
La vicenda risale al 16 aprile. ‘La Repubblica’, che ha riportato la notizia, racconta poi come le università frequentate dalle ragazze abbiano preso le distanze dall’episodio, specificando il proprio punto di vista contro ogni forma di razzismo attraverso dei post dedicati sui canali social.
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Le università prendono le distanze
“Ero con il mio ragazzo, che è per metà cinese, sua madre cinese e suo padre bianco”, ha scritto Euceph. “Io sono pakistana. Tutti siamo americani”. L’influencer ha poi raccontato come si è sentita, sottolineando che né lei né il suo ragazzo abbiano mai sperimentato “una forma così palese di razzismo”.Prendendo visione del video, che come abbiamo detto ha raggiunto milioni di visualizzazioni sui social, le università frequentate dalle protagoniste della vicende si sono affrettate a prendere le distanze da quanto accaduto. “L’Università di Milano-Bicocca respinge ogni forma di discriminazione fondata su genere, provenienza geografica, età, lingua, religione e opinioni politiche”, scrive l’ateneo lombardo in un comunicato, che continua: “Si impegna a garantire un ambiente di lavoro e di studio sereno, in cui i rapporti interpersonali siano improntati al reciproco rispetto della libertà, dell'uguaglianza e della pari dignità”. Poi, in riferimento al video: “Offriamo già numerose opportunità formative per trasmettere i valori del rispetto e della tolleranza, ma l'episodio documentato e commentato sui social nelle ultime ore ci spinge a moltiplicare i nostri sforzi affinché ancora più studenti possano essere sensibilizzati nella lotta al razzismo e a tutte le discriminazioni, consapevoli che solo la conoscenza (e non l'esclusione) possa abbattere i muri e costruire ponti”.
L'università conclude dicendo che in ogni caso si impegnerà a effettuare tutte le verifiche del caso per decidere sul da farsi in base alle normative vigenti. Della stessa opinione è l'Università Cattolica, che ha preso posizione attraverso una comunicazione sui social dai toni molto simili: “L'Università Cattolica del Sacro Cuore promuove da sempre i valori del rispetto e dell'inclusione, condannando nel modo più risoluto ogni atteggiamento razzista e discriminatorio. L'episodio al quale fanno riferimento numerosi commenti apparsi in queste ore nei social non può in alcun modo essere imputato all'ateneo, che si riserva di compiere i dovuti accertamenti su quanto accaduto e sulle relative responsabilità”.
Anche lo Iulm è sceso in campo per dire la sua e ribadire di aver sempre promosso “valori del rispetto, dell'inclusività e dell'integrazione tra culture diverse”. Proprio per questo motivo, l’università “condanna nel modo più risoluto ogni forma di razzismo e discriminazione”.
Le scuse della studentessa italiana e la linea dura di Mahnoor Euceph
A distanza di giorni, l’autrice del video, Mahnoor Euceph, ha postato un aggiornamento sul suo profilo TikTok. L’influencer, come fa sapere ‘La Repubblica’, ha quindi raccontato di essere stata contattata da una delle tre studentesse, la quale ha avanzato delle timide scuse: “Io e le mie amiche non avevamo alcuna intenzione di essere razziste e ci dispiace molto per come vi siete sentiti a causa del nostro comportamento”. La studentessa ha poi cercato di spiegare il suo punto di vista, evidenziando come il video di denuncia stia soltanto alimentando la violenza: “L'odio e il bullismo che stiamo ricevendo dà alle persone veramente razziste l'opportunità di riversare il loro odio su di noi”.Ma per Mahnoor Euceph il discorso non regge. E, soprattutto, le scuse della studentessa sembrano tutt’altro che sentite: “Il fatto che anche dopo essere state pubblicamente svergognate da milioni di persone tentiate di manipolarmi dimostra che le vostre scuse sono assolutamente insincere e che eravate perfettamente consapevoli di quanto stavate facendo”, ha affermato l'influencer, ferma sulla sua posizione. Mahnoor Euceph ha comunque chiesto ai suoi follower di non accanirsi sulle tre studentesse e ha ringraziato i molti utenti italiani che hanno offerto il loro supporto e le loro scuse per lo spiacevole accaduto.