
Fonte foto: Instagram “Zerocalcare”
Ma chi è veramente? Perché si chiama così? Se siete appassionati di fumetti e in particolare del romano Zerocalcare, ecco tutto quello che c’è sa sapere su di lui.
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Dai banchi di scuola
Tutti lo conoscono con il suo pseudonimo, Zerocalcare, nickname che ha preso in prestito da una pubblicità, ma all’anagrafe si chiama Michele Rech, classe 1983. E’ nato a Cortona da madre francese e padre italiano e ha vissuto qualche anno oltremanica prima di tornare in Italia, a Roma. Comincia a lavorare come fumettista fin dai banchi di scuola, al Licée Chateaubriand nel quartiere di Rebibbia. La sua opera prima risale infatti al 2001, quando a soli 17 anni si fa notare per un racconto a fumetti delle giornate del G8 di Genova. In seguito prende parte a manifestazioni come le edizioni di Crack Fumetti Dirompenti al Forte Prenestino e ad altre manifestazioni organizzate in centri sociali italiani, disegnando locandine per i quali per concerti e manifestazioni, copertine di dischi e fanzine per musicisti punk rock, hardcore e Oi!, collaborando con Radio Onda Rossa. Dal 2003 in poi inizia la sua collaborazione con i giornali: lavora come illustratore per il quotidiano Liberazione, del settimanale Carta, e del mensile la Repubblica XL e con siti di webcomic (Canemucco e con la divisione online della DC Comics, Zuda Comics).
Dal blog ai primi successi
Nel 2011 crea il suo blog sul quale, con cadenza bisettimanale, pubblica fumetti che raccontano la sua vita. Il blog a fumetti, uno dei pochi esempi in Italia, conquista subito migliaia di lettori grazie alle strisce autobiografiche, che tra disagi e incertezze delineano personaggi con un forte senso di identità generazionale. Il suo primo albo La profezia dell’armadillo (2011), riscuote immediatamente successo sia di pubblico che critica, tanto da ispirare l’omonimo film (che uscirà poi nel 2018) con Simone Liberati e Pietro Castellitto. L’anno dopo pubblica Un polpo alla gola (2012). Anche questo fa il boom registrando il tutto esaurito delle 12.000 copie già in prevendita. Vince poi un premio per la miglior storia breve a Lucca Comics & Games.In totale le sue opere hanno venduto oltre 40.000 copie. Zerocalcare è noto anche per aver aderito allo stile di vita straight edge che prevede uno stile di vita sano e l’astinenza dal consumo di alcolici, tabacco e qualsiasi tipo di droga.
Un premio dopo l’altro
Nel 2013 BAO Publishing pubblica Dodici, che racconta le marginalità delle periferie urbane, e il libro di raccolta Ogni maledetto lunedì su due, in cui pessimismo e amarezza servono ad esprimere la rabbia ed il disagio della sua generazione. Nel 2014 realizza un murale all’uscita della metropolitana di Rebibbia, che ricopre una superficie di 40 metri quadrati. Lo stesso anno pubblica Dimentica il mio nome con cui arriva secondo al Premio Strega Giovani. Nel 2016 pubblica Kobane Calling, che raccoglie racconti inediti dei suoi viaggi in Turchia, Iraq e Siria sulla resistenza curda per il quale, l’anno seguente, vince il Premio Micheluzzi come miglior fumetto al Napoli Comicon. Il MAXXI ospita una mostra a lui dedicata. Lui disegna le copertine di “In questa città” e “Sembro matto” di Max Pezzali. Su Repubblica TV, nel 2017, porta Macerie prime. Nel 2017 ha ricevuto il Premio Giornalistico Archivio Disarmo - Colombe d'oro per la Pace. Nel 2018 illustrerà Sei mesi dopo e poi La scuola di pizze in faccia del professor Calcare (2019), Oggi, Scheletri e A Babbo morto, Una storia di Natale. Del 2021 la serie tv animata Strappare lungo i bordi e la raccolta Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia.
I personaggi di “Strappare lungo i bordi”
La serie di Netflix prodotta da Movimenti Production e Bao Publishing è indissolubilmente legata a tutti i fumetti precedenti. Il protagonista è sempre l’Armadillo, alter ego dell’autore annoiato e disfattista doppiato per l’occasione da Valerio Mastandrea. Poi ci sono Secco, un’entità folle che vive di poker online, Cinghiale, grezzo e apparentemente superficiale che si rivela poi di grande saggezza, e Sarah, personaggio femminile schietto e diretto, superfrustarata il lavoro.
Data pubblicazione 28 Novembre 2021, Ore 13:30