
Fedez e Luis Sal tornano ai ferri corti e il pretesto, stavolta, è un’accusa di plagio: Luis sostiene, infatti, che Pulp Podcast - nuova creatura del rapper - abbia copiato Muschio Selvaggio, il progetto che un tempo li univa e che oggi rappresenta la linea di frattura definitiva.
Fedez respinge, però, la versione dell'ex amico e rivolta la storia: secondo lui è Luis a inseguire soldi e riconoscimenti “che non gli spetterebbero”.
Nel mezzo si inseriscono avvocati, storie pregresse, presunti ospiti copiati e un rimbalzo di responsabilità che illumina quanto questa faida sia ormai diventata un microcosmo del web italiano: pubblica, nervosa, narrata in tempo reale. E a ogni episodio si alza l’asticella.
Indice
La miccia: la denuncia di Luis e la contro-narrazione di Fedez
Il nuovo capitolo parte da una clip di Pulp Podcast: Fedez, accanto a Mr Marra, racconta di aver ricevuto una denuncia da Luis Sal.
Nelle carte, spiegano, si parlerebbe di una “ricopiatura/riproduzione non autorizzata dei caratteri distintivi del format” e persino di casi in cui “alcuni ospiti delle puntate Pulp sono i medesimi di altre puntate di Muschio”.
Secondo l’accusa, insomma, Pulp non sarebbe solo “un altro podcast con ospiti”, ma la prosecuzione, nemmeno tanto mascherata, della stessa operazione nata con Muschio Selvaggio, portata avanti in un contesto diverso ma con identità di contenuti.
L’attacco di Fedez: soldi, meriti e l’accusa di “cause a caccia di denaro”
Di fronte alla denuncia, Fedez non sceglie il basso profilo. Nella clip di Pulp parla apertamente del “buon Luis Sal, insieme al suo entourage”, e definisce “folle” la richiesta di partecipare ai guadagni.
Il tono è tagliente, nonché marcatamente personale: più che una disputa astratta sul diritto d’autore, sembra un regolamento di conti tra ex soci che si rinfacciano chi abbia fatto cosa, e con quali motivazioni.
Il rapper insiste sul tema del denaro, accusando Luis di essere in contraddizione con l’immagine di persona “disinteressata ai soldi” e arrivando a sostenere che sarebbe “solito fare queste cause per cercare di racimolare dei denari”.
E tutto questo rivolgendosi direttamente allo youtuber: “Se tu eri quello non interessato al denaro, perché adesso vieni a c*** il c***o in casa nostra, a chiederci soldi di cose che stiamo facendo noi e di cui tu non hai il minimo merito?”.
Nella sua ricostruzione, inoltre, l’ex socio non avrebbe alcun merito nel successo di Pulp, se non – paradossalmente – quello di aver costretto il nuovo progetto a partire “in salita” dopo la rottura su Muschio Selvaggio.
Gli ospiti al centro dello scontro
Nella denuncia, compare anche il capitolo degli ospiti: tra le contestazioni si sostiene che alcune presenze di Pulp Podcast coincidano con nomi già passati da Muschio Selvaggio.
In particolare, viene indicata la figura di “Patrizia Aldovrandi”, che rimanda probabilmente alla puntata in cui Muschio Selvaggio aveva raccontato la storia di Federico Aldrovandi attraverso la voce di sua madre, Patrizia Moretti.
Fedez, però, non manca di far notare l'errore nel nome e replica di non aver mai ospitato quella persona a Pulp. L’unica sovrapposizione reale tra i due podcast, lato ospiti, è quella di Pietro Orlandi, intervistato da Muschio nel 2023 e presente anche in una puntata di Pulp del 2025 dedicata alla scomparsa di sua sorella Emanuela. In entrambi i casi, a condurre c’erano Fedez e Mr Marra.
La versione di Luis: “È stato lui a denunciarci per primo”
Dall’altra parte, Luis Sal non accetta di passare per quello che “spunta all’improvviso” con una denuncia. In primis, durante una live social, sottolinea il passaggio chiave sulla proprietà di Muschio Selvaggio, ricordando di aver rifiutato un’offerta economica di Fedez, e di essersi poi ripreso il podcast, che “gli è stato affidato da un giudice”.
Un modo, in altre parole, per marcare il terreno: Muschio è un marchio che è passato formalmente, per via giuridica, nelle sue mani dopo il contenzioso. Dentro questa cornice, si inserisce il commento firmato da Muschio Selvaggio, secondo cui la denuncia viene presentata come una difesa del proprio format, in risposta a una controparte che avrebbe aperto un podcast “identico” dopo aver venduto le quote e aver iniziato a denigrare pubblicamente il progetto originario.
Ecco le parole del team verde: "A dire il vero è stato Fedez a denunciarci a fine 2024, pretendendo parte dei guadagni di Dibattitini e delle sponsorizzazioni. NOI (non quel patatino Luis Sal innocente) ci siamo difesi facendo notare che, dopo aver venduto le quote, Fedez ne ha aperto uno identico con Mr. Marra, denigrando Muschio pubblicamente".
Muschio, Pulp e il confine tra ispirazione e copia
Sarà comunque compito di un giudice quello di stabilire se Pulp Podcast sia o meno un plagio di Muschio Selvaggio, ammesso che la vicenda non venga archiviata prima.
I testi mettono in fila alcuni elementi oggettivi: Muschio è stato uno dei primi podcast con ospiti di grande visibilità in Italia, trainato dalla notorietà dei suoi host; dopo l’uscita di Fedez, il format è cambiato, introducendo nuove rubriche, volti e sperimentazioni; nel frattempo è nato Pulp, altro podcast di interviste e approfondimento con lo stesso volto principale e lo stesso co-conduttore.
Proprio su questo aspetto, il dibattito tocca una questione che va oltre il caso specifico: quando un talk con ospiti può dirsi “originale”? D’altronde l’idea di base – tavolo, microfoni, sfondo riconoscibile, chiacchierata con un personaggio – è stata replicata decine di volte nel panorama italiano.
Muschio, però, ha avuto il merito di arrivare presto e con un brand forte. Ma nella pratica i confini tra “format unico” e “variazione sul tema” sono tutto fuorché nitidi. Ciò che davvero distingue i podcast non è l’arredo di scena, ma le storie, il taglio delle interviste, le scelte editoriali. Che in effetti in Pulp appaiono piuttosto distanti.