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rosa chemical sanremo 2023 polemiche deputataNell’intervento di questa settimana alla Camera, la deputata di Fratelli d'Italia Maddalena Morgante ha espresso sconcerto e preoccupazione nell’apprendere che al Festival di Sanremo si esibirà Rosa Chemical, pseudonimo di Manuel Franco Rocati, giovane rapper.
L’apprensione della deputata sarebbe scaturita dalle manifestate intenzioni del cantante di portare sul palco dell’Ariston “il sesso, l'amore poligamo e i porno su Onlyfans”.
Fonte foto: @Rosa Chemical via Facebook

Tuttavia, l’intervento volto a difendere “l'identità dell'uomo e della donna” che le “ideologie” in questi anni starebbero cercando di attaccare, sembra non tenere conto della storia del Festival e delle esibizioni passate, dove non sono mancati gli artisti che hanno voluto andare controcorrente.

Rosa Chemical al centro delle polemiche in Parlamento contro Sanremo 2023

La deputata di Fratelli d’Italia ha usato il suo spazio in Parlamento per discutere di un tema che ha percepito come prioritario e grave quale ‘la rivoluzione fluida’, come da lei stessa definita.

Maddalena Morgante quindi, nell’intervenire alla Camera ha posto l’attenzione sul personaggio di Rosa Chemical e sul messaggio che l’artista ha dichiarato di voler diffondere dall’Ariston: "Desta sconcerto la notizia riportata dai media che Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara al prossimo festival di Sanremo porterà, come lui stesso ha affermato, e chiedo scusa per i termini che sto per usare, il sesso, l'amore poligamo e i porno su Onlyfans", riporta 'Ansa'.

Secondo la deputata sarebbe inopportuno mandare messaggi del genere da un palco così importante, anche a causa dei possibili giovani spettatori intenti a godersi la competizione canora: "La 'rivoluzione fluida' - ha spiegato - era già da tempo al teatro Ariston, ma trasformare il festival di Sanremo, appuntamento che ogni anno tiene incollato allo schermo famiglie e bambini ed è emblema della tv tradizionale convenzionale, nell'appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno".

Morgante ha in seguito ribadito che il suo partito si batte da sempre contro il ‘gender’, e che quindi secondo la sua opinione la televisione pubblica si dovrebbe astenere dal mostrare personaggi o immagini distanti dal concetto di ‘famiglia tradizionale’: "Il Festival della canzone rischia di diventare l'ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d'Italia contrasta. È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non soltanto sulla tv di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini che guarderanno la tv per una serata in famiglia".

La deputata conclude l’intervento auspicando che ci sia un ripensamento al riguardo, prima della messa in onda dell’edizione 2023 di Sanremo: "Nelle ultime edizioni il festival si è trasformato in una vera e propria propaganda a senso unico, un vero condensato della peggiore ideologia che mina e vuole minare l'identità dell'uomo e della donna".

Il web si scatena

L'intervento ha provocato, come ci si poteva aspettare, le reazioni di chi invece difende la partecipazione di Rosa Chemical Sanremo 2023. Su Twitter e sui diversi social si moltiplicano i post sulla vicenda. In prima fila Massimo Gramellini, che nel suo Caffé sul Corriere della Sera scrive: "La fluidità esiste, è presente dentro la società, e in modo consapevole soprattutto nelle nuove generazioni che la sorella d’Italia vorrebbe proteggere dall’esposizione televisiva di Rosa Chemical. Il Festival, come i giornali, non crea la realtà. La fotografa. E da un partito di governo i cittadini pretendono che amministri i nuovi fenomeni, non che si illuda di rimuoverli cestinandone la fotografia."

I momenti in cui Sanremo è stato anticonvenzionale

Del resto i Måneskin, Achille Lauro o lo stesso Rosa Chemical non si sono inventati nulla: nel 1964, l’idolo delle ragazzine di allora, Bobby Solo, si presentò sul palco con il mascara, primo uomo a esibirsi a Sanremo con del trucco in viso.

E’ invece nel 1978 che sul palco di Sanremo salì una Anna Oxa dal look androgeno, con tanto di capelli corti e tirati dietro, oltre allo splendido smoking, cantando l'immortale successo Un’emozione da poco.

Nel 1986 Loredana Berté, sulle note del brano Re, ballò con un succinto abito di pelle nera e un pancione finto per dimostrare che una donna incinta non è malata ma ancora più potente, come lei stessa sottolineò.

Sempre Anna Oxa sfondò un altro tabù, comparendo sul palco con pantaloni di piume e cristalli a vita tanto bassa da lasciar intravedere il perizoma.

Nel 2011 creò scompiglio il bacio che Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis si scambiarono in diretta, entrambe conduttrici insieme a Gianni Morandi.

Per non parlare poi delle più recenti apparizioni di Achille Lauro, sempre molto attese dal pubblico sanremese. Nella sua ultima performance all'Ariston, si è denudato quasi completamente.