ImmaFer
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Genitori minacciano insegnante


“Se non sistemi la situazione, stasera non torni a casa”. È questa la frase che una docente di una scuola superiore del veronese si è sentita rivolgere dalla madre di uno studente appena bocciato. Nessuna aggressione fisica, ma parole che hanno spinto l’insegnante a presentare un esposto alle forze dell’ordine. A riportare la notizia è il quotidiano 'L’Arena'.

Il gesto intimidatorio è avvenuto dopo una telefonata con la quale la docente aveva comunicato alla famiglia l’esito degli scrutini: non ammissione alla classe successiva, su decisione del Consiglio di classe. Poche ore dopo, i genitori si sono presentati a scuola con un atteggiamento definito "ostile".

Indice

  1. La docente: “Mi sono rivolta ai Carabinieri per tutelarmi”
  2. “Qualsiasi cosa accada, è sempre colpa del docente”
  3. “Una tendenza che si è aggravata dopo la pandemia”

La docente: “Mi sono rivolta ai Carabinieri per tutelarmi”

“Non sono solita spaventarmi. Ma dopo aver meditato a lungo sul da farsi, ho deciso di rivolgermi ai Carabinieri per tutelarmi e tutelare chi mi sta vicino”, ha raccontato l’insegnante.

La sua testimonianza riflette non solo preoccupazione personale, ma anche il sentimento crescente di esasperazione per un clima che, in molti istituti, si fa sempre più pesante.

“A me non era mai capitata una circostanza simile, però questo non può essere definito un caso isolato”, aggiunge. “Nelle scuole si assiste ad avvenimenti ai limiti del surreale in cui i protagonisti sono i genitori, che mettono in discussione l’autorità scolastica e le competenze dei docenti e prendono le parti dei figli anche di fronte all’evidenza, alle insufficienze dovute alla mancanza d’impegno o ai rimproveri dettati da comportamenti irrispettosi dell’alunno nei confronti degli insegnanti o della classe”.

“Qualsiasi cosa accada, è sempre colpa del docente”

Secondo l’insegnante, il problema non risiede solo nel singolo episodio, ma in un atteggiamento più ampio e crescente: “Qualsiasi cosa accada è sempre colpa del docente. E questo, nonostante gli sforzi quotidiani degli istituti nell’affiancare i ragazzi e aiutarli per qualunque tipo di difficoltà, anche offrendo loro numerose possibilità di migliorare il proprio rendimento scolastico”.

Nel suo racconto emergono scenari ricorrenti: studenti che rientrano a casa lamentandosi della difficoltà di un compito, genitori che non chiedono spiegazioni ma si dichiarano pronti a ricorrere a vie legali. “Se l’alunno non studia, per i genitori la colpa è del docente che ‘non sa stimolarlo’. Se uno studente torna a casa dicendo che il compito in classe era troppo difficile, la mamma o il papà non chiama per chiedere un chiarimento sul programma, ma per avvisarci: ‘vengo con il mio avvocato’. Cercano di trovare un colpevole altro. Noi insegnanti non siamo perfetti, ma la scuola non può essere considerata un capro espiatorio per tutto ciò che non va”.

“Una tendenza che si è aggravata dopo la pandemia”

La docente, che insegna dagli anni Novanta, sottolinea come l’approccio delle famiglie sia profondamente cambiato nel tempo. “Risale ad almeno vent’anni fa l’ultimo incontro con un genitore che mi abbia chiesto, oltre ai giudizi ottenuti da suo figlio nella mia materia, anche dell’atteggiamento mantenuto dal ragazzo in classe, se si comportasse secondo le regole e fosse rispettoso di tutti”.

Pur riconoscendo che molti genitori collaborano attivamente con la scuola, l’insegnante evidenzia come stia crescendo una deriva preoccupante: “È indubbio che questa tendenza si stia verificando sempre più spesso negli ultimi anni e che la situazione sia peggiorata dopo la parentesi della pandemia”.

Un episodio, quello denunciato, che riaccende i riflettori su una dinamica sempre più frequente nelle scuole italiane: quella della delegittimazione del ruolo docente, che non si esprime solo in parole ostili, ma che può anche sfociare in atti gravi, come nel caso di chi minaccia un insegnante solo per aver fatto il proprio lavoro.

Data pubblicazione 24 Giugno 2025, Ore 15:13 Data aggiornamento 24 Giugno 2025, Ore 15:18
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