro locale oppure non viene svolto a monte un corretto processo di orientamento al momento della scelta dell'indirizzo di studio superiore''.

C’E’ CRISI, CON MEDICINA SI VA SUL SICURO - Ma perché molti puntano sull’area sanitaria (26,3%) o quella scientifica (20,8%)? ''In tempi di crisi economica - prosegue Grassucci - anche gli studenti pongono il problema occupazionale fra gli elementi cardine della scelta. Così e' possibile spiegare la preferenza per le facoltà di area sanitaria e tecnico-scientifica, che sono quelle che sviluppano le professionalità più richieste dal mondo del lavoro, come hanno dimostrato recenti studi. Inoltre sempre queste facoltà risultano essere quelle con il più alto tasso di coerenza tra titolo di studio e ambito lavorativo in cui gli studenti trovano sbocco''.

COERENZA STUDIO-LAVORO AREA SANITARIA
- ''I laureati in corsi del gruppo medicina - ricorda Daniele - vedono il riconoscimento del proprio titolo di studio quasi nella totalità dei casi, quelli del gruppo chimico-farmaceutico nel 94% dei casi e i laureati in ingegneria nell'83%. Tra i laureati in corsi triennali la quota di impiegati in lavori che richiedono la laurea e' elevata solo tra i laureati nelle professioni sanitarie (94%) e i laureati nel settore chimico-farmaceutico (64%)''.

LAUREA IN SOCIOLOGIA, E POI?
- Al contrario, le facoltà del gruppo sociale e umanistico si mostrano quelle meno coerenti, ovvero il titolo di studio spesso non aiuta a trovare un lavoro nel campo di specializzazione per cui si ci si e' formati. Non a caso, quindi, le preferenze sono in calo: il 19,8% si iscriverà a facoltà del gruppo sociale come, ad esempio, giurisprudenza, economia, psicologia o scienze politiche, mentre solo il 17,9% ad un corso di laurea di indirizzo umanistico.

LAUREATI E INSODDISFATTI - Per i percorsi universitari lunghi, infatti, i laureati dei gruppi politico-sociale trovano un lavoro per il quale e' richiesta la loro laurea solo nel 53,5% dei casi, quelli del gruppo linguistico nel 43,5% e quelli del gruppo psicologico nel 41,9%. Invece, per i laureati triennali, sono oltre 6 su 10 i laureati dei gruppi giuridico, letterario, psicologico e architettura a trovare lavori nei quali la laurea non e' richiesta.

A quale facoltà ti iscriverai? Motiva la tua scelta nei commenti.

Cristina Montini e Daniele Grassucci