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Paola Iezzi a X-Factor 2024
Paola Iezzi a X-Factor 2024, fonte Instagram


Chi l’avrebbe mai detto che nel passato scolastico di Paola Iezzi, la celebre cantante e giudice di X Factor, c'è stato un insegnante iconico che ha lasciato un segno indelebile nella sua vita? 

E non un insegnante qualunque, ma un vero cantautore di culto: Roberto Vecchioni! Proprio così, Paola ha avuto come professore di liceo uno dei più grandi nomi della musica italiana.

Recentemente, in un'intervista al ‘Corriere della Sera’, Paola ha raccontato alcuni aneddoti imperdibili sul suo periodo scolastico, ricordando con affetto e ironia i giorni passati sotto la guida dell’insegnante cantautore. 

Indice

  1. Vecchioni, il prof affabulatore
  2. Il primo incontro con Vecchioni? Memorabile!
  3. Il tifo per l’Inter

Vecchioni, il prof affabulatore

Roberto Vecchioni non era solo un cantautore, ma anche un professore capace di lasciare il segno. 

Paola lo descrive come “un affabulatore, l'insegnante che tutti sognano di avere”.

Le sue lezioni erano magiche, capaci di aprire scenari che non avresti mai sospettato, un po' come il celebre professor Keating, de L’attimo fuggente.

Era l’insegnante che sapeva parlare agli studenti, che riusciva a coinvolgere anche chi, come Paola, non amava particolarmente alcune materie. La cantante ha infatti confessato di aver preso qualche “votaccio” in greco e latino, rivelando un lato umano e autentico che molti ragazzi possono facilmente comprendere. “Ero refrattaria alle regole, non mi piaceva imparare a memoria”, ha ammesso la pop star.

Il primo incontro con Vecchioni? Memorabile!

Se pensate che il primo giorno di scuola con Vecchioni fosse noioso, beh, vi sbagliate di grosso

Paola ha raccontato un aneddoto di quel primo incontro, quando lei e i suoi compagni si trovarono di fronte un professore dall’“aria austera, arcigna, con il sigaro spento in bocca e il registro sottobraccio”. Già solo la sua presenza incuteva rispetto, ma il vero colpo di scena doveva ancora arrivare.

Vecchioni entrò in classe e, con un pizzico di teatralità, sbatté il registro sulla cattedra, esclamando: “Bene, adesso vi aspettano 5 anni di calci in c...”. Poi uscì dalla classe, lasciando tutti a bocca aperta. Cinque minuti dopo, tornò e iniziò la lezione come se nulla fosse accaduto.

Un inizio col botto, che secondo Paola era il modo del professore di stabilire subito un contatto diretto con gli studenti. “Raga, parlo la vostra lingua”, sembrava dire con quel gesto. Un incipit colorito, certo, ma che aveva già conquistato l'attenzione di tutti.

Il tifo per l’Inter

Paola ha svelato anche un altro aspetto divertente del suo ex professore: il suo stato d’animo era fortemente legato ai risultati dell’Inter, la sua squadra del cuore. “Quando perdeva era particolarmente di cattivo umore”, ha ricordato la cantante. 

Gli studenti, quindi, non potevano che sperare per la vittoria dei nerazzurri. “Sennò erano dolori”, ha scherzato Paola, ricordando forse un vecchio un po’ meno indulgente.