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#Sapevatelo, come essere (degli studenti) felici?

Sapevi che gli studenti felici sono quelli che ottengono risultati migliori tra i banchi di scuola? Solo con lo giusto stato d'animo, infatti, si possono affrontare al meglio tutti gli ostacoli più insidiosi, come interrogazioni e compiti in classe.

Il primo passo per delle persone – e degli studenti – felici è quello di mettere da parte i cattivi pensieri, e trovare il giusto mindset.

La felicità, infatti, dipende dal modo in cui guardi le cose. Tutto molto bello – starai pensando -, ma come si fa a essere (degli studenti) felici? Troverai la risposta nel nuovo episodio di #Sapevatelo, il podcast di Skuola.net che ti spiega tutto quello che non sai. Nella nuova punata il direttore Daniele Grassucci dispensa 7 consigli utili per essere felici (anche a scuola).

Il vantaggio della felicità

La felicità è uno stato mentale e dipende dal modo in cui guardi le cose. E' proprio questo il primo passo per essere persone felici: “Avere un mindset positivo ti aiuta a raggiungere risultati. Siamo abituati a dire 'quando mi fidanzerò col più bello o con la più bella della classe sarò felice', 'quando avrò 5000 follower sarò felice', 'quando avrò quelle scarpe sarò felice', poi arriviamo a quel traguardo e non siamo felici perché ci abituiamo a collegare la felicità a un obiettivo da raggiungere. E' stato dimostrato che un venditore ottimista, cioè uno che è convinto di farcela, ha il 56% di possibilità in più di farcela di quello non ottimista, oppure di quello neutro. Stessa cosa, uno studente che prima di un compito in classe si diverte, si è disteso, ha più possibilità, a parità di condizioni, di farcela rispetto a uno invece un po' 'depressuccio'. Il punto è: vai a un'interrogazione? Pensati promosso. Aumenterà le tue probabilità di riuscirci veramente. Quindi, prima cosa il vantaggio della felicità: fare dell'ottimismo un principio di vita da portare avanti giorno dopo giorno”.

Il principio del fulcro e della leva

La mente è un luogo meraviglioso: può fare dell'inferno un paradiso e del paradiso un inferno: “Molte situazioni ci appaiono più o meno gravi, più belle o meno belle, a seconda di quello che c'è nella nostra mente. Se io sono convinto che sono brutto o brutta, quando mi guarderà qualcuno molto probabilmente penserò 'guarda questo quanto pensa che sono brutto'. Ti danneggia l'umore. Viceversa, ci sono persone che sono esteticamente non bellissime però se la sentono. Noi non possiamo controllare quello che ci accade, ma possiamo controllare il modo in cui rispondiamo”

L'effetto tetris

Terzo punto, l'effetto tetris: “Se tu giochi per ore e ore a Tetris, la tua mente comincia a sognare Tetris (è un effetto psicologico cercatelo su Google): ad esempio, vai al supermercato e cominci a vedere come scatolare. Vuol dire che se tu sei immerso in una situazione per tanto e tanto tempo, poi vedi le cose secondo quello schema. Se abitui la tua mente a pensare in maniera negativa, lei poi cercherà solo elementi negativi. Al contrario, abituarla a vedere le cose positive, sarebbe un ottimo approccio”

Il metodo della gratitudine

Altri canali per raggiungere la felicità, spiega Grassucci, sono l'empatia e la gratitudine: “Guardare quello che hai ed elencare le tre cose della giornata che ti hanno fatto sentire bene. Questo riprogramma la nostra mente, appunto, a cercare le cose positive”. Chiaro poi che non si può essere sempre felici: capiteranno a tutte e tutti momenti no, ed è giusto così. “Le cose brutte possono capitare a tutti, ci sono due modi per viverle: o disperarsi oppure provare a rialzarsi e imparare”

Il cerchio di Zorro

Parola d'ordine? Mettere ordine! “Alcune situazioni sembrano fuori controllo, con il cerchio di Zorro riprendi il controllo. Per fare un esempio: la tua camera è disordinata? Comincia con il mettere ordine dalle piccole cose. Inizia col rifarti il letto: può sembrare una banalità, ma rifarsi il letto è il primo momento della giornata in cui metti ordine”

La regola dei 20 secondi

Servono però allenamento e costanza: “Entrare in questo mindset positivo – quindi allenarsi a vedere le cose positive che ti accadono e a ricercarle ogni giorno - richiede tempo richiede energia Facciamo fatica a installare nuove abitudini, quindi la regola è che se io voglio installare una nuova abitudine positiva all'inizio mi deve richiedere non più di 20 secondi di impegno. Ad esempio io voglio leggere invece di stare su Instagram a scrollare ore e ore. Allora che cosa si fa, si rende più facile l'abitudine nuova che si vuole installare: mi metto sul divano, allontano il telefono e metto vicino a me un libro. In questo modo, il mio cervello pigro – perché l'essere umano è pigro – sarà spinto a leggere il libro che ho vicino".

L'investimento sociale

L'essere umano è pigro, ma anche è anche un animale sociale. Non siamo fatti per stare soli: “L'amicizia, le vere relazioni ti autano a stare bene. E' scientificamente provato che c'è più gioia nel dare che nel ricevere, e quindi avere delle relazioni in cui tu ti prendi cura degli altri. Avere degli amici è garanzia di felicità”