
Infatti, finalmente i fan della serie hanno potuto vedere nuovamente in azione per otto episodi uno dei loro beniamini, Andrés de Fonollosa, meglio noto come Berlino, appunto, interpretato dal formidabile Pedro Alonso. Ma la serie merita la visione o lo spin-off non è degno delle alte aspettative dei fan?
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Di cosa parla Berlino, lo spin-off de La Casa di Carta
Dal primo episodio, i personaggi principali entrano in scena durante un'elegante cena in una sontuosa residenza e successivamente si riversano per le strade di Parigi. Coinvolti nell'inganno di un sacerdote e nella fuga da due ex galeotti, mettono a repentaglio una coppia di giovani sposi e i loro invitati.Questi eventi sono soltanto un'anticipazione a un colpo più complesso ideato da Berlino stesso, geniale criminale che, molti anni prima di scoprire la sua malattia, progetta di sottrarre gioielli del valore di 44 milioni dalla cassaforte della più prestigiosa casa d'aste di Parigi. Questo piano ambizioso coinvolge una delle tre squadre con cui ha precedentemente collaborato. Nonostante l'organizzazione impeccabile e la pianificazione scientifica, tipica de La Casa di carta, emozioni e passioni mettono a repentaglio la riuscita del colpo. Garantire che tutto proceda come previsto diventa una sfida difficile, cercando di evitare imprevisti all'ultimo momento.
Berlino, la nuova serie Netflix, merita una chance?
Da quanto ammesso dallo stesso Pedro Alonso, Berlino è una serie che può essere apprezzata e goduta anche senza aver visto La Casa di Carta, e questo è forse uno dei punti di forza migliori dell’intero progetto, che così può porsi come un prodotto a sé stante e con una propria identità.Inoltre, il personaggio di Pedro Alonso, onnipresente, guida il ritmo e le pause dell'azione, narrandola fin dall'inizio come un intramontabile narratore. Mentre esploriamo le varie fasi del colpo, emerge un doppio livello di sviluppo, sebbene questa volta la distanza tra la magnifica costruzione del piano e la sua effettiva realizzazione sembri più ampia. La tensione, in parte, si indebolisce a causa della decisione dichiarata di concentrarsi fortemente sugli aspetti sentimentali e romantici, una scelta che viene difesa con convinzione.
Nonostante contenga momenti validi, lo spin-off risulta meno articolato dell'originale e potrebbe sembrare eccessivamente auto-celebrativo. Ma la cura estrema per la presentazione, l'attenzione alla palette dei colori, le pose, le inquadrature ambiziose e la bravura innegabile del protagonista e dell'intero cast lo mettono al pari con la serie madre, della quale non invidia niente, soprattutto se si guardano le ultime stagioni dove si era perso un po' di mordente.
È quindi probabile che il successo non mancherà, considerando l'annuncio di una seconda stagione che promette di rivelare ulteriori dettagli sul passato di Berlino, magari esplorando la storia della seconda "delle tre bande con cui ha compiuto furti".