
Spesso le donne vengono interrotte dagli uomini mentre stanno parlando. Ma un’app potrebbe aiutarle a risolvere questo problema.
“Dopo il diritto di parlare, vogliamo quello di parlare fino alla fine”.
E’ questo lo slogan dell’app
Woman Interrupted, che si ripromette di aiutare le donne ad evitare di essere interrotte dagli uomini. A tutti è capitato almeno una volta nella vita di
essere interrotti nel corso di un discorso, come se al nostro interlocutore non importasse cosa stiamo dicendo. A quanto pare, però, alle donne succede più spesso, soprattutto in ambito universitario e lavorativo. La ragione potrebbe essere la preponderanza di una voce maschile su quella femminile o la tendenza da parte della società a sminuire i discorsi delle donne.

Come funziona Woman Interrupted?
Allo scopo di evitare che questo accada è nata l’app “
Woman Interrupted”, termine coniato dagli anglofoni per definire appunto l’interruzione di un discorso femminile da parte di un uomo. L’app
conta le volte in cui una donna viene stoppata da un uomo durante una conversazione, e ha l’obiettivo di far prendere coscienza agli uomini del problema. Molti esponenti del sesso maschile, infatti, non si rendono nemmeno conto di interrompere la propria interlocutrice.
Come è nata l’idea?
Tutto è nato durante l’ultima campagna elettorale presidenziale negli Stati Uniti. Nel primo dibattito tra i due candidati alla Casa Bianca, fu evidente
come Donald Trump interrompesse ripetutamente Hillary Clinton, impedendole di parlare. Che sia stato un atto involontario o una strategia ben precisa (o semplicemente maleducazione), resta il fatto che Trump non è l’unico uomo in politica e fuori ad avere questa sgradevole abitudine. Lo dimostra il video di presentazione di “Maninterrupting”, che mostra diverse situazioni in cui una donna è stata interrotta prepotentemente da un uomo.
L’obiettivo
L’obiettivo dell’applicazione (disponibile su Google Play Store e Apple Store) è quello di
evidenziare le disparità tra uomo e donna e tracciare una mappa di queste differenze. L’idea è di un’agenzia brasiliana – la
BETC - che ha voluto verificare l’entità del fenomeno: quanto e dove si manifesta più spesso. Con la speranza, un giorno, di estirpare questa brutta abitudine maschile.