
Non si è mai al sicuro in serie come The Walking Dead, ricominciato con la settima stagione il 24 ottobre 2016 in Italia. Già i fan di Game of Thrones hanno imparato la lezione dalla prima serie: mai affezionarsi troppo, anche ai protagonisti assoluti. Quelli che dici: "...ma dai...ti pare che muore?". Ma con l'arrivo dei nostri eroi di The Walking Dead ad Alexandria e alla sua pace apparente ci eravamo illusi di passarla liscia. Pura illusione, perché invece stavolta davanti a Negan ci sono tutti, davvero tutti i nostri beniamini (eccetto "Rambo" Carol e "Dalai Lama" Morgan). Carl, Rick, Michonne, Daryl, l'immortale - forse non così immortale - Glenn, il gigante buono - non poi così buono - Abraham e così via. Qualcuno ci dirà addio per sempre. Sì, ma chi? Qui la cattiveria degli sceneggiatori è arrivata ai termini assoluti, che neanche George Martin nei capitoli migliori, visto che ci hanno tolto la risposta da sotto gli occhi alla fine della sesta serie per svelarlo solo nella prima puntata della settima. E in un modo che ci ha spezzato il cuore (e anche lo stomaco).
Chi muore tra Glenn, Daryl e...
Una spada di Damocle pende sulla testa del povero Glenn fin da quando è arrivato ad Alexandria. Le voci sulla sua possibile morte sono diventate piano piano un coro assordante: ma se già una volta è riuscito a scamparla - come al suo solito - pur circondato da un'orda di zombie putrescenti, questa potrebbe essere la sua fine. Il perché è semplice: nel fumetto al quale la serie si ispira, il povero Glenn viene preso a mazzate (in tutti i sensi) dal cattivissimo Negan lasciandoci la pelle. Vi ricorda qualcosa? Il suo destino sembra essere già scritto, però... anche Daryl non se la passa bene. Infatti, il personaggio è del tutto assente nel fumetto, e allora potrebbe essere giunto il momento di toglierlo di mezzo: la sua morte, in fin dei conti, non ci porterebbe troppo distanti dalla storia originale. Insomma, potrebbe essere un personaggio sacrificabile, a differenza degli altri.
Eppure, la scelta della "conta" della nostra cara Lucille (la mazza + filo spinato di Negan) cade su Abraham. Non l'avreste mai detto, vero? Il baffone innamorato della bella Sasha sfida Negan anche nei suoi ultimi istanti. Non prima di aver fatto il gesto della pace con la mano verso Sasha, il loro "simbolo" speciale.
E poi ciao ciao (se siete deboli di stomaco, non guardate).
Solo in un secondo momento, dopo che Daryl incautamente prova a stendere il nostro Negan, quest'ultimo si getta su Glenn, frantumandogli il cranio. Anche il coreano, ormai ridotto veramente - ma veramente - male, dona un ultimo pensiero alla sua Maggie. Il povero Glenn aveva in qualche modo visto la sua morte: durante l'assalto ai salvatori, nella sesta stagione, era rimasto impietrito dalle foto delle teste spappolate da Lucille. Purtroppo, finirà anche lui in quell'improbabile book fotografico (se prestate attenzione, si vede proprio uno dei salvatori fotografare i resti dei poveri protagonisti).
Non muoiono Carl e Rick
Questo è poco ma sicuro. Ma non scappano dai giochi psicologici di Negan. Era tuttavia prevedibile: solo i più attenti avranno fatto caso al fatto che Negan - prima di colpire il malcapitato, nell'ultimo episodio della stagione 6 - ha minacciato il gruppo che, se qualcuno avesse cercato di combattere, avrebbe "tolto l'altro occhio al ragazzo (Carl) e lo avrebbe fatto mangiare al padre (Rick)". Dicendo questa frase, Negan si rivolge leggermente alla sua destra, come se Carl fosse in quella direzione e quindi, non davanti a lui a portata di "Lucille".
Per quanto riguarda Daryl, di certo non se la passa bene, visto che è ostaggio dei salvatori di Negan.
La verità nell'ultima scena
Tutti i fan della serie non possono dimenticare l'ultima scena della sesta stagione di The Walking Dead: la macabra "conta" del terribile Negan. Qui, secondo molti, c'era già la soluzione dell'enigma. E ne era convinto lo youtuber Slaykone, che con incredibile arguzia ha ripercorso l'intera scena dando una spiegazione logica e scientifica su chi sarebbe davvero il prescelto dal cattivone e la sua mazza. Ci è andato vicino.
Carla Ardizzone
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