E ora iscriviamoci tutti al canale Youtube di Luca Salvadori. È gratis. Un modo per onorare la memoria di uno degli Youtuber più amati dagli amanti del motorsport su due ruote, che ogni settimana coinvolgeva centinaia di migliaia di appassionati nel suo racconto frizzante, acuto e sempre lucido delle gare viste dal divano e vissute anche in prima persona.
Come faceva lui. Una passione che purtroppo gli è costata cara ma che lo rendeva felice, come lui stesso più volte confessava.E che ce lo ha portato via inaspettatemente, tre giorni dopo la pubblicazione del video che forse è il suo testamento spirituale: il suo giro di pista con i grandi di Moto GP e Superbike al Word Ducati Week 2024. Una Royal Rumble che lo aveva messo sullo stesso piano dei grandi quale lui era: nelle gare in cui stava competendo stava dimostrando un gran manico. Ma la sua grandezza maggiore forse risiede nella capacità di comunicare, nonostante 'gli scherzetti di Youtube' che disiscriveva gli utenti a loro insaputa. E questo lo portava a ricordare sempre che bisognava iscriversi al suo canale per sostenere il suo lavoro.
Come è morto Luca Salvadori
Sulla tuta figurava sempre la scritta 'Like a sir', 'Come un signore'. Un'ironia che ha sempre distinto il 32enne Luca Salvadori, pilota e influencer molto noto nel mondo delle due ruote. Si trovava in Germania per prendere parte alla sesta e ultima tappa dell'International Road Race Championship (IRCC), gara valida per la Superbike, in programma a Frohburg, in Sassonia. L'incidente è avvenuto nelle prime battute delle qualifiche: il tedesco Grams perde l'equilibrio e, nelle caduta, travolge diversi altri piloti. Nella carambola finisce anche lo stesso Salvadori che riporta diverse lesioni e viene trasportato d'urgenza in ospedale. Ed è proprio lì che si è spento, nonostante gli sforzi del personale sanitario. “Se ne è andato facendo ciò che amava” commentano in lacrime i genitori di Luca ai microfoni del 'Corriere della Sera'.
Chi era Luca Salvadori
Classe 1992, Luca Salvadori aveva 32 anni ed era originario di Milano. Fin da piccolo ha sempre respirato aria di motori tra le pareti di casa: il padre è infatti un importante produttore musicale italiano ma anche il fondatore e direttore della Trident Motorsport scuderia automobilistica attiva in Formula 2, Formula 3 e Formula Regiona. Luca era sceso in pista la prima volta nel 2009 fino ad arrivare all'esordio nel Motomondiale nella stagione 2023 di Mot. Il suo sogno era quello di prendere parte al Tourist Trophy, la corsa automobilistica più pericolosa al mondo, che si tiene sul tracciato stradale dell'Isola di Man. Era molto attivo sui social, dove contava oltre 500mila follower su YouTube, e aveva un enorme seguito.
"È stato davvero bravo perché oltre a correre, ad andar forte sul bagnato, si era messo a studiare i meccanismi del linguaggio, del web, ed era diventato un vero influencer, competente, capace di coinvolgere soprattutto i giovanissimi. Originalità e indipendenza nelle valutazioni e nei giudizi e poi una faccia tutta simpatia, come se avesse appena combinato un guaio. Gli volevo bene" il ricordo commosso di Guido Meda, giornalista e opinionista MotoGP. E molti altri sono i messaggi di cordoglio per il giovane pilota: da Ronny Mengo, altro storico inviato sportivo, ai campioni Pecco Bagnaia, Marc Marquez e Jorge Martin.
Accedi a tutti gli appunti
Tutor AI: studia meglio e in meno tempo
