ImmaFer
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10 migliori film del secolo
Fonte: Netflix.it


Il New York Times ha pubblicato una classifica che ha attirato grande attenzione nel mondo dei cinefili, incoronando i cento migliori film del 21esimo secolo. A differenza di molte altre, questa lista non si basa sull’opinione di critici, ma su quella di oltre 500 personalità del settore, tra cui registi, attori e sceneggiatori che orbitano intorno a Hollywood.

Tra loro anche Pedro Almodóvar, Sofia Coppola, John Turturro, Julianne Moore, Stephen King e Mikey Madison. Il risultato è una classifica elaborata con il contributo della sezione The Upshot del New York Times, che ha curato la parte statistica. 

Di seguito, i dieci film più votati del secolo.

Indice:

10. The Social Network, di David Fincher (2010)

All’epoca sembrava difficile immaginare un film avvincente su Facebook e sul suo fondatore Mark Zuckerberg. Eppure, David Fincher e lo sceneggiatore Aaron Sorkin sono riusciti a realizzare un’opera acuta e incisiva. Secondo il New York Times, con il senno di poi, il film appare addirittura “quasi pittoresco e non abbastanza crudele” rispetto agli effetti reali dei social network. L’attore Simu Liu lo considera “un film perfetto”.

9. La città incantata, di Hayao Miyazaki (2001)

Capolavoro dell’animazione giapponese, è stato il primo anime a vincere un Oscar come miglior film d’animazione. È una storia di formazione immersa in un mondo immaginifico e spirituale, che ha segnato generazioni. John Turturro lo descrive come “l’Alice nel paese delle meraviglie dei nostri tempi”.

8. Scappa – Get Out, di Jordan Peele (2017)

Una commistione di thriller, horror e satira sociale. Il film racconta la storia di un giovane afroamericano coinvolto in una trappola orchestrata dalla famiglia della sua ragazza. È stato un debutto sorprendente per Jordan Peele, già noto nel mondo della comicità, che qui si rivela anche un abile narratore del presente.

7. Se mi lasci ti cancello, di Michel Gondry (2004)

Il titolo originale, Eternal Sunshine of the Spotless Mind, restituisce meglio il tono del film, che riflette sulle relazioni e la memoria. Scritto da Charlie Kaufman, è un racconto romantico e filosofico che ha colpito anche Dennis Lehane, autore di Mystic River e Shutter Island: “Davvero intelligente, profondamente commovente e divertente”.

6. Non è un paese per vecchi, di Joel e Ethan Coen (2007)

Adattamento del romanzo di Cormac McCarthy, ha vinto quattro Oscar tra cui miglior film. Il personaggio interpretato da Javier Bardem è diventato un’icona della violenza cinematografica. Per Brian Cox, è il miglior lavoro dei fratelli Coen.

5. Moonlight, di Barry Jenkins (2016)

La storia intima e struggente di un ragazzo nero che cresce in una zona difficile di Miami. Ha vinto l’Oscar come miglior film nel 2017, in un’edizione ricordata per l’errore clamoroso durante l’annuncio del vincitore. Prodotto da A24, è un film indipendente che ha colpito per la sua delicatezza e autenticità.

4. In the Mood for Love, di Wong Kar-wai (2000)

Un uomo e una donna si incontrano per caso a Hong Kong negli anni Sessanta. Le loro rispettive relazioni sono in crisi, e tra loro nasce un legame profondo ma trattenuto. La narrazione si sviluppa tra silenzi, sguardi e movimenti eleganti. Per Sofia Coppola è “un racconto poetico proprio perché non spiega per forza tutto”.

3. Il petroliere, di Paul Thomas Anderson (2007)

Daniel Day-Lewis interpreta un cercatore di petrolio senza scrupoli, in una storia che mostra la corrosione morale del potere. Il film è considerato una delle migliori prove registiche di Anderson, e una delle interpretazioni più memorabili di Day-Lewis, che per questo ruolo ha vinto il suo secondo Oscar da protagonista.

2. Mulholland Drive, di David Lynch (2001)

Un sogno che si trasforma in incubo, in una Los Angeles fatta di desideri, illusioni e segreti. Lynch esplora i meccanismi oscuri di Hollywood e della mente umana, in un’opera che il New York Times definisce “uno dei film più cupi e terrificanti” del regista, e che ha consacrato Naomi Watts.

1. Parasite, di Bong Joon-ho (2019)

Il film sudcoreano ha fatto la storia degli Oscar vincendo, per la prima volta per un’opera non in inglese, il premio come miglior film. È la storia di una famiglia povera che riesce a infiltrarsi nella vita di una famiglia ricca, in una miscela di satira sociale, thriller e commedia. Ha avuto un impatto notevole, aprendo le porte a molte altre produzioni coreane, sia cinematografiche che televisive.

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