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skam italia 5 elia micropenePoche ore fa è andata in scena l’anteprima e la conferenza stampa della quinta stagione di Skam Italia, il cui protagonista sarà il personaggio di Elia, interpretato da Francesco Centorame. Ogni stagione della serie ha infatti focalizzato la propria narrazione su un particolare membro del gruppo di amici romani, affrontando di volta in volta un determinato tema riguardante le dinamiche adolescenziali e non solo, come il coming out, i disturbi mentali e la religiosità.

Fonte foto: Netflix via Facebook

E proprio durante la presentazione dei nuovi episodi, è stato infine svelato l’argomento principale della quinta stagione: l'ipoplasia peniena, comunemente nota come “micropene”. Molte sono state le polemiche che hanno seguito l’annuncio, ma le risposte degli attori della serie non si sono fatte attendere, tutte ovviamente in difesa della scelta della sceneggiatura.

Skam Italia 5: le polemiche sulla scelta del “micropene” come tema principale

Elia Santini soffre di ipoplasia peniena, il disturbo del "micropene", che influenza la vita sociale e sessuale del giovane protagonista, argomento inedito per una serie tv adolescenziale italiana. Ma, come accennato, le critiche e le polemiche non sono mancate da parte della community che si aspettava tutt’altri temi.

Da chi mette a confronto le tematiche scelte dalle altre versioni di Skam per la quinta stagione, come la disabilità in quella francese, e le malattie mentali e l’alcolismo per la sorella tedesca, con il “micropene” che non convince i fan italiani. Le critiche non si sono fermate a evidenziare le differenze con le altre serie europee, ma sono entrate anche a gamba tesa nel merito dell’argomento, arrivando ad affermare che il “pene piccolo” per un ragazzo bianco, cis e etero non sia qualcosa di cui dovrebbe lamentarsi, dati i suoi privilegi.

In risposta a questi attacchi talvolta duri, talvolta ironici, e talvolta al limite del cyberbullismo, se non sconfinando del tutto, Pietro Turano, attore che interpreta Filippo Sava nella serie, è intervenuto cercando di porre l’attenzione sulla mascolinità tossica e sugli stereotipi di genere che affliggono ancora oggi i giovani uomini, arrivando a farli sentire inadeguati: “Fate tanto i paladini e le paladine battagliere contro gli stereotipi, i ruoli di genere, la cultura machista e ciseteropatriarcale e poi quando scoprite che la serie tratterà di un ragazzo a disagio con il proprio corpo per via delle dimensioni del proprio pene rispetto alle aspettative sociali, sapete solo fare del bullismo?” Si legge nelle storie Instagram dell’attore, che continua: “Fate gli/le woke trans-femministe progredite e poi vi sfugge che la cultura patriarcale e machista si fonda proprio su precisi ruoli di genere maschili e femminili, sulla base di virilità/femminilità e sui genitali, e che la lotta si consuma sui nostri corpi. Vi sfugge l'associazione convenzionale e tossica su cui si basa tutta una cultura normativa ovvero genere=genitali e poi: quali si hanno, quali si devono avere, come, di quali dimensioni, la durata, la durezza, la potenza, l'uso. E che su questo si costruiscono e tramandano i ruoli, le norme e i meccanismi di potere.”

Pietro va avanti nella sua invettiva pubblicata nelle sue storie: “Tutti e tutte sono vittime di ruoli e aspettative sociali e gli uomini, rispetto alle donne, sono meno consapevoli delle strutture che li opprimono e questo spesso si traduce in repressione e violenza, discapito delle donne e di altri uomini. Su questo si origina la tossicità della nostra società, prima di tutto sui corpi. Parlare di salute sessuale significa parlare anche di uomini che hanno un micropene o che pensano di averlo per via delle pressioni sociali ma significa parlare anche di identità, relazioni, benessere fisico/motivo/psicologico. Significa domandarsi cosa debba significare essere uomini oltre la mascolinità tossica e il body shaming. Mi ha ferito leggere i tweet violenti di oggi. C’è un vero tabu su questo e pensate a chi si sente colpito direttamente dalle vostre parole.”

E quindi conclude precisando: “Però mi conferma che ancora una volta abbiamo fatto qualcosa di necessario, forse più che mai. Godetevi Skam Italia 5, guardate, ascoltate, riflettete, guardatevi allo specchio e amatevi. abbiamo tanto da imparare, insieme.”

Skam Italia 5, Ipoplasia peniena: che cos’è, le origini e perché si parla di "micropene"

Dopo aver osservato il dibattito che si è creato attorno al tema, è bene capire di cosa effettivamente parlerà la quinta stagione della serie: l'ipoplasia pieniena è una vera e propria forma patologica di micropene e viene osservata nei soggetti maschili, le cui dimensioni del pene in erezione non superano i sette centimetri.

Solitamente, a determinarne la comparsa è una carenza di testosterone nei primi anni di vita fino all'adolescenza. In genere, negli individui con micropene tutte le altre strutture annesse al pene (scroto, uretra, perineo ecc) sono normali, cioè non presentano alcuna anomalia. Secondo alcune ricerche statistiche, la condizione di micropene riguarderebbe un nuovo nato ogni 200.

Ma, se attualmente nella nostra civiltà è ben sedimentata l’idea che un organo genitale grande è simbolo di forza, mascolinità e potere, questa visione non era la medesima di qualche secolo fa. Infatti, i più attenti potrebbero aver notato che la maggior parte delle statue dei guerrieri greci hanno il pene piccolo e non in erezione; questo perché un pene piccolo e non eretto era associato dagli antichi Greci alla moderazione, una delle doti imprescindibili della virilità e quindi di un guerriero. E quindi, al contrario, un pene grosso simboleggiava l’incapacità di gestire gli impulsi e di agire con intelligenza e risolutezza.

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