
Un paà, un figlio e una traccia d’esame. Succede anche questo, nei giorni della Maturità 2025: che uno studente del liceo scientifico si ritrovi tra le mani, alla prima prova, un testo scritto da suo padre. E che quel padre sia Telmo Pievani, saggista, filosofo della scienza e divulgatore tra i più noti in Italia.
“Ma sei matto?”, è stata la sua prima reazione, quando il figlio Luca, maturando, gli ha annunciato di aver scelto proprio la sua traccia. Il testo proposto dal Ministero prendeva spunto da un articolo di Pievani intitolato “Un quarto d’era (geologica) di celebrità”, riflessione sull’uomo nella natura, tra storia, ambiente e tecnologia.
“Ci siamo sentiti e mi ha detto che, purtroppo, ha scelto la mia traccia. Non so dire che cosa avrà scritto”, ha raccontato Pievani al "Corriere Bergamo". E aggiunge con sincerità: “Io non lo avrei mai fatto, mi sarei imbarazzato”.
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Un’interpretazione “classica” per un tema sempre attuale
Luca, racconta il padre, ha optato per una lettura piuttosto tradizionale del tema, muovendosi tra riferimenti umanistici e grandi autori: “Mi ha detto di aver interpretato il tema in modo classico, citando giustamente Leopardi, trattandosi del rapporto tra uomo e natura, e poi Ovidio. Lui è un umanista, adora i classici e mi pare che questa chiave interpretativa possa andare bene”.
Una scelta sicura, anche se non priva di alternative. “Avrebbe potuto contemplare altre letture, a cominciare da quella evolutiva, oppure costituire uno spunto per affrontare il problema ambientale e il riscaldamento climatico. O ancora per parlare della tecnosfera, con il tema delle tecnologie che sono diventate invasive”, osserva Pievani. Tutto dipende, in fondo, “dal programma di scienze seguito in classe”.
“Un onore inatteso” la selezione del Ministero
E se per Luca è stata una sorpresa, per Telmo non è stato da meno scoprire che il suo testo era finito nella rosa dei materiali per la prima prova. “Mi sono sentito onorato. Era una cosa lontana da ogni previsione, proprio perché affronto temi evolutivi e scientifici”, riporta 'Bergamo.corriere'.
Il saggista sottolinea come queste tematiche stiano acquisendo sempre più spazio nel mondo della scuola: “Vado tutte le settimane nelle scuole e vedo che questi temi stanno sempre più prendendo piede e vengono declinati in tante materie. Il tema dell’ambiente e dell’uomo nella natura sta diventando sempre più importante. Tanti ragazzi lo sentono vicino. Lo ritengo un bel segno e mi auguro che questa sensibilità argomentativa si ripeta anche nei prossimi anni”.
Un salto indietro nel tempo: la sua maturità
A proposito di Maturità, Pievani ricorda la sua con un pizzico di amarezza. Frequentava il liceo classico, ma l’esito non fu all’altezza delle aspettative.
“Della mia maturità conservo un ricordo traumatico. Non andò bene. Scelsi un tema molto difficile, lo ammetto, su Italo Calvino e la scienza. Un elaborato nerd che non piacque per nulla alla commissione. Avevo una media altissima, ma fui licenziato solo con 58 sessantesimi. Non ho un bel ricordo”.
Il futuro di Luca e un consiglio ai maturandi
E Luca, adesso, che sogni ha? “Vuole fare il giornalista. Glielo sconsigliano tutti, ma a lui piace scrivere”. Un destino già scritto, forse, per chi è cresciuto tra parole e riflessioni.
Infine, Pievani lancia il suo augurio a tutti i ragazzi impegnati nella maturità. Poche regole, ma chiare: “Dormire tanto e bene la sera prima delle prove, alimentarsi bene e poi gestire bene il tempo, soprattutto nella seconda prova. E poi spigliatezza ed improvvisazione alla prova orale”.