
La popolare band della Corea del Sud, infatti, tornerà a calcare i palchi solamente nel 2025 visto che adesso, "a turno in base alle loro scadenza individuali", i membri della formazione musicale dovranno partire per il servizio militare obbligatorio previsto dalla legge coreana.
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I BTS e il rinvio del servizio militare
Il comunicato è arrivato a pochi giorni di distanza dall'incredibile concerto fatto a Busan dalla k-pop band più famosa del mondo e ha già lasciato di stucco centinaia di migliaia di fan: i BTS partiranno per il servizio militare e ritorneranno a calcare i palchi nel 2025. Notizia che però era già nell'aria visto che Jin, il membro più grande della band, a dicembre compierà 30 anni ovvero l'età limite per prestare il servizio militare che è obbligatorio nella Corea del Sud.Jin, in base ad una legge rivista nel 2020, aveva già rimandato il servizio militare fino all'età di 30 anni attraverso l'autorizzazione del Ministero della Cultura. Fino a qualche tempo fa, inoltre, si parlava ancora della possibilità di aggirare la chiamata all'obbligo militare sia per lui che per gli altri membri del gruppo: una norma, infatti, prevede che gli atleti e i musicisti classici che hanno ottenuto premi internazionali possano essere esentati su raccomandazione del ministro della Cultura, Sport e Turismo, in cambio di servizi alternativi.
E' stato il caso del primo pianista coreano a vincere l'International Chopin Piano Competition, Seong-jin, e dell'attaccante del Tottenham Son Heung-min. L'emendamento che avrete esteso questo beneficio anche ai musicisti pop è però rimasto arenato nell'agenda dell'Assemblea nazionale.
Perché i BTS sono così importanti?
Questa band però non è popolare solamente per la musica ma ha anche un grande impatto sulla Corea del Sud e sulle sue relazioni internazionali. Secondo Joseph Nye, ex assistente Segretario della difesa per gli affari di sicurezza internazionale degli Stati Uniti, i BTS sono uno degli esempi più importanti di "soft power". Con questo termine si intende la capacità di raggiungere obiettivi nazionali tramite l’attrazione invece che la coercizione: il K-pop genera soft power e, di conseguenza, anche relazioni internazionali che fanno girare l'economia.Basti pensate che l'impatto dei BTS in era pre-pandemica era pari allo 0,3 % del Pil della Corea del Sud. La band, con oltre 100 miliardi di visualizzazione su YouTube, ha letteralmente un esercito di fan attivo non solo nella divulgazione della cultura coreana ma anche nella filantropia come nell'attività di sostegno psicologico ai giovani. Proprio per la loro grande influenza sono stati anche invitati all'Onu per dare voce ai ragazzi di tutto il mondo nel periodo post pandemia.
La conferma del servizio militare
Prima del comunicato delle ultime ore, in un'intervista del primo agosto, il Ministro della Difesa Suh Wook aveva già dichiarato che la band non poteva sottrarsi alla leva obbligatoria a cui tutti gli uomini devono sottoporsi entro i 30 anni suggerendo però un’ipotesi alternativa:"Penso debba essere dato loro il modo di continuare a esercitarsi anche durante il servizio militare. Inoltre, credo che debbano avere la facoltà di lasciare temporaneamente il posto per andare a esibirsi in concerto".Dopo il comunicato di oggi, è chiaro ormai che quello di Busan è stato l'ultimo concerto dei BTS almeno per qualche anno quindi adesso saranno i fan di tutto il mondo a dovere attendere il loro ritorno sulle scene.
Paolo Di Falco