Si chiude un'era e si apre un nuovo ciclo. Impresa di Jannik Sinner nella notte che supera Novak Djokovic nella semifinale degli Australian Open 2024.
Sono bastati quattro set all'altoatesino per superare il serbo, che non perdeva a Melbourne da ben 2.195 giorni. Sinner diventa così il più giovane italiano di sempre ad accedere alla finale di un grande slam, e il tennista più giovane a farlo dal 2008: quando a riuscirsi – guarda caso -fu un poco più che 20enne Djokovic. Adesso tra Sinner e il titolo c'è solo la finale, da disputare contro uno tra Medvedev e Zverev.
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Sinner – Djokovic 3-1: l'altoatesino conquista la finale Australian Open 2024
Quella di oggi è un'altra giornata storica per il tennis italiano. La mattinata si è aperta all'insegna dell'entusiasmo alle ore 8:00 italiane quando è arrivata la notizia del trionfo di Sinner. In quattro set l'altoatesino ha spazzato via il serbo con una prestazione davvero convincente. Fin dall'inizio, quando il giovane conclude il primo set in scioltezza, aggiudicandoselo con lo score di 6-1. Messo in cassaforte anche il secondo set (6-2), nel terzo atto Djokovic rialza la testa 6-7(6), ma con il quarto set i giochi si chiudono: finisce 6-3, Sinner nella leggenda e Djokovic a casa, per la prima volta da oltre 6 anni.
Il serbo era infatti in striscia aperta da 33 incontri a Melbourne e su 100 partite disputate prima di oggi ne aveva perse soltanto otto. Numeri che cementano ulteriormente l'impresa sportiva di Jannik Sinner, che adesso potrà giocarsi il titolo slam con uno tra Daniil Medvedev e Alexander Zverev. Ma il dato più clamoroso è che per la prima volta dal 2005, nessuno tra Djokovic, Nadal o Federer sarà presente nell’ultimo atto dell’Australian Open. E' iniziato un nuovo ciclo per il tennis mondiale, e Jannik Sinner si candida già da adesso ad esserne assoluto protagonista.
Sinner vola in finale, Djokovic lo consacra
Non nasconde l'entusiasmo, Jannik Sinner, che alla fine del match ha commentato così il risultato: ”È stato un match durissimo, cominciato bene. Avevo la sensazione che Nole non stesse bene, ho cercato di spingere. Ho sbagliato il dritto sul primo match point, ma fa parte del gioco. Volevo essere pronto per il set successivo, è cominciato alla grande e il pubblico è stato fantastico. Non vedevo l'ora di giocare questa partita, si impara molto giocando questo tipo di match. Sono contento di aver condiviso con questo pubblico e il mio team questa vittoria. Cosa c'è nel mio gioco che rende la vita difficile a Nole? Non lo so, abbiamo un tennis simile, cerchiamo di mandare dall'altra parte più palle possibile. Sarà la mia finale, non vedo l'ora di giocarla”, ha detto il giovanissimo tennista a 'Il Messaggero'.
Dal canto suo, invece, Djokovic ha omaggiato l'avversario, come leggiamo su ”SkySport24”: ”E' stato dominante, aggressivo, calmo e preciso. Ha giocato una grande partita e fin qui un super torneo. E' migliorato al servizio e mi ha messo tanta pressione. Io però ho giocato la peggior partita in uno Slam che ricordi. Ma non penso sia l'inizio della fine, è solo l'inizio della stagione".
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