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lo-fi for you brano teduaDopo un'assenza durata più di un anno il rapper Tedua torna sulla scena musicale. “Lo-Fi For U” è il quarto brano della serie “Lo-Fi”, iniziata nel 2020 in “Vita Vera Mixtape”.
fonte foto: via Instagram

Nell'ultimo periodo Tedua si era dedicato ad altre produzioni, con una parte in “L'ombra di Caravaggio”, l'ultimo film di Michele Placido – e partecipando a “La nuova scuola genovese”, una docu-serie che mette in correlazione il cantautorato ligure e la nuova scuola di hip-hop.

E adesso Tedua è di nuovo pronto a prendersi la scena, con un brano che non è altro che una dedica ai suoi “compagni di viaggio”.

”Lo-Fi For U”: testo e significato del brano di Tedua

Era il 2016 quando si fece largo una nuova generazione di cantanti hip-hop. Riuniti nella cosiddetta “scena trap”, gli artisti iconici di questo nuovo mondo musicale sono i protagonisti del nuovo brano di Tedua. Così dopo “Bimbi”, brano del 2017, Izi, Rkomi, Sfera Ebbasta e Ghali tornano protagonisti in “Lo-Fi For U”. Ogni parte della canzone è dedicata a uno degli artisti, nella prima strofa Tedua spiega come la sua diversità nel rappare non fosse compresa da nessuno: fu Sfera Ebbasta a cogliere l'unicità dell'artista.

Il rapper ricorda poi gli incoraggiamenti di Ghali e i litigi con Izi, da cui ha avuto modo di imparare. Infine, come non menzionare la convivenza con Rkomi, tra i film visti insieme e le chiacchierate fino a tarda notte. Nella parte finale del brano la ferita che appunto tutti i “Bimbi” difficilmente riescono a guarire: la mancanza di una figura paterna. “Lo-Fi For U” è prodotto da Shune e ha la stessa ambizione di “Bimbi”: diventare un brano iconico del genere trap. Ecco il testo:

Ladies and gentlemen
Sto esagerando
Ok Shune, la saga continua
Lo-fi four

Lo-fi for me, lo-fi for you
That’s Shune, am I right?
Tedua!
Ringrazio Charlie innanzitutto per la pazienza che ha avuto
Grazie a lui ho conosciuto Chris
Su una panchina rollava weeda, io il fumo
Eravamo in villa a Seguro
Arrivavo col cinquantino rosso
Milano Est, Milano Ovest
In circonvallazione un freddo addosso
Il cavo dell’acceleratore rotto

E mi ricordo a quei tempi stavo sui venti
Dicevi “quante rime inventi”, condizionavo gli altri
Correggevano il mio stile a tempo sui quattro quarti
Io invece dritto contro il muro
Quando rimo, chiudo gli occhi
Sopra un treno regionale che porta al mio futuro
E a tutte le fermate vedo scendere qualcuno, ah ti assicuro
In quei momenti senti solo i consigli del coach all’angolo
Non badi al pubblico, al casino che faranno, no
Me ne sbattevo del metronomo

Esuberante, logorroico
Per molti un problema cronico, per altri un flow da fenomeno
Sfera l’aveva capito come al solito
Io non sapevo usare i social, avevo una maglia rossa Ralph Lauren tarocca
A differenza di Giona che mi dava consigli su come si posta
Col tempo ho imparato così tanto da quel ragazzo
Spero di avergli lasciato qualcosa in cambio
O mi sentirei in debito un sacco
Ringrazio Ghali, così lungimirante in quegli anni con le idee di marketing
Io e i ragazzi eravamo più provinciali, addetti al catering
Pensa che mi propsavi, avevo solo sedici anni
Tu già te la comandavi, Rap’n’Roll, Troupe D’Elite
Mi dicevi sali a Milano che ce la fai
Senza manuale su come inseguire i sogni
Sul come parlare ai sordi, sul come fare dei soldi
In classifica l’hip hop, non il pop, str*nzi
Ai tempi con me c’era IZI, ancora in crisi, con il diabete
Prima del film, prima di “Bimbi”, quanti litigi ma ancora insieme

Io ti ringrazio per sempre Diego
Siamo cambiati da allora ma forse meglio
E questo mi onora, mi rende fiero
Anche se a scuola il diploma non l’abbiam preso
È mio fratello quello
Per te faccio un casino in un litigio
È il bambino prodigio con un etto nello zaino
Vai a letto ma è sempre casa di un altro
E tra i bimbi di “Bimbi” nessuno che mi somigli quanto Rkomi
Non parlo di metrica, non parlo del flow o i suoni
Siamo figli dei film visti insieme nei blocchi
Anche se con due caratteri opposti
Mi parli sempre con gli occhi e ricordi
Fanno a gara per saltare fuori
In quegli anni ero spaesato, ho pensato
Un paesano è passato dalla piazza di spaccio a far la star sul palco
E io ti ho spinto a questo e quell’altro
Il tuo talento l’ho sempre ammirato ma non ne faccio un vanto
Ti ho spinto così tanto da averti allontanato

Quando son tornato, avevi un altro sguardo
Più convinto, più coraggio
Il nostro affetto non è cambiato
Nessun conflitto, nessun contratto
Ed è perfetto così
I ragazzi di “Bimbi” ciò che ci può accomunare
È che siam cresciuti tutti senza la presenza di un padre
Tedua
Lo-fi for u
Tedua!
Quando giocavi a pallone per la strada
Prima di tradir la fidanzata
Prima di mollare la scuola
Prima di fuggire di casa
Eravamo bimbi
Eravamo bimbi

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