
Da quando aveva 4 anni ha dedicato la sua vita alla ginnastica, al punto di non voler essere inviato alle feste di compleanno dei suoi coetanei per allenarsi in palestra. Dopo anni di duro lavoro, Ludovico Edalli, classe 1993, è riuscito a centrare il suo obiettivo: partecipare alle Olimpiadi.
Sarà infatti l’unico ginnasta a rappresentare l’Italia nella categoria uomini. Emozionato e un po’ agitato, Ludovico ha raccontato a Skuola.net come sta vivendo questo periodo prima della partenza per Rio 2016 e di come ha influito sulla sua vita e sulla ginnastica l’eco mediatico della trasmissione andata in onda su Mtv.
Manca poco all’Olimpiade. Come ti senti?
“Non so se più agitato o emozionato. Agitato perché sarò l’unico rappresentante dell’Italia, un po’di pressioni quindi ci sono però anche l’emozione incomincia a farsi sentire”.
Qual è la tua più grande paura, se c’è, legata a questa Olimpiade?
“Di fare una gara che non piaccia a me, di non riuscire ad esprimere al meglio quello che riesco a fare”.
L’esercizio sul quale ti senti più sicuro e quello su cui hai delle perplessità?
“Sicuramente quello con più titubanze sarà il cavallo con maniglie perché è sempre stato quello più delicato. Sugli altri c’è un po’ di paura ma sono abbastanza tranquillo… abbastanza” (ride)
Qual è il ginnasta che temi di più?
“Me stesso, sono sincero. In realtà in questa gara non ho un avversario, non vado là per vincere ma per partecipare perché è un evento enorme. Non sono in condizione di poter dire che ho uno sfidante”.
Ha un portafortuna che porterai con te?
“Non so se si possono definire tascabili ma la mia ragazza e il mio migliore amico bastano”.
Pensi di poter conquistare una medaglia?
“L’obiettivo, ad essere sincero è entrare nella finale a 24 che significherebbe coronare l’inizio di carriera. Entrare nella finale non è semplice, riuscirci sarebbe già raggiungere un obiettivo”.
Qual è l’ultimo pensiero o gesto scaramantico prima di salire in pedana?
“Mi ripasso sempre gli esercizi a mente, quindi sembro un cretino in mezzo alla pedana, giro su me stesso, muovo braccia, gambe, mani per simulare gli esercizi”.
Guarda l'esercizio che Ludovico ha eseguito ai Test Event per le qualificazioni a Rio 2016
Come hai fatto a conciliare la tua carriera e la scuola? È stato difficile?
“Assolutamente, non è mai stato facile. Sin da bambino quando frequentavo le elementari nascondevo i bigliettini nella felpa per riuscire ad andar in palestra. Dovevo nasconderli a mia madre in modo da non farle scoprire che mi avevano aiutato! Ci tenevo così tanto alla ginnastica che non mi facevo invitare ai compleanni dei miei amici. Andando avanti è diventato sempre più difficile, quando si arriva al liceo e all’università è sicuramente più impegnativo conciliare studio e carriera”.
Un consiglio da dare a qualcuno che come te vuole realizzare un sogno?
“L’unico consiglio che posso dare è credere in se stessi e nelle proprie capacità. Io in realtà non sono mai stato super portato per fare questo tipo di sport nel senso che non avevo grandi qualità tecniche e fisiche. A me è sempre piaciuto, ho iniziato a crederci e ho lavorato molto, ho sputato sangue dalla mattina alla sera e piano piano ho raggiunto dei risultati, ma piano piano”.
Dopo 'Ginnaste - Vite Parallele' hai avuto un ritorno di popolarità. Come la vivi?
“Mi ha scosso un pochino. Ero abituato a fare gare con poche persone e ora l’ultima che ho fatto ce ne erano 13 mila. Sicuramente la trasmissione ha portato molta visibilità alla ginnastica, prima non la conosceva quasi nessun”.
Cosa farai appena ritornerai da Rio?
“(Ride) Un sacco di balotta (termine bolognese che vuol dire stare in compagnia, con amici) diciamo che mi festeggerò. Dopo l’Olimpiade avrò una settimana di vacanza e poi in realtà da fine agosto riprenderò gli allenamenti perché già ad ottobre probabilmente avrò delle gare. Per noi il riposo non esiste, pensa che quest’anno è la prima volta dopo quattro anni che ho una settimana di vacanza. Però devo dire che grazie alla ginnastica ho visto tanti posti in giro per il mondo”.

Manlio Grossi
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